Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 12 - 30 giugno 1908

RIVISTA POPOLARE 317 corgono che lo stipendio è insufficiente, che la re- classe degli impiegati, ne aggiungo un altro, che sidenza è incomoda e sgradita e invocmo aumenti oggi più che mai, è opportuno ricordare. E' della Vita. e chiedono traslochi e volta e volta si atteggiano Premetto per coloro che non lo sapessero, che il a vittime di un tiranno inesorabile,. lo Stato, o a giornale radicale di Roma sperò e forse spera angiustizieri inesorabili dello stesso Stato ,' che de- cora - oh ! quanto a torto ... - di essere l'organo nunziano come un colosso dai piedi di creta, che vero della numerosa classe dei funzionari, nei quali basta un loro calcio a rovesciare. •vide la base politica del radicalismo : illusione, che Tali cose dette da me non erano considerate come per qualche tempo venne divisa dall'amico Sacchi. rispondenti a verità, perchè parecchi funzionari sen-1 E nella Vita trovarono ospitalità le lettere e gli tirono l'uzzolo di additarmi come loro nemico senza !articoli di quelli impiegati, cui erano riuscite ostiche che nessuno avesse potuto segnalare il perchè della· le mie critiche alla loro attitudine vtrgognosamente mia inimicizia assolutamente capricciosa. Tali fun- ; tumultuaria ed anarchica. zionari il loro malanimo arrivarono a manifestare Ma nella Vita un bel giorno il suo redattore-capo, anche dimènticando che io ero stato il promotore l'avv. G. Ciraolo - in giornalismo: Cirus - analizdella inchiesta per arrivare alla perequazione degli zando acutamente i sintomi della Crisi di Stato, che stipendi e che la relativa mozione mia aveva pre- attraversa l' Italia scrisse : ceduto di alcuni mesi quelle analoghe Sacchi-Turati « La classe! e Bertolini. Miserie ! « Ecco il nuovo potere, che più di tutti gli altri usurpa, Intanto il pensiero mio espresso in una forma investe, interviene direttamente negli affari dello·Stato. Oramai rude sull'attitudine scorretta degli impiegati testè le grandi crisi ministeriali, prerogativa statutaria dd Parlall f. ·, 1· · d Il' mento, sono di fatto emanazione di sindacati più o meno covenne espressa ne a orma ptu esp lClta a organo stituiti: i ferrovieri contro Giolitti, i viticultori pugliesi contro socialista, che è divenuto l'organo ufficiale delle fe- Fortis, furono i fattori immediati e diretti di due successive derazioni dei funzionari. Proprio nell'Avanti e du- crisi ministeriali; e non v'è agitazione della Camera - oserei rante la discussione della legge sullo Stato giuridico dire che non ve ne può. essere - la quale non sia derivazione ( 1 N o d l 19 · ) · • l •, diretta d'una agitazione di popolo. Ma i sindacati non esercine · e giugno , ClOe ne momento pm tano solo i diritti del Parlamento: dividono altresì quello del delicato, in una letteraperduta di Cyrano indirizzata ministro. L'on. Turati, presidente della Federazione postale e al ministro Rava si potè leggere : telegrafica, fu il vero regolatore del nuovo organico e quindi « Eccellenza, - Non so se tra un progetto di legge mutilatovi in Senato 1; una riforma bocciatavi nel Consiglio dei ministri, voi abbiate avuto il tempo di occuparvi del concorso a 25 posti di custodi nei musei e negli scavi d"ltalia. » « Quei ~5 posti se Ii sono disputati oltre ottocento concorrenti, per la solita smania di diventare impiegati dello Stato, salvo a stramaledire più tardi lo Stato e !' impiego ed a protestare contro !o stato giuridico, per quella umana incontentabilità, che dicono sia la molla del progresso, ma che intanto rende l'esistenza insopportabile e rompe le scatole al prossimo. » La verità è precisamente quella racchiusa neìle ultime parole ; gl~impiegatihanno reso insopportabile l'esistenza. In quanto alle sproporzioni tra i 25 posti e gli 800 concorrenti che se li disputano, non si tratta di una mania, ma di un fenomeno, che si ripete ad ogni apertura di concorso per un posto qualsiasi e per qualsiasi carriera ; e si ripete perchè il divenireimpiegato dello Stato eq~ivale ad assicurarsi l'esistenza se non una posizione privilegiata rispetto agli altri liberi cittadini incerti del domani. Solo i deputati, che ricevono a centinaia in ogni anno la domanda di persone che vogliono un impiego qualsiasi possono comprendere il fenomeno; e questi impiegati, che si proclamano vittime dellaprepotenza e della iniquità dello Stato ed ora ritenuti in servitù dalla leggecapestro, nulla fanno per riacquistare la libertà e protestano come tanti energumeni perchè la legge sullo Stato giuridico minaccia di restituirla loro quando vengono meno agli obblighi contrattuali liberamente, anzi entusiasticamente, accettati quando entrarono nelle file della burocrazia I + Non mi credo infallibile ; amo e preferisco perciò, documentare le mie opinioni con queile degli altri, scegliendole tra quelle meno sospettabili di simpatie per ciò che io penso e di avversione verso ciò che combatto. In omaggio a tale criterio direttivo nelle polemiche, che ho imparato dal!' amico e maestro Alberto Mario, accanto al giudizio esplicito dell' ..Avanti sulle ragioni, che hanno resa invisa al pubblico la il vero dispensiero di somme del!' Erario ai suoi federati, ed egli è almeno tanto ministro delle poste quanto l'on. Schanzer. La confederazione dei ferrovieri divide con il direttore generale delle ferrovie e col m_inistro dei lavori pubblici le cure dell'amministrazione ed è il vero organo moderatore del primo e del secondo, dei salari, del lavoro, della gerarchia, nella classe. E i maestri e i professori verso il Ministero dell'istru • zione pubblica; e i sottufficiali e gli ufficiali verso il Ministero della Guerr:i; e i carabinieri stessi verso il Ministero dell'Interno; e le federazioni degli impiegati verso tutta l' Amministrazione dello Stato, compirono o compiono ora graduali, ora tumultuosi atti di invadenza e gesti d'imperio, che si ri • solvono sempre in diminuzioni della potestà parlamentare e ministeriale, in intimazioni di maggiori stipendi e in crescenti autonomie delle classi sindacate. Oramai, il governo ha accordato o accorderà ai singoli salariati e stipendiati dello Stato le somme minime richieste, un tribunale di classe per le nomine, un magistrato amministrativo - la Quarta Sezione - per i reclami e i ricorsi contro il ministro. E nondimeno, parlamento e governo sentono sempre minore la propria resistenza verso le federazioni, i sindacati, le associazioni di classe: e poichè non hanno in sè vigor di vita e senso di prestigio, giorno per giorno abdicano ad una diversa responsabilità e creano altre commissioni consultive, deliberative, controllanti, per poter sempre meglio dichiarare, nel momento difficih:: - noi non c'entriamo, o c'entriamo tanto poco, quanto niente. - » Ecco il processo, ecco i fenomeni, che spiegano in parte il servilismo della Camera dei deputati e che possono servire come circostanza attenuante per l' ultima sua manifèstazione avutasi nella discussione e votazione dello Statogiuridicodegli impiegati. I deputati di tutti i settori della Camera hanno votato una legge pessima non solo per supina acquiescenza verso l'autocrazia giolittiana; ma anche come reazione contro la classe dei funzionari, che si è resa invisa, odiosa non solo ai Deputati, ma al paese, di cui i primi rispecchiarono fedelmente i sentimenti in questa occasione. Se all' Estrema si è combattuta la legge lo si è fatto senza alcun entusiasmo, per solo sentimento di dovere; mai più non esitavano a ripetere nei corridoi, che essi di gran cuore avrebbero votato colla maggioranza se la coerenza politica lo avesse decentemente consentito. A votare colla maggioranza

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