... RIVISTA POPOLARE 313 velt cede non la direzione ma l'apparenza del potere ad un altro che è una sua creazione e creatura, che è sua anima e corpo , per prepararsi a tornare alla Casa Bia.nca quando la prima presidenza di Taft scadrà. Roosevelt sembra , ormai , diventata nna istituzione americana, tanto necessaria alla vita degli Stati Uniti, e tanto connessa con essa quanto la Costituzione stessa, e il Tanksg'iving day; il giorno nel quale gli americani in mt\moria della loro indi pendenza si danno alle più eroiche sbornie ed alla pazza gioia. Ma questo è appunto il pericolo per la Repubblica. Roosevelt è troppo intelligente per sognare una qualunque corona, ma di fatto egli ha istituito una specie di dittatura che non è meno pericolosa appunto perchè velata. Taft ha accettato da lui la presentazione, il programma, la candidatura: la sua politica è stata, è, e sarà la politica di Roosevelt ; non la politica del partito Repubblicano al quale entrambi appartengono, ma quella personale di Roosevelt; la politica che piace agli avversari dei trusts per le audaci dichiarazioni: ed ai trustisti per la blandezza delle azioni ; una politica che tende a si,ingere gli Stati Uniti ad una azione di preponderanza alla quale, fìLora, nè l'organizazzione del paese, nè i suoi interessi si prestavano. Taft è un manichino dietro il quale Roosevelt continua ad agire, e a dirigere la politica degli Stati Uniti; questo, ora; e poichè Taft non è uomo di superiore intelligenza, come lo è Roosevelt, tale rimarrà finchè resterà in carica e quando ne scenderà sarà per cedere di nuovo il potere a Roosevelt, il qnale data la follia degli imperialisti americani potrebbe rimanervi ora, se volesse; e vi tornerà anche più saldo e più forte dopo i quattro anni di Taft. Il che, per una costituzione repubblicana, è sommamente pericoloso. NOI + Ancora una vittoria femlnlsta. - Le due processioni delle snffragiste inglesi ad Hyde Park hanno finalmente fatto schierare dalla loro parte l'opinione dei maschi inglesi. Fino a pochi giorni fa, anche in Inghilterra, paese dove si suol pigliare, tutto sul serio si rideva francamente della pretensione delle signore donne. Ora non s1 ride più. Il loro grande numero, la loro capacità. di organizzazione, la loro disciplina le hanno imposto il rispetto di tutti, e si sente che esse impersonano un indirizzo sociale col quale bisognerà , tosto o tardi , contare assolutamente. E, gli inglesi nella loro grande maggioranza, compresi di questa verità cominciano a considerarla seriamente. Le bagattelle fisiologiche che formano il passatempo e la delizia degli scienziati le elucubrazioni sociologiche degli scienziati del giornalismo passano in più che terza linea; un problema si pone netto, brutale e chiaro, e rivela un pericolo. Si dice: Le donne - e le statistiche lo affermano - sono più numerose degli uomini. Volendo concedere il voto bisognerà concedere il suffragio elettorale a tutte e a tutti. . Ora. questo è un primo scoglio grave da. snperare. Ancora: le donne essendo la maggioranza numerica nel pàese, costituirebbero altresi la maggioranza: se non la totalità. dei deputati. Ne viene di conseguenza. che il governo dell'Inghilterra sarebbe nella sua totalità, o almeno in maggioranza, composto di donne. E' possibile questo; ed è utile che ciò sia? Di più : gli uomini oggi hanno diritto al voto perchè questo diritto è il risultato immediato di doveri che trovano la loro ragione di essere nel p:overno e nello Stato , e non creati dalla società, non imposti dalla. natura: quindi gli uomini li hanno imposti a loro stessi, ed è logico che ne abbiano anche la responsabilità e la garanzia. Pagano le tasse , sono soldati , marinari , poliziotti : giurati assumono tutte le responsabilità dell'andamento ociale : le donne che questi doveri non hanno - e sono nella società i più gravi - hanno esse diritto ai diritti che scaturiscono appunto da questi doveri? Chiunque ha senno s'accorge subito che la questione impostata su questi termini è tale che può avviarsi ad una soluzione : ed anche ad una soluzione favornvole ai desiderata suffragisti. Non certamente nel senso che il suffragio elettorale sarà conceduto a tutte; ma. bensi ad alcune categorie di esse che hanno una buona parte dei doveri comuni con gli uomini; poichè hanno responsabilità di professionisti , pagano tasse, ed banno anche incarichi amministrativi nei consigli di municipi e contee. E sarà già un bel passo fatto. Per il rei,to bisognerà che si trovi quella tale combinazione per cui rendendo giustizia alle donne non si venga a negar poi giustizia agli uomini. Ma di qui là molte cose dovranno cambiare e saranno cambiate. Per ora un suffragio limitato è possibile che sia concesso alle donne ; l' uso eh' esse sapranno farne dimostrerà se sarà possibile che questo loro diritto parziale diventi diritto di tutte. L'Inghilterra farà probabilmente l'esperimento: si vedrà poi in qual senE!Osarà utile che gli altri popoli di quell' esperimento stesso profittino. A. Agresti Nota. In questa occasione, come sempre, lasciamo piena libertà al nostro redattore ordinario ; ma noi non dividiamo le sue opinioni sul Jeminismo. La Rivista. E . l responsabili? 11 titolo di questo articolo non è nostro; è della Stampa e si occupa della relazione della Commissione d' inchiesta sul materiale di artiglieria. Sulla relazione dell' Inchiesta sulla guerra accordiamo una eccezionale importanza all'antica Gazzetta piemontese per non pochi motivi: 1° è monarchica sino al dinastismo fanatico; 2° è autorevole; 3° non milita nella ùpposizione e si ripete spesso eh' è devotissima all' on. Giolitti. Per ribadire e giustificare ciò che abbiamo scritto nel numero precedente sul Dovere dell'Estrema sinistra, a proposito delle spese militari crediamo opportuno riprodurne alcuni brani. Il giornale di Torino, adunque, scrive: (( Coloro che dovevano avere la responsabilità della difesa nazionale, hanno lasciato il paese quasi disarmato per dieci anni; anzi, peggio che disarmato. Hanno speso i denari come se avessero creato una potente artiglieria, e nel fatto, causa i tentennamenti , gli errori e le colpe, l'Italia non ne aveva una ». « Bisogna proprio ringraziare il fato , che durante questo tempo non sia succesi.a una conflagrazione europea... Il pensiero che pure poteva succedere, che nessuno dei nostri uomini t:ra certamente in grado di evitarla , fa rabbrividire di raccapriccio ». , Tutto un Paese, che ha fatto quanti sacrifici gli furono richiesti per la sua difesa, sarebbe andato a certa e dolorosa sconfitta per la grave inferiorità della sua artiglieria di fronte a quella degli altri Stati. Come si è potuto creare per lunghi dieci anni una 1>ituazione così pericolosa e nello stesso tempo cosi inspiegabile ? Cosa hanno fàtto tutti I ministri della guerra, che sl successero In questi ulthni anni al Ministero 1 « Cosa hanno fatto i relatori del bilancio, i generali d' esercito, lo Stato Maggiore? Pcrchè ad essi solo era ignoto quanto ad una Commissione modestissima, composta in massima parte di persone non tecniche, si è rivelato così chiaramente, dopo breve e affrettato esame ? » « Queste domande sono inutili, purtroppo. Le responsabilità si perdono nel caos parlamentare : sono di tutti e di nessuno. E nessuno sarà inquietato, anche se l' opera data da tutti sia stata opara collettiva di tradimento nazionale ». « Accadrà per la guerra quello che è successo per la marina: pietra sepolcrale. Non un responsabile perderà Il grado, non un uomo politico sarà tratto innanzi ali' Alta Corte di giu• stizia. La Relazione sulla marina à stata virtualmente distrutta
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