Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 10 - 31 maggio 1908

278 RIVISTA POPOLARE più organico. Questa la prima legge che vale, in tutte le scienze sociali, a spiegarci l'indirizzo dello sviluppo umano. La seconda legge è la seguente : l'evoluzione della società verso uno stadio più organico dipende dal graduale svilupparsi di una coscienza collettiva. Per influenza di quello sviluppo tutti i conflitti umani tendono a risolversi in una lotta fra gl' interessi miranti ad un miglioramento puramente attuai~ e quelli che non trascurano il benessere futuro. Un tempo tutti i principii tendevano ad essere ridotti al principio di forza. Il sentimento dei doveri verso il prossimo non era .sentimento che dentro ristrettissimi confini. Di consegue,nza il tratto caratteristico di tutte le istituzioni sociali era la tendenza della forza a divenire diritto, onde esse atesse non erano che la personificazione di assolutismi. Cosi riguardo alle relazioni tra lo stato ed i popoli vinti, il romano ius civile ; così riguardo ai rapporti intercorrenti fra i cittadini e gli schiavi o fra il pater/amilias e i membri della famiglia stessa, la romana patria potestas e· la manus. Il fine dello Stato era la conquista. Oggi, il grande progresso dell'efficienta sociale ~nei tipi sociali più recenti è dovuto a quell' unica causa, che tutte le altre comprende, cioè al grandioso sviluppo della coscienza collettiva. L'estendersi della concezione della fratellanza umana oltre la razza, oltre ogni confine politico, e del sentimento di rispetto verso i popoli simili ; verso la vita uman~ stessa ; lo affermarsi di una più vasta, più spirituale e più organica concezione di umanità sono tutti marcatissimi indizi dell'evo 1uzione progressiva subita dalle concezioni c~~atteristiche delle civiltà occidentali. E invero la storia dell'evoluzione della società alle sue più alte fasi è, in fondo, la storia stessa di un gruppo di popoli occidentali che da molti secoli sono i più attivi e i più progrediti del mondo. La civiltà occidentale, in ogni sua espressione, ci presenta l'affrancamento del futnro nel processo evoluttivo. Nell'abolizione della schiavitù, nell' emancipazione delle classi inferiori, nella riforma della proprietà terriera , semrre noi possiamo scorgere una vittoria sopra le classi derivanti il loro predominio da un anteriore ordinamento sociale, nel quale il "principio dominante in ogni istituzione era la prevalenza, basata sulla forza, dell' interesse im nediato nel futuro. Fu lo sviluppo graduale di una coscienza sociale, tanto nelle classi dominanti come nelle classi lavoratrici, il più possente fattore del mirabile progresso. Tutto si riduce ali' affrancazione del futuro nel processo evolutivo, ed alla tendenza di questo, in ogni campo, al riconoscimento di una opportuna uguaglianza. La legge più sopra enunciata illustra pure la tendenza dell'evoluzione sociale e politica in rapporto alle relazioni internazionali. Il militarismo va divenendo, presso le nazioni più progredite, meramente difensivo. Esso tende ormai, a somi glianza del paese civile entro lo Stato a rappresentare un mezzo organizzato di difesa contro la prepotenza , se ad essa per avventura ancora si ricorre temporaneamente da altri popoli tuttora in uno stato evolutivo inferiore. La legge sociologica più sopra enunciata bene illustra anche questa tendenza evolutiva. politica (Rivista di scien 1 a, maggio 1908). • Fernand Faure: Due anni di politica radicale soclallAta. - Dopo la brillante vittoria elettorale del maggio 1906, il partito radicale socialista divenne il padrone incon.. trastato del potere. Giammai, dopo la costituzione del 1875, si era avuta una maggioranza più compatta. Decimata nei comizi e numericamentè debolissima, l'opposizione era incapace di esercitare una energica azione di controllo. Nessuno dei grandi predec;ssori del Clemenceau, nè Gambetta, nè Ferry, nè Waldeck-Rousseau avevano avuto una situazione tanto favorevole. Il presidente del consiglio, nelle sue dichiarazioni del 5 no• vembre 1906 , annunziò che avrebbe compiuto ogni sforzo per realizzare il programma approvato· dagli elettori. Ebbene, due anni son già trascorsi ma che cosa ha fatto il signor Clemenceau? Il programma ministeriale conteneva molte promesse, forse troppe promesse. Erano diciassette progetti di legge che si annuziavano. Si volea ridurre a dieci ore la giornata di lavoro e regolare con altre leggi d'indole sociale i rapporti tra capitalisti ed operai. Si dovea regolare, mediante atto legislativo, lo stato giuridico dei funzionari di Stato. Parca anche deciso il riscatto delle ferrovie dcli' ovest , e pure I' imposta progressiva sulla rendita parea dovesse presto divenire un fatto compiuto (1). Tutti i campi dell'attività sociale ed economica dovevano formare oggetto di speciali disegni di legge; ma , pur troppo, assai poco cammino si è fatto. 11progetto di legge sulle pensioni operaie è, da due anni e mezzo, ~dinanzi al Senato. Il presidente dichiara di non consentirvi alcuna modificazione e che il testo approvato dalla C:amera dev'essere man - tenuto. La commissione del Senato avrebbe bisogno di alcune modificazioni, che inutilmente ha chieste. Tale commissione ha dovuto sostenere delle lotte omeriche per mettere di accordo i ministri delle Finanze e del Lavoro che entrambi sono sono impegnati per quella legge. Qui l'azione del governo non avrebbe potuto manifostarsi più fiacca. Il progetto di legge sul riscatto delle ferrovie dell'ovest non ha avuto sorte migliore; nè pare che quello sull'imposta progressive debba camminare più sollecitamente. Ecco in qual guisa il ministro radicalesociqlista mancien fede al suo programma. Ma quel che è peggio, questo ministero è anche impotente a far rispettar le leggi che ora esistono. Un esempio: la legge del 28 marzo 1882 prescrisse l'istruzione obbligatoria e fu una delle migliori leggi della 3• repubblica. Ma il ministero radi cale socialisa ha dimenticato di farla applicare in tutto il suo rigore. Altri moltissimi esempi della stessa natura si potrebbe citare. Decisamenta i radicali-socialisti fono inabili a fare; eaai somigliano ai senatori della repubblica di Venezia, ai tempi di Luigi XII. (Reue politique et parlamentaire, maggio 1908. • Robert. H. Schautfler: Cose che et possono essere Insegnate dalla Germania. - Una città tedesca ha sempre un aspetto uniforme, ma nou è noiosa; questa è la prima cosa che colpisce il visitatore. E le Città tedesche sono sempre un modello di pulizia, anche nei quartieri più poveri. Si fa sempre il possibile per nascondere ed evitare ciò che è brutto. Gli accessori elettrici, per esempio, sono sempre disposti in modo da non parere e non essere brutti, anzi, per esempio, in alcune città, i lampioni elettrici sono veramente belli. Vi sono posti destinati a raccogliere la carta straccia e non sono brutti ; i chioschi per la vendita di giornali e di libri e di fiori sono eleganti e graziosi, e non si vedono per le vie, ne appiccicati ai muri brutti manifesti, brutte pubbli • cità e avvisi. Anche le più minuscole parti delle stazioni della ferrovia area di Berlino sono abbellite :da alberi e piante. Le ceneri e la sporcizia sono portate via in panieri chiusi ed è fatto tutto il possibile per eliminare la polvere ed i cattivi odori. Non si vedono vagabondi per le vie di nessuna città tedesca eccettuata Colonia. E pur le vie non c'è l'uso di fischiare o di gridare come in altre città fuori della Germania. In Magonza la igiene della scuola è talmente avanzata che al piano inferiore di ogni scuola vi sono bagni per ragazzi e bambine, ed almeno una volta la settimana lo scolaro prende un bagno che gli è fornito gratuitamente. I libri e la can- (1) L'imposta sul reddito fu votata dalle Camere dei Deputati dopo la pubblicazione di questo articolo di Faure. La Redatione della R. Popolare.

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