274 RIVISTA POPOLARE quell'artista mirabile ch'easa è, intorno a LE DONNENEI POEMI DI WAGNER: donne: sublimi, e, come quelle di Dante, mezze carne e mezze simbolo, mezze realtà ! mezze poesia, circonfuse d'una ,deale atmosfera di leggenda, trasumadate da un impalpabile peri spirito musicale,, e, in questo libro, anche in• vestite tutte, Elsa ed Isotta, Siglin..ta ed Ortruda, Eva e Brunide, Kundry ed Elisabetta, ccme da un tenue profumo nuovo, dall' interpretazior.e personalissima e squisitissima, Ji una investigatrice di cuori umani della forza di Jolanda. Nell'altro libro, Gualtiero Petruccl raccoglie e traduce le LETTERE DI RICCARDOWAGNERai suoi amici Teodoro Uhlig, direttore del Teatro Reale di Dresda , G:Jglielmo Fischer , direttore dei cori , e Ferdinando Heine , disegnatore dei costumi , tutti e tre , dunque , suoi collaboratori ed inte~preti : e ci dà quindi un ausilio prezioso a comprendere a fondo , e come se noi pure vivessimo nella sua glcriosa intimità, gl'int ndimentì, i criteri, i cardini de,ll'arte del genio di Lipsia : e non solo quello centrale e integrale, che cioè tutte le arti debban ' convergere e compenetrarsi e fondersi nel teatro; ma anche, attraverso a queste minute istruzioni, a queste ~mpie discussioni, a queste espansioni, a questi sfoghi, a questi .scatti, a questi accasciamenti, a questi entusiasmi, quelli accessori e complementari, che nel temperamento e rei carattere dell'artista, nella sua cultura e nella sua fede, nell'intima essenza dell'anima sua, che qui si rivela piena e completa, hanno tutta la loro ragione di essere, tutta la molla segreta, tutti i profondi e perchè 1, dalla cui conoscenza soltanto può trarsi l' intendimento perfetto di un capolavoro. L'opuscolo, infine, dello stesso autore, il Petruccl, e dello stesso editore, il Salmi, è una conferenza sopra IL SENTIMENTO RELIGIOSONELL'OPERADI R. WAGNER:sentimento, che, CO me si sa, n'è gran parte, e la rende « profonda come un· abisso e serena come il cielo ». * Ed ecco, senza uscir di teatro, nè, stavo per dire, di me· tafica, un gosso volume di Bruno Villanova d' Ardenghi sopra IL TEATRONEO..fDEALISTICo:(Palcrmo,Sandron): dopo il teatro classico, infatti, e dopo il romantico, e dopo il nacuralista, il secolo decimonono doveva anche darci , nei su"i ultimi anni, il teatro idealista, spiritualista, animista , trascendentalista, chiamatelo come volete, ma, in sostanza, mistico: tutto arriva e tutto ritorna; tutt0 muore e utto rinasce; e perchè no, anche l'idealismo? Di questo dunque, naturalmente rin• novato e rinfrescato, acconciato ai te_mp!e agli umori cdierni, l'autore cerca e trova le tracce e le forme, dopo e meglio che nei precursori ormai sorpassati, come l' lbsen o il Maeter · linck, nel • Teatro d' Idee » (I majuscola, s'intende bene) del Butti, nel • Teatro di Pensiero » (P mjauscola) del Bracco, nel Teatro di Fede » (F majuscolissirna) del De Cure I, e nel « Teatro dell'Anima >> dello Schuré; più, nella critica drammatica del Boutet, e nel suo « Quidam », che, certo, è un romanzo pieno di tutte queste cose, ma nel loro migliore, più vero e meno 1nobistico significato. E di teatro pure, ma assai più largamente ed ecletticamente discorre Raffaello Barbiera nei due volumi PoLvERE DI PALCOSCENICO(Catania, Giannotta), dedicati l'uno alla scena ita • liana, dal Giacometti, dal Ferrari, dal Cossa. dal Marenco, al Gallina, al Verga, al Rovetta, al D'Annunzio; l'altro alla scena straniera, pure contemporanea, e pure rappresentata da. varii dei nomi più signiftcativi, come il Dumas, il Sardou, il Patf• leron, il Coppée, l'Ibsen, il Sudermann ... Si tratta di antichi e recenti articoli.. improvvisati dal chiaro autore lì per lì, la aera stessa o il domani delle prémières , pei giornali di Milano, dt Roma.. o di Palermo ; sono quindi impreaaioni rapide e s~mmarie, ma appunto perciò fresche e schiette, echi di applausi e di zittii, riflessi di trame e di figure, abbozzi di situazioni e di caratteri, guizzi di passioni , di gioie, di dolori, di strazi; e, il più delle volte, il protagonista è l'amore, ben inteso proibito, peccaminoso, adulterino: fosse allegro, aln.eno: ma quasi sempre è anche tragico ed angoscioso: ah, che non c'è più gusto, al andare a teatro I ~ E allora, andiamo invece a v1s1tar gallerie ed espos1z1oni , con Evelyn e con Eugenio Vitelli: con Evelyn, che ci comunicherà le sue delicate e muliebri IMPRESSIONIARTI5TICHH (Milano, Solmi), davanti alla « Nascita di Venere II del Museo delle Terme od a quella bottirelliana degli Uffizii; al sarcofago di Monna Ilaria del Carretto nella cattedrale di Lucca, od al monumento di Guidarello nel piccolo sepolcreto coperto della s0litaria Ravenna; al « Limbo • del Sodoma, o alla• Tebaide • del Lorenzetti ; ali' atfresco , anonimo ancora , !el e Trionfo della Morte li nel camposanto di Pisa, o all'enigmatico « Ritratto d'ignoto • attribuito al Vinci e che si-ttmmira a FiFirenze; o a questa o a quell'altra celebre tela, o a questo o a quell'altro men visto prodigio di scalpello o di sesta. Oppure, dicevo, torniamo allP SETTIMAB. IENNALEDI VHNE ZIA(Torino, S. T. E. N.) con Eugenio V!telli, il quale potrà, col sussidio di molte magnifiche illustrazioni, rievocarcene molto ch'io non abbia potuto col ~olo magistero della parola, tutte le mera viglie e tutte le audacie, tutta l' infinita varietà d 'inspirazioni, e tutta la libertà sconfinata di procedimenti. Chieti. MARIO PlLO KtVIST A l)ELLE 1'IVISTE Edmondo Thery: Il bilancio del regime doganale dei 18U2 « Il principio (iel libero scambio è il risultato del- • l'osservazione. La scuola che lo sostiene non è partita da « principi teorici, di cui ha tirato inseguito le conseguenze; , essa è partita dallo studio attento dei fatti. Essa ha uno « scopo: permettere ai cittadini di comprare al rnusimo buon « mercato le cose di cui hanno bisogno li. Così Leone Say cominciò la requisitoria pronunciata alle Camere n~lle sedute del 9 e 1 1 maggio 189 1 contro il Progetto di modifica 1_ione delle tariffe doganti/i presentato da Iules Melene. « La legge frrrea cr.e ci serve e che ci mette • nella impossibilità di muoverci - disse egli terminando - è « la vostra tariffa minima, che c'impedirà ogni contrattazione « colle altre nazioni. Votandola si darà un colpo mortale alla • repubblica e la sacrificherete alle vostre passioni protezio• « niste. li genio della Francia non si può rinchiudere in limiti << troppo stretti, questo genio è fatto per l'espansione non • per la compressione ». Vedremo quali sono stati i risultati del regime Meline; ma premettiamo che se il libero scambio procede dall'osservazione dei fatti, anche il protezionismo procede dallo stesso principio. Noi, con tutti gli economisti e i liberi scambisti moderni riconosciamo che l'ideale del commercio sarebbe l'intesa: internazionale, che lascia ad ogni paese la facoltà di consacrarsi esclusivamente alla produzione delle merci che sono in maggiore armonia colle conlizioni del suo clima, del suolo e delle sue attitudini speciali dei suoi abitanti e che potrebbero essere scambiate più vantaggiosamCsnte al più basso prezzo di ~oste con quelle che le altre nazioni potrebbero produrre egualmente col minimo di lavoro e di spese. Ma l'osservazione dei fatti nuovi sopraggiunto dopo la pubblicazione di A. Smith e degli altri teorici del liberismo sino ai pratici come Peel e Cobden ha provato che l'ideale teorico della liberità degli scambi internazionali e ddla divisione razionale del lavoro è irrealizzabile, a cagione degli sforzi par-
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