Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 10 - 31 maggio 1908

268 RIVISTA POPOLARE In quinto luogo un grande ed inescusabile errore fu commesso difftrendo di tanto l'invio della spedizione di soccorso a Gordon. In sesto luogo il governo agl saggiamente dopo la caduta di Khartum adottando una politica difensiva ed indicando una ritirata a WadiHa.lfs. Da ultimo bisogna dire che il governo inglese fu straordinariamente sfortunato. Qualunque sia la misura di previdenza mostrata il successo in imprese dubbie e difficili, come la missione Gordon e la spedizione del Nilo, dipende in gran parte da circostanze avventizie che non possono esser~ prevedute e su cui nessnn Governo può esercitare controllo di sorta. Lungi da me l'intenzione di affermare che in tutte le questioni discusse in questo pagine, il Governo inglese abbia esercitato la dovuta dose di preveggenza; ma bisogna ammHtere che dovunque la Dea fortuna potè loro teudere un tranello , essa vi si diverti con la sua proverbiale volubilità.. ~ ♦ Oltre la sua importanza dal punto di vista delle questiou·i di amministrazione imperiale quest'opera di Lord Ci Gmer ba un grande valore come raccolta di dati sullo spirito e sulle credenze mussulmane, ciò che non è stn,'.,a relazione anche col primo aspetto: di gran lunga la maggior parte della popolazione dell'Impero Britannico è infatti mussulmana: l'Impero Britannico è la più grande potenza r.:u8sulmana nel monde! E questo è senza dubbio lo studio più completo fatto sul Maomettanisno. II voler adeguatamente riassumerlo esigerebbero di per sè nn numero della Rivisla Popolare. Alcuni cenni devono qni bastare. La più grande dif. fìcoltà, ei dice Lord Cromer, nel governare queste popolazioni viene da ciò che non hanno il senso della contraddizione, il senso che la medesima cosa può essere e non essere vera sotto il medei;imo riguardo nel medesimo tempo. Ne segue che non si può sperare che i benefici conferiti da una 8aggia amministrazione valgano ad es. a neutralizzare eventualmente il fanatismo di una guerra santa contlo l'infeàele. Un' altra circostanza che rende il governo di queste popolaz1oni peculiarmente difficile è la loro incapacità di afferrare le sfumature, e quindi, ad esempio, quelle posizioni di spirito intermediarie tra l'obbedienza cieca e la rivolta, che rendono possibile il regime rappresentativo. Un governo che chiede parere e consigl o ai govtrnati, che loro sottopone, anche in questioni di dettagli minimi, in casi individuali, misure alternative tra cui ~cegliere, è ai loro occhi nn governo debole ed impotentt•. Nel governo esse vogliono vedere la forza' l' ordine definito cbe non lascia incertezze sul da fare e che as~egna a ciascuno il suo compito. Esse non sanno concepire alcun limite alle sue attribuzioni eà alla sua potenza. Lord Cromer ci dice come gli si sottoponessero le questioni più insignificanti e svariate. Se un funzionario giocando a carLe ent imbrogliato, ricorreva a Lord Oromer µer esser tratto di difficoltà ; se una schiava de~iderava marit.1rsi, egli era invocato a inte1·venire per ottenere il consenso del pad1one e della padrona. Se una setta ebraica desiderava il riconoscimento ufficiale da parte del Governo Egiziano egli doveva ottenerla spiegando a questo tu lite le differenze tra le-- praticho Ashkamaziane e Safaadicho. -,Se gli abitanti di qualche remoto villaggio del!' Egitto S1Jperiore erano sconten~i del loro Sbeirco, essi s'affollavano a lt1i. Ei dovette occuparsi per telegrafo del licenziamento del cocchiere del Ktdi vè, dei credi della Chie,~a abissina sulla Proces8ione dP-llo Spirito Santo, dell' esumazioue delle spoglie di un Sant'uomo· mussulmano; ei dovette intervenire nella famiglia del Kedivè per impedire alla. moglie di colpire il 111arito· sulla bocca con la ciabatta e per far contrarre un matrimonio tra due persone che i parenti tenevan separate l' una dall'altra. Un tellah lo invocò a calde lagrime perchè gli ritrovasse la moglie fuggita! Attraverso tutta l'opera appare come la impenetrabi!ilà inglese· alle idee generali ed alle vaste e logiche generalizza-· zioni sia uno dei grandi fattori della loro capacità. di governare popolazioni orientali nonostante le strane e straordinarie idee che qnPste hanno sull'essenza di un governo. Solo chi non è schiavo della t'aison 1·aisonnantepuò capire e governare chi non sa ragionare che assai imperfettamente ed è più che altro guidato dalla logica. dei sentimenti e dell' immaginazione. Alla fine del suo libro Lord Oromer arrischia uno sguardo sull'avvenire dell'Egitto ed auspica che forse possa un giorno saper governarsi da se si che gli Inglesi po::isano evacuare il paese lieti d'aver compiuta una grande funzione storica. Lord Cromar non reclama per essi dagli indigena. alcuna gratitudine : ei sa e dichiara che nessun savio governo di stranieri sa ca tt.ivarsi la metà dell'affetto da cni è circondato anche un cattivo governo indigeno; e nella assenz.;a di questa •gratitudine non vedt-1alcuna ragione perche gli Ingle8i non debbano sentirsi orgoglio::ii di cooperare alla self-redemplion egiziaua. Per conto nostro dalla lettura di quest'opera di Lord, Crorner come di qualcuno de' suoi famosi rappo1·ti annui siamo convinti che per lungo tempo durt-rà nelle· parti più remote dell'Egitto tra gli strati più numerosi, più ignoranti, più- poveri delle popolazioni del Nilo la. fama della sua imparziale giustizia. L'uomo Kerhamer (è la pronuncia locale del suo nome) è noto in tutti i villaggi egizi , ci dice un giornalista, come colui che· ha aperto al povero le porte della giustizia. ANGELO CRESPI 1\i nostri abbonati - Riceviamo continuamente dagli abbonati 'richiesta di numeri della Rivista Popolare 11 e 12 dell'anna~a X~. Rammentiamo ai richiedenti che quei numeri cost_ituiscono il fascicolo speciale consacrato alla mem~ria. di Giuseppe Mazzini. In detto fascicolo la nume1·azw~e delle pagine segue quella della Rivista, per comodità degli abbonati che fanno rilegai·e in volume l~ a~mate. Abbiamo ancora disponibili pochi esemplari d, detto fascicolo, di olti-e cento pagine, 'riccamente illustrato ( lo diciamo pei nuovi abbonati); che la nostra ammin istrazi011e può cedere a L. 1.60 ognuno.

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