l{1 V 1 S •1•A ~ O P O L A l{ E 267 l' influenza impalpabile e pervadente delle sugge.:itioni -spesso erronee e pregiudizievoli , della stampa e della opinione pubblica. L'abilità sofistici\ e dialettica di 11n giornalista o di 1m oratore può rendere vano ogni proposito di decidere ogni caso secondo il reale suo merito -e la sua natura tecnica. Una seconda difficoltà sopraggiunge quando l'uomo sul posto riceve ordini che l' obbligano ad attenersi strettamente 11d ordini che non gli lasciano alcuna li- ·bertà di iniziativa e eh' ei sente inadeguati al caso sp~ciale. Una terza difficoltà è connessa or con le impazienze del governo centrale or con quelle del governo locale men tre o dall' una o dall 'al tra parte si esige piuttoc;to pazienza rd indugio. Tntte questP- rlifficolt:\ si trovarono rnioite a proposito del!.\ ca1npag11a del ·Sudan e della c-atastrofe di Gordou a Khartu111. La descri:I.Ìone di questi eventi è sopratutto importante neda luce cbe vi ,getta ogni singolo detti1glio e noi non possiamo sperare di darne un riai;:-iuuto e siamo limitati .a riportRre solo alcnne considerazioni generali. L' impressione che iI lettore è incline a riportarne si è, crediamo noi, che sebbene l'invio di Gordon a Khartum da parte del ministero Gladstone non possa essere giustifice.ta, e.ssa fu più che altro Jovnta alla paura di guardar i fatti in faccia a un grande errore psicolo- _gico nell'apprezzamento del carattere di Gordon. È a.ssai dubbio se sarebbe stato possibile di trovare una persona di cnrattere altrettanto austero ed inflessibile, la quale, raggiunta Khartum, avrebbe avnta ia forza o, se si vu,)le, la durezza di cuore neces-iaria per ·insistere sul!' abbandono istantaneo della posizione e pel ritiro della guarnigione in tutto od in parte. Gordon ncn era certo tale persona; arrivato a Khartum ei non avrebbe mai consentito o potuto consentire a fare ciò che gli si chiedeva: il governo errò anzitntto nel ~on rendersi conto di- questa impossibilità psicologica. E vero che Gordon promise al governo di fare I' impossibile ; ID(\, nn g-overno non deve fidar,:;i di simili ,promes!'e e non deve mai valutar troppo alto il potenziale de' suoi funzionari anche più provati. Ad ogni modo il governo, una volta presa )a decisione di in- ~itRre Gordon i-t fare l' impc-ssibile, avn~hb~ cìovuto ac- •Cettarne tutte le conseguenze e prendere tutte le misure necessarie e. render l'impossibile possibile. Sfortunatamente anc':e su questo punto il suo errore fu fatale: esso inviò Gordon nel Sudan credendo che egli anebbe agito co1ne un docile strnmonto ufficiale, e quando rom' era naturale, egli cominciò ad agire di. versa mente, i ministri ne furono inorriditi. Gordon era tQmpra d'eroe, ma impressionabile, sentimentale impulsivo, capace di mutar la. sua opinione su un dato punto dieci volte al giorno e di registrar ogni mutamento in nno i:ipeciale telegramma. A Londrfl. si venne 1,resto snl suo conto alla conclusione che la loro scelta era caduta sn di un fanatico per non dir forae di un pazzo. Il Governo credette che a salvar la propria posizione bastasse affermare che Gordon agi va di sua testa e non conformemente alle istruzioni ricevnte e, dallo aver fatto troppo a fidanza con Gordon finì a perdere in In.i quasi completamente la fiducia. Assai più conforme alla realtà fu in tale frangente il punto di vista di Lord Cromar. Egli aveva dissuaso dall'idea. d' inviare Gordon a Khartum, ma invano; tuttavia una volta Gordon par• tito ei non si le.sciò indurre ad a.lcuna violenta reazione e sfiducia dalle tme lettere e da' suoi telegra1mni impulsi vi. Anzi , egli vide e cercò di far capire al Governo clie molte 11roposte di Gordon non erano in realtà cosi µa1ze cowe .t tutta prima potevano sembrare e che era perfettamtmte possibile concretar sulle loro basi una diretti \'a politica non disperata, e che una volta affidatisi a lui il meglio era dargli pieni poteri e attenderne le conseguenze ; conseguenze che dopo tn tto potevano n0n essere così terribili come si temeva a Westminster. A Londra non si comprendeva come un uomo che aveva. combattuto contro il commercio degli schiavi potesse consigliare di far del Sudan il principale mercante di .-;chiavi; si era. incapaci di capire che l'unica al ternati va a questa soluzione era il Mabdi , sotto tale rig11ardo cento volte peg~iore di Zobeir Pasha. Preoccupato della difficoltà di far comprendere ciò al pubblico inglese e sopratutto alla maggioranza non conformista del partito libere.le , il governo centrale cadde come in preda a paralisi cerebrale e divenne inetto a fronteggiare le conseguenze della propria decisione iniziale. L'errore culminante fu quello di non ascoltare i consigli di Lord Cromer concernenti l' urgente invio a Kbartum di una spedizione di soc<iorso. II solo pensiero di dover inviare una spedizione nell'interno del Sudan era cagione di terrore al gahinet,to di Gladstone, e così si decise l'invio di una ~pedizione quando era già troppo tardi. Ecco come Lord 0l'Omer riassume l'intera faccenda Gordon: e Guardanrio intimamente ai dettagli di esecuzione della politica iogles9, le conclusioni a cui io arrivo sono le seguenti: in primo luop;o fu un errore l'inviare qualsiasi funzionario inglese a Kbartum; il compito affidatogli ere. irrealizzabile, e la sua mancanza di realizzazione non poteva non tornare a. danno del Governc. In secondo luogo, dato che si duvtlsse inviare qualcuno, fo certo un errore scegliere il Generale Gordon. Nonostante molte nobili cara.tteri;;tiche del suo spirito egli era deficiente in alcune delle qualità che erano es:-1enziali alla buona riuscita della sua misdione. In terzo luogo, una volta scelto Gordon gli si doveva lasciar mano libera fino a che si mantenesse entro le linee essenziali del mandato affidatogli. La situazione era straordinariamente difficile e coloro che hanno avuto molta esperienza nella condotta di questioni politiche e che sanno qnanto sia difficile l'esser nel ginsto e quanto facile il cadere in errori, saranno: meno inclini a criticstr severamente i pri nei pali attori di questo dramma•. È da deplorarsi, a mio parere che non si sia permesso al generale Gordon di impiegar Zobeir Pagha, ma ogni opinione sui risultati di tale impiego non può essere che congettura. In quarto luogo la questione del se nella primavera del 1884 si sarebbe o non 8Ì sarebbe dovuto inviare una spedizione da Suakim a Beeber dipende dalla eseguibilità. militare dell'impresa , punto . questo su cui le migliori autorità militari erano divise.
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