262 RIVISTA POPOLARE per favoritismi e raccomandazioni, altri in seguito a concorsi ben più agevoli con graduatorie dall' ampio misericordioso grembo e posticino anticipatamente fatto ai già favoriti da incarichi-e quelli che entrano ora, dopo esser stati vagliati e pesati tre o quattro volte, c'è troppa differenza. Ne concorsi per le sedi migliori, pei ruoli superiori, i primi, senza prova d'esame, s'avvantaggerebbero con non troppa giustizia. E le sedi principali, desiderate dai giovani appunto per comodità di studi - non certo perchè, coll'attuale rincaro dei viveri e degli affitti, vi sia da spassarsela ! - siano date a chi dà prova di studiare. e non alla solita , anzianità•, molto spesso, in fatto di studi, tutt' altro che pronta e fresca ! - La prova orale poi dovrebbe consistere non già nell'esamuccio, ma in una discussione che comprovasse, appunto, più che la quantità delle cognizioni, l'attitudine mentale all' < ufficio di ricostruttore di spiritualità l>, come s'esprime il Gentile. La frase del Credaro: « chi aspira ad un posto di professore deve conoscere e dominare tutta la materia che intende insegnare> è, si riconosce facilmente, poco felice: ma che si deve dire degli spropositi colossali citati nella prima parte di questo articolo? Fra un estremo e l'altro, c'è la solita via di mezzo: ci pare (chi scrive ne ha qualche stati lamentati pur dal Marcolongo, della commissione pei concorsi di matematica per le scuole normali, tecniche e pei ginnasi, il quale deplora giustamente che per tali cause !e commissioni si sieno trovate costrette a dichiarare appena idonei dei candidati riusciti ottimi nelle prove scritre cd orali. Minor numero di punti , adunque, per la prima graduatoria, e maggiore per gli esami. Il Marcolongo è poi d'accordo col Credaro nella proposta di classifica negati vamente alle pubblicazioni cattive; proposta che può sembrar giusta a prima vista ma che racchiude, specie trattandosi di materie filosotìche in cui varia dal n<.. ro al bianco il giudizio secondo le scuole, pericoli sui quali è bene, almeno, richiamare l'attenzione degli insegnanti. Coucludendo: il risultato dei recenti concorsi, se ha potuto attestare l' impreparazione di troppi e i difetti dell' insegnamento universitario, desta .negl'i nsegnan ti stessi l' attività a cercare e discutere i rimedi; ed c1 poi provato coll'eloquente « lezione dei fatti », checchè ne dicano gli avversari, non sempre disinteressati e valorosi come il Gentile, l'utilità e l'efficacia delle prove d'esame. CARLO CANTJMORI L'Assicurazionenazionale esperienza) che alcune commissioni esaminatrici l'abbian trovata, nel modo della discussione cui ho accennato. Fra le prove bisognerebbe piuttosto abolire quella di , lezione pratica > che riesce unaridicola commedia. O l'attitudine didattica? si chie- La Società è infelice per le molteplici contrarietà, derà. Ma i tre anni di straordinariato con cui l'in- che le sopravvengono, e che non può sempre fronsegnante inizia la carriera, e le ispezioni senza le teggiare adeguatamente. La Previdenza è la grande quali non può esser nominato ordinario, non bastano forza, che fronteggia adeguatamente, o quasi, l' aa saggiarla? C'è proprio bisogno d' una lezione zione dei molteplici eventuali disastri. . senza scolari, senza mezzo di ricollegar ciò che si Se ogni giorno ogni cittadino mettesse in disparte spiega (è nella tezione la parte principale I}, me- un risparmio, da c.:umularsi insieme al suo frutt o, diante interrogazioni, a ciò che si è spiegato, senza per trovarlo poi disponibile nel di della sventura; che appaia come si domini la scolaresca. ravvisan- questa ogni volta sarebbe più o meno riparata. Ma clone l'attenzione? D' un esperimento in cui tutto è grandela difficoltà di opporre questo freno consi riduce-e nell'esaminando e nella commissione - tinuo; ed è grave anche la difficoltà dell'impiego a un « far fìnta >> assurdo, puerile, antipedagogico? sicuro del piccolo risparmio. Una lezione isolata, con solo metodo espositivo, Ed inoltre la sventura può sopravvenire prima fuori della scuola? Baie I Chi scrive ba assistito a dell'epoca più o meno prev~sta ; ed, in ~a_lc~so il una di coteste lezioni pratiche: il concorrente scio- risparmio non sarebbe sufficiente all eqmhbno derinò tutto un capitolo d'un opera d'un esaminatore, siderato. letteralmente: similitudini, frasi, parole ... Ci si aspet- Per riparare a questi inconvenienti_gravissimi, tava di veder quell'esaminatore dar manifesti segni sono sorte le Compagnie di assicurazione contro di fastidio... Fu una delle lezioni approvate con alcune e singole specie di disastr!. _ . _ maggior evidente soddisfazione e migliori voti I - Desse affrontano il rischio dell ant1cJpo del diCi rimarrebbe da aggiungere qualcosa circa le ri- sastro cti alcuni ; ma si giovano del ritardo temp o- forme da apportarsi al regolamento sugli esami; ne raneo od assolùto del disastro di altri; desse i m- di remo in breve. piegano proficuamente i premi annui; e cosi riparano Noi siamo dell'opinione di chi vorrebbe dare alle a tutti gl'inconvenienti temuti, realizzando anche un prove d' esame un valore e un peso maggiore che forte utile a loro vantaggio. non agli altri titoli. Come potrà apparire dal mo<lo, Grandi sono stati i vantaggi, che b~nn_o a~- cui sopra accennammo, di •distribuzione dei voti, recato alla Società sofferente le Com pagn1 d1 assi- anche nel caso che uno possegga una splendida curazioni, in ispecie nei casi di morte prematura, laurea e un onimo diploma di magistero, se non , e nei casi d'incendi. ha anzianità e pubblicazioni (e per quelle serie ci Ma ci sono tanti altri disastri gravissimi, contro vogliono tempo e danari), non potrà arrivare anche cui le Compagnie non assicurano: e s_on<;>le alcon eccellenti esami, ai 189 voti necessari per l'eleg- luvioni, i cicloni, i terremoti, le eruz10n1 vulcagibilità: sarà in condizioni d'inferiorità davanti a niche ecc. chi occupando un buon posto nella graduatoria per Ciò non avviene, perchè i rischi sono immensi titoli dia poi esami men che mediocri. Che dire per gli assicuratori, e perchè i timori sono molto poi di chi abbia ottenuto appena l' approvazione remoti per gli assicurati. . negli esami speciali, all'Università, o non lieto esito Il timore dei rischi invade tanto le Compagme, in quelli di laurea? Ciò può dipendere da circo- che queste fanno i contratti di contrassicurazionc stanze speciali e non è detto che gli sgobboni ac- reciproca. Imperocchè quanto più v~sta _è la b aE,e cumulanti i trenta - oh! a proposito di chi combatte dell'azione dell'assicurazione, tanto mrnon ne sono i concorsi per esame e li vuol per soli titoli I - i rischi: sicchè le tariffe tanto più si possono ribassian sempre tior d' intelligenze: e di qualche voto sare, quanto più si allarga il campo dell'assicurascadente si ha a portar il peso per tutta la vita? zione. Questi inconvenienti, oltre che dal Credaro, sono In altri termini se tutte le Compagnie fossero
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