Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 9 - 15 maggio 1908

228 RIVISTA POPOLARE ]o zucchero, e le spese si saranno aumentate dei 18 miJi'oni di sterline , necessari alla cassa per l~ pensi?n~ della vecchiaia ; ma intanto, per ora e per I pross1m1 anni lo Asqnith ha potuto dichiarare tranquillamente: le nostre condizioni finanziarie sono le migliori in Europa, e tali rimarranno anche quand_o il governo avrà ottenuto i mezzi per poter varare, 10 breve periodo di tempo, un numero di navi sufficienti a distanziare, di quanto è opportuno, la potenzialità della flotta Germanica. Questo è il lato , che rende meno antipatico alla popolazione Inglese il governo liberale, chè se si riflette un po' al tentativo d'attacco alla Camera dei Pari, tentativo che la popolazione Inglese , nella sua grande maggioranza , vide con dispiacere promosso, e con piacere rapidamente e vigorosamente rintuzzato dai Pari stessi, si è forzati a convenire che la piatta forma del governo liberale si restringe di più, in più e che, forse, il ritorno dei conservatori al potAre non è lontano. Ciò che non sarebbe un bene per l'Inghiltèrra, malgrado i plausi delle suffraghette, l'appoggio dei. birrai , e il trionfo - che si tradurrebbe in caro di viveri per il popolo - delle leghe protezioniste che in Inghilterra, ora, pullulano. + I grattacapi Indo-Afgani dell' lnghllterra. Da lungo tempo quanti conoscono e studiano le cose Inglesi a venti relazione con l'India, prevedono una seria ri voita in alcune delle provincie soggette all' Inghilterra 1;1ellaP?nisola del ~ang~: E noi yiù volte ci siamo fatti eco d1 quelle vom, e p1u volte c1 è accaduto di esprimere il nostro pessimista pensiero in proposito. I recenti avvenimenti , le scoperte recenti che con la loro consueta ignoranza i giornali Italiani chiamano anarchiche , provano, una volta di più , lo stato di effervescenza in cui si trova l'India ; specialmente le provincie che nell'India sono le più proµ;redite, e quelle nelle qu~li predomina ancora la casta da cui, nei tempi lontani, uscirono i preti e i guerrieri che dominarono il paese; cioè nel Pendjab, nel Ilombay e nel Bengala, dove i MahHatta fanno una instancabile propaganda d'odio cont.ro l'Inghilterra. E la propaganda non è ingiusta, bisogna convenirne. Lasciamo da parte l'an~rchia che non ha niente a che vedere con i tentati vi di rivolta indiana. I complotti anarchici non sono a.nar0hici che per il poco E1aperedi qualche giornalista. a corto di titoli e sottotitoli. L'agitazione e la rivolta indiana è nazionalista. Questo movimento è un movi· mento patriottico come quelli che _in Italia accaddero dal 21 al 60 : noi dicevamo: fuori gli austriaci I gli Indiani dicono: fuori gli Inglesi I E non hanno torto. L'occupazione Inglese non è abile: Quello che i governatori Inglesi fanno nell'India, non può essere, neppur lontanamente, paragonato a ciò che Lord Cromer ha fatto _r1ell'Egitto. Sotto il governo di Lord Cromer, l'Egitto ha prosperato; sotto il governo Inglese , e specialmente sotto il vicereame di Lord Curzon, l'India è diventata più miserabi'. antre per la possibilità di studiare in Inghilterra, di ";'iaggiare, di trovarsi a contatto con Europei gl; Indianj constatavano il malgoverno che l'Inghilterra fac~va del loro paese. Ma c' è di peggio e di più. I giornali Inglesi ecl anglofili, magnificano ciò che l'lnghil terra ha fatto di bene nell'India, l'apertura di alcune scuole, la ripulitura di alcuni quartieri di certe città, l'abrogazione di alcune barbariche leggi e costumanze Indiane, non dicono però che per domare l' India l'Inghilterra ha distrutto i famosi depositi di grano istituiti dai Rajah per far fronte alle carestie, non parlano del disprezzo ostentato dagli lngle.si verso gli uomini di razza India1:1a; della_ pretensione che gli Inglesi hanno di essere salutati dagli Indiani quando passano per le vie, di volere ceduto loro il passo; non parlano delle mille e mille vessaz1om eh: ·-• dallo si;hiaffo dato e rimasto im- :. punito, ai 30 milioni di sterline che l'Inghilterra munge all'India senza darle, per ciò, alcun corrispettivo; non parlano della in~instizia di affidare tutto il governo del paese a funzionari Inglesi, i quali venendovi solo per un dato periodo di tempo , non vi si affezionano, non ne hanno cura; non se ne interessano profondamente. Da lungo tempo l'agitazione serpeggia nell'India. Le bombe scoppiate pochi giorni fa, le bombe scoperte, ed i, fucili Martini trovati celati in case e templi non sono che un episodio piccolo di questa grande lotta che gli Indiani combattono per la loro indipendenza Lotta che sembra, ora, non aver quartiflre; mentre in realtà sarebbe tanto facile, per l'Inghilterra, evi tarla. E si noti: evitare la lotta nippresen1erebbe per l' Inghilterra lega.re a se l'India con indi,itruttibili nodi; mentre invece continuando cosi verrà il giorno in c11i l'Inghilterra sarà cacciata fuori definitivamente e per sempre dall'India. Gli Indiani chiedono di partecipare al governo del J,.ro paese : chiedono eguaglianza di trattamento e di òirirti con le altre colonie Inglesi: se questo sarà loro con,·n,::i) l'India continuerà ad essere un ricco po::;,;es:;nI,1;r!e,w; il giorno che gli Indiani dovra1rn.i pigi ia r;;i ,·1ò e 111 IR. forza, allora. essi piglieranno ruo1t, di più. f/lug-liì terra perderà l'India. Tanto più che non 111a·1c.,n 1 11glì :-i~;itatori indiani aiuti segreti e palesi, oppJrtu11i e 111 •µportuni, dei ne• miei dell' Inghilterra. Gli ultimi htti alla frontiera dell'Afganistan lo provano. Naturalmeute l'Einiro non si è posto alla testa dei quindici o ventimila afgani che hanno sconfinato invadendo un punto delJa frontiera Indo-Inglese; anzi egli protesta la sua fedeltà, e la sua amicizia per l'Inghilterra : ma il trattato Anglo-Russo, concluso senza eh'egli ne fosse neppllre informato, non deve· avergli fatto piacere. E vero che quel trattato non contempla affatto una. presa di possesso di alcuna parte dei possessi dell' Emiro, ma tin ora la rivalità Anglo-Russa su la frontiera Indiana era stata ia sua salvezza e 11.1s1. 1a fortuna: ora, coucluso il trattato, questa rivalità non ha più luogo di essere : è egli certo di conservare il suo kanato ? C'è chi dice francamente no. Naturalmente l' Emiro non agisce apertamente; anzi egli si tiene in un prudentissimo riserbo , lasciando che suo fratello , predichi, si agi ti, agisca : iutau to le nubi si adden~ano gravide di tempesta su l'India, s'ammassano verso la Persia: il ven.to di odio che soffia attraverso l'Asia contro l'Ellropa sp-ioge le orde innumerevoli dei popoli gialli, e dei semitici ad affilare le armi: c'è più che un pericolo giallo che minaccia l'Europa: gli Indiani in parte sono Ariani, non sono giaqi: è una civiltà che si desta, e assume nuove forme: contro una vecchia civiltà: sono i popoli che si ridestano e i popoli nuovi contro la vecchia Europa, e l'Inghilterra che è la parte del1' Europa più a contatto con loro, ne sente , prima, l' urto. + La Tavola rotonda. - Invece d'intrattenere i lettori coi nostri commenti sul processo di Monaco, nel qnale si riaprì il procesRn di Berlino e si ebhe la rondanna morale del princlpt, Eulemburg e la riahili- ••11.: ,. ::/ uridica - di quella morale non fu mai bisogno - di Massimiliano Harden, che ha messo alla gogna gli omosessuali della imperiale corte germanica, noi avevamo pensato di riassumere il vigoroso articolo dello stesso Harden pubblicato nella Zukunft del 2 maggio. Ma lo spazio non ci permise di pubblicarlo in questo numero. Lo daremo nel venturo. • Tra i tanti articoli che per la solita tirannia dello spazio siamo costretti a rinviare, oltre quello sulle . lettere di u~ prete modernista ce n'è uno sulle assicu - r~ioni di iStato del Prof. Emmanuele. Pisani, reso d.i { '

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