Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 9 - 15 maggio 1908

RIVISTA POPOLARE 227 • .I_ ~artl~l pollt!cl in l talla. - Abbiamo dispomb1h pochi estratti del lungo studio che l' on. Colajanni pubblicò nell'ultimo numero della Rassegna contemporanea di Roma e che cediamo per O.mi 75 la copia. + Ancora le belle idee di Roosevelt. - Il Co~gresso - come c'era da aspettarsi - boeciò a pieni voti l'allegra proposta di Roosevelt a proposito dell'anarchia. I nostri lettori ricorderanno che ce ne dovemmo occcupare, ed anche questa volta ci duole doverci occupare di Roosevelt a proposito di cose che non possono essere lodate. Roosevelt sembra invaso da una strana megalomania. Nella sua lotta contro i frusts egli non serba più la misura che si conviene all'uomo forte che ba da fare molto più che non abbia da dire. Ne~ suo ultimo messaggio al Congresso egli si è scag11ato contro i trusts e contro il miliardario americano. Bene a rogione, in verità , egli ne ha fatto la critica , ed ha assalito dei suoi sarcasmi e con la sna estrema violenza il sordido Epulone; m~ poi? Parole, parole parole! Parole, clie, in fondo , non fanno male a nessuno: fanno pe1ò piacere a Roosevelt che si lascia pigliare al laccio della sua bella. e!oquenza.' Naturalmente neppure i tr11stisti , nè i miliardari possono dolersi delle chiacchiere di Roosevelt tanto più che quanto più sono roboanti, le sue prediche , tanto più sono inoffensive. Proprio come i suoi e messaggi • a proposito di armamenti e di guerra. Respinto il progetto contro gli anarchici il Congresso ha dovuto subito occuparsi a respingerne un'altro col q nale Roose• velt intendeva ottenere i fondi e l' autorizazione per la costruzione di quattro nuove corazzate. Il Senato, che è orII)ai ben persuaso a non fare nuove spese per l'esercito e la marina, ha respinto il progetto. Naturalmente Roosevelt s'è arrabbiato EO")iha fatto M sapere - in un breve messaggio che si è avuto il torto di lasciar passare quasi inosservato - egli ha fatto sapere che è persuaso che, ben presto, ci sarà una grande guerra, e che è bene che gli Stati Uni ti sieno pronti a tutti gli eventi. Parlando della situazione politica a questo riguardo Roosevelt ha detto: e Gli Stati Uniti sono amici con tutte le nazioni; ma, forse, non è lontano il giorno in cui qnesta amicizia sarà messa alla prova > • Parole sibilline se vogliamo: e se vogliamo anche troppo chiare: ma il Senato non si è lasciato convincere e la· proposta delle quattre corazzate )n più, è andata a r~gµ:iungere l'altra sul boicotaggio degli anarchici Roosevelt comincia ad avere sfortuna, proprio ora, che cominciava ad assumere certe divertentissime arie d'imitazione d'un Kaiser, mattacchione di nostra conoscenza. + La nuova era nel Portogallo. -- Sarà vero ? In questa domanda è chiuso tutto il problema della nazione Portoghese. Parlando alle Cortes, riconvocate ora dai comizi elettorali , Re Manuel II ha promesso riforme nella Costituzione e nelle Leggi; ha promesso riforme di ordine economico e finanziario, amnistia e rimaneggiamento della legge elettorale : sarà vero? Indubbiamente la buona volontà del Re Manuel è fuori di questione, ma sarebbe opportuno non dimenticare che Re Carlo e Franco furono spinti su la via della dittatura, parte dai debiti e dai bisogni di denaro del Re, parte anche dalla enorme corruzione che regnava nel parlamento portoghese. Ora meno poche, insignificanti variazioni , i deputati che componevano il Parlamento a tempo di Carlo di Braganza , e che furono cacciati da lui, sono gli stessi che hanno applaudito le nobili intenzioni di Manoel : sono tornati quasi tutti al Parlamento. I loro applausi darebbero a credere eh' essi sono tornati mutati nella coscienza e nelle intenzioni; sarà vero? D'altra parte si dice che il partito repubblicano voglia concedere a Don Manuel la tregua di Dio, vog!ia, per un periodo di tempo~ e per il bene del paese, disarmare, desistere dalla opposizione sistematica ed irriducibile e cooperare alla pacificazione, ed allo sviluppo economico del paese: salvo a riprendere, più tardi, la lotta per la repubblica ; quando cioè l' esperimento monarchico sarà assolutamente fallito : sarà vero? Qnesta la domanda interessante: poichè se così fosse in veritil._, per il Portogallo si proporrebbe 11n'ora di calma, d1 pace e di fecondo lavoro, qnale nessun'altro paese d'Europa può vanbre. + Bir:ra , elezioni , suffraghette, protezionismo ed altri plums-puddlngs inglesi. - Dunque dopo la sconfitta di Peckam, ni,lla quale il candidato liberale rimase soccombente- I er oltre dnemila voti. ecco 11n'altra tAgola capitata al partito liberale. "\-Vinston Spencer Churchill è stato battuto a MancbPster rimanendo soccombente di oltre 1400 voti contro il suo avversario il candi•ìato conservatore J ohnson Hicks il quale ottenne 5417 voti. Ma la sconfitta di Ch11rchill, benchè egli fosse ministro, e avesse assunto il posto abbandonato dallo Asquith , diventato Premier per h.. morte di Campbell-Bannerman , nè la sconfitta di Peckam, e neppure la opposizione disperata che ora, fanno ai liberali i partigiani dell' lndipendent Lrrbour Pa1·ty, sarebbero cose di grave mom,mto , se dietro esse: anzi se ragione prima di esse non fnsi:rn qn~lla terribile agitazione contro il Licensing Bill, che per due volte è stato I' inciami:;o grave contro il quale si è urtato il partito liberale. Bisogna notare che il partito dei birrai è potentissimo in Inghilterra : potente çerchè fa, a mezzo degli spacci di birra. e liquori , una energica propaganda R. favore della lihertà di ubbriacarsi, fl messa la questione sul terreno della libertà iudividnale, l'Inglese più astemio diventa un feroce difensore del bicchierino di zozza e del diritto alla sbornia. D'altra parte, i principali conservatori sono fabbricanti di birra essi stessi , o azionisti di fabbriche di birra, o legati, o fornitori di birrai: è dunque, per il partito conservatore, non soltanto una lotta contro il rartito liberale; ma alt.resi nna difesa di interessi personali, :in Rffore economie-) e finanziario oltre che un interesse politico. . Intanto il partito -liberale perde rapidamente terreno, in Parlamento e fuori. In Parlamento i rappresentanti operai gli tengono il broncio, e non gli mandano buona neppure qnella proposta su la pensioni alla vecchiaia, la qnale è in fondo un meraviglioso passo verso la integrazione della legislazione sociale; i conservatori lo aspettano al varco della terza lettnra del Licensing Bill. Fra le suffraghette , che a Peckam f 1rono la causa della vittoria dei conservatori , i socialisti , che fanno la guerra più ai liberali che ai consPrvatori, I' Ed11cation Bill. che non h; contentato fl non contenta nes:311no,e il discorso di qnel bravo Ilrunne, liberale, che ad 11nbanchetto di liberali e di liberisti, sotto il naso dello Asquith, si dichiarò protezionista, e fece nna carica a fondo, contro il governo dei free traders, bi8ogna convenire che le acque nelle quali naviga la barca del governo liberale sono agitate assai. Certamente la esposizione finanzia.ria dello Asquitb ha fatto senso. Pit't di 4 milioni di sterline di avanzo nei.l'esercizio dell'anno scorso è una somma che fo una. certa impressione. Vero che l' anno prossimo questo avanzo non ci sarà perchè sarà diminuito il dazio su

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