250 RIVISTA POPOLARE cora segnale per una sommossa locale , e le giurie rifiutano ancora di condannare gli accusati di delitto agrario. Nè i proprietari sono i soli a soffrire per l'azione di queste leghe: chiun"'lue offende in un modo qualsiasi una di queste leghe, o diventi inviso ai loro capi , che sono il proprietario della birreria ed i1 prete, rise hia di vedersi boicottato, rovinato : di avere mutilato il bestiame, le racco:te calpestate, la casa incendiata, e di essere accompagnato, quando esce, da una folla che gli fa una sgradevolissima serenata. La prima cosa di cui bisogna rendersi conto in Irlanda, è che la coercizione, in qualcuna delle sue forme è la regola della vita, e che siccome l'opinione organizzata è sempre la estrema, in un paese così devastato da liti interne, l'uomo moderato e pacifico è sopraffatto e ridotto ail' impotenza. « Il terrore e l'avidità, mi disse I' unico uomo imparziale che ha in• contrato in Irlanda, sono le forze primordiali della vita e della politica Irlandese » (No1·th American F eview, aprile r 908). + H. W. Nevinson: Un saluto all'India.-Ho lasciato il pae!'e con grande rincrescimento non tanto pel suo inesauribile incanto, quanto perchè esso attraversa una crisi quale non ha subito per 50 anni; e quale forse non ha mai attra. versato nella sua storia. Disgraziatamente l'fndia è nelle mani di una burocrazia indegna, che le fa attraversare un periodo di soppressione. Intanto ci sono degli indiani che sono capaci di compire delle riforme ed essi res;stendo alle volgarità, alI'arn ga nza, a Il'insolenza dei funzionari inglesi renderebbero un buon servizio alle due razze. Quasi ugualmente scoraggiante per un inglese è la scoperta della cattiva amministra. zione della giustizia fra le popolazioni indiane. La cattiva amministrazione della giustizia è in aumento. Per fortuna che non mancano i segni del risveglio della vita nazionale e della devozione alla grande causa del progresso e della libertà. Vi sono da segnalare parecchi ~forzi da parte degli Indiani colti per fugare l 'inoranza, rer finirla coÌ!a separazione di classe e per educare il popclo. ' Si deve avvertire però che una ver.a riforma sociale è impossibile senza la libertà politica, senza l'uguaglianza di responsabilità e di pericoli nel governo. (lndian Revicw, Febbraio). + T. P. O' Couno,.: La donna americana come tipo superiore (r) - Gli Americani di ordinario non si sentono attratti dalle donne inglesi, anche quanto esse sono belle e graz:ose. Esse sono lente e si muovono con grande sforzo, mentre l'americnno è abituato di avere nella donna una compagna attiva. Con una d1Jnna inglese un americano dovrebbe provvedere a tutto lui. La donna, come ogni altra cosa in Inghilterra è un prodotto artificiale mantenuto nello stato di dipendenza dal suo padrone inferiore, l'uomo. Colla costante dipendrnza in cui l'inglese tiene la donna con aria di superiorità, esso è riuscito largamente ali' asservimenlo del bel sesso. La donna e la madre ideale è quella che ripete le idee del marito e non espone mai le proprie. E' un fatte che un inglese ama una donna in quanto è moglie ed amante; esso non la conosce come compagna, come amica, come persona ·intima. Raramente si troverà un inglese colto e mente superiore, che voglia riconoscere che possa esistere una tenera ed intima amicizia tra un uomo ed una donna, per quanto ci possa essere o ci sia stato un caldo St!ntirnento come fondamento di tale amicizia. (r) Avendo riportato altra volta il severo giudizio di Sadwell sulla donna americana, ci sentiamo net dovere oggi di riprodurre questa smaccata apologia. La Re:ia 1ione Il sentimento di assoluto comfort, che esiste tra uu uomo e una donna in America è perfettamente sccnosciu.to in Inghilterra. L' indiv:dualità in Inghi1terra è considerata come plebea, particolumente nella donna e l'Inglese pensa che que. sta non può suscitare altra passione se non quella di animale domestico , di animale che serve per l'amore , di vacca. Le donne Americane non rassomigliano alle vacche. Sono di al- .legra attività, franche, felici, senza furberia, ones·e, coraggiose, sicure di loro stesse e sicure della propria opinione. Sono capaci, ingegnose e rarlano bene; sono graziose, belle e portano i vestiti con distinzione e-:c. ecc. Hanno il cuore materno più caldo nel mondo. L'intimità deliziosa tra i fanciulli e i loro genitori che esiste in America è una quantità trascurabile' in Inghilterra. Le donne americane arricchiscono costantemt!nte la loro mente e nella cultura intellettuale esse sfidano il tempo (Wor/d T. Da)"', Marzo). RECENSIONI I. TAINE: L'antico regime e la rivolu 1ione. Fratelli Treves N~ilano, 5 volumi L. 12. G. SALVEMINI: La rivol111 ir11eFrancese. Signorelli e Pallestrini Milano 190S L. 8. L'opera classica del Taine, che con chiude colla di fesa della reazione viene. pres«:ntata in_veste italiana nel nostro paese nel ~ome~to 1n cui la rea_z1one ha preso coraggi,). Con ciò n~n mtend1amo i_nuovere ,rimprovero agli editori per aver pubb_hcato la traduzione. de_ll opera tanto nota del Taine; deplo. rtamo soltan~o che s1.sia !anto tardata a tradurla, poichè, per quanto s1 possa d1ssent1re dal grande scrittore francese si deve_ s_emp~e ricono~ce~e che la s~a opera è una miniera i~esaunbile d1 elementi dt fatto e d1 profonde osservazioni che sono indispensabili per giudicare dei grandi avvenimenti ' che si _sv_ol_serion Franci_a alla fine dei Secolo XVtrI. Perchè ~ueste origmz della Francia contemporanea, qual'è il titolo complessivo dell'opera del T~ine, sono assai conosciute anche in Italia noi ci _crediamo dispe_nsati dall'ir-trattenercene dettagtiatament; Avver~1amo ~olta~to I lettori,. che per giudicare della partigianeria reaz1omma dello stor1co-filosofo, che campeggia spe - , cialmente nella seconda parte della Rivolurione e nella quale si descrive la Conquista giacobina, basta leggere L'antico ref!ime, che completa il libro altrettanto classico e pre~evole, dell0 stesso titolo del De Tocqueville. Infatti è proprio il Taine, che nell'Antico regime dimostra come tutti i difetti , tutti gli errori. tutti gli eccessi della Rivolu 1 ione - dato che essi siano quali li descrive - sono impuubili alla monarchia corrottissima dei Borboni, che col suo malgoverno li preparò e li rese qu11si fatali. Dopn tanti libri - e molti di grande va1ore, compreso quello di T11ine e l'altro genialmente parad0ssale di Carlyle - ~i po· trehbe dire che non si sentiva il bisogno di un 'altro sulla Ri volu:rione francese; eppure merita la più lieta accoglienza. quello del S11lvemini veramente pregevole per la concisione, per la qualità- letteraria, per la fusione perfe?ta degli studi precedenti, ed anche per la relativa imparzialità dei giudizi, Il Salvemini è un socialista; ma chi non lo sapes~e non lo aoorender~bbe di sicuro dalla lettura di questa sua Rivolu • z.ione francese. ~ Egli nella Prefa 1ione avverte : « Lo storico - in quanto è storico - non deve nè g udicare. nè 11ssolvere, nè condannare: deve spiegare. E noi abbiamo voluto spiegare perchè sia stata distr.•tta in Francia la monarchia feudale; come sia stata di - strutta; perchè sia stata di!>trutta in quel modo li Ed il Saivernini si attiene degnrimente al compito prefisso da lui stesso allo storico. Questo libro sulla Rivolu,rione francese colma una Jacuna, perchè mentre è popolare per le sue dimensioni e per l'assenza di citazioni, per la sua struttura e pel conte· tenuto, sta accanto ai più elevati che si siano pubblicati sul- !' argomonto. Al~a mancanza di citazioni nel testo supplisce una scelta bibliografia in appt!ndice, nella quale sono indicati i m;gliori scrittori , che si sono .occupati dei singoli periodi della rivoluzione francese. FRANCESCOCoLETTI: Alcuni caratteri antropometrici dei Sardi Rnma 1908. E' un bre'-·e ma importante studio pubblicato già nella Ri vista di sociologia, nel quale in base ài dati c.he somministra
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