Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 8 - 30 aprile 1908

RIVISTA POPOLARE 199 esiguo di Estrema Sinistra portava alla Camera -una combattività ardente, un softio di vita poderoso, che faceva tremare il governo .e rincorava il popolo che sentiva la sua voce in Parlamento, sentiva rinfacciare ai potenti dell'ora che non trovavano altri rin:!edi al malcontento popolare che freni e 11ianette, gli arbitri ed i soprusi, gli errori e le colpe. E' vero che tra quelle e quattro noci ))c'erano-per non parlar che dei morti - Bovio, Uavallotti, Imbriani ... Carlo Del Balzo tra quei giganti, non fu un pigmeo: la sua parola arguta e vivace, la prontezza nel rintuzzare, e felicemente , le intenuzioni degli ascari eterni, gli fecero guadagnar subito la simpatia delle masse ed 11n posto in quella Est1·ema non certo degli ultimi. _Combattuto coi soliti sistemi elettorali dei governi che fanno passar la .- volont.à popolare ,. tra i carabinieri ed i sacchi di scudi corruttori, Carlo del Balzo non fu rieletto e si ritirò dalla vita politica, dedicandesi quasi esclusivamente ai suoi favoriti studii letterarii. Fu scrittore simpaticissimo di rom~rnzi; alcuni dei quali avrebbero avuto maggior fortuna se la rèclame editoriale e il gusto pervertito del pubblico nou facesse emergere i blagueiirs ed i eiarlatani e restar nell'ombra gli altri, quelli che nou cernano la facile popolarità con opere da manicomio o da po8tribolo. Al repubblicano che mai rinnegò i suoi principi al lottatore forte, all'amico cari:3simo, la Rivista non poteva non inviare un saluto. Purtroppo l'ultimo! + Henry Campbell Bannermann.-Pocbigiorni prima di morire CampbPII Rrnncrmann aveva presentato le dirnissi)ni da Presidente del Consiglio dei mi nistri del Regno Unito. La scomparsa di Campbell Bannermann merita il rimpianto di quanti a~ano la rettitudine e la sinceeità. e lo spirito largamente democratico nella politica r nell~ lotte parlamentari. L'amore alla Hincerità era tale in lui, che, facendolo venir meno a. tutte le ipocrisie ufficiali, all'annunzio dello scioglimento della prima Douma russa. , benchè primo ministro, egli pubblicamente esclamò : la Douma è morta; viva la Douma I Campbell Baunerman non era un, uomo geniale, nè la sua eloquenza parlamentare era tale da trascinare; ma egli era imbevuto dello spirito idealista di Gladstone, e quando una causa gli sembrava giusta egli non esitava ad abbracciarla senza curarsi se essa dava forza al µartito in cni militava. Perciò egli serenamente affrontò la impopolarità dnrante la guerra iniqua della Gran Brettagna contro le microscopiche cd eroiche repubbliche sud-americane. Egli veniva ingiuriato come un pro Boero alla pari di William Stead. Ebbe l' onore di condurre i liberali alla vittoria nell'ultima grande lotta elettorale e di raccogliere la successione di Balfour; ma se fosse rimasto a capo del governo probabilmente col suo idealismo è colla sua rettitudine avrebbe affrettato il ritorno dei conservatori al potere; perchè la linea retta non piace molto agli inglesi, che amano sopratutto il compromesso e le transazioni. Ciò era accaduto a Gladstone a causa dell' Homeriile. Campbell Bannerman non solo aveva promesso l' Home rule acrii Irlandesi ma aveva anche dichiarato la guerra alla C~mera dei l~rdi, aveva scontentato i bigotti col progetto primitivo di Birrel sull'insegnamento, aveva fatto insorgere i bottegai colla proposta .d' i_mpo~relimiti alla vendita della birra .... Il proprio idealismo, del resto pratico ed inteso a gareutire l'attuale supremazia navale ali' Inghilterra, aveva solennemente affermato colla proposta di riduzione delle spese militari presentata. alla conferenza. al l'Aja-proposta, che era realmente sua e di cui lord Grey non era che il gerente responsabile. A (?ampbell Bannerman, prima che egli scomparisse ~ate~ialm 1 ent~ d~lla ~cena era successo Asquith, che d1 lui è l antitesi. Dicono che egli sia retto e liberale· ma _liberale quanto. può esserlo un imperialista, eh; meriterebbe d1stare mcompagnia di Disraeli o di Chamberlain e non di un discepolo fedele di Gladstone del~'?ld f!reat m~n. Epperò, - anche nei rispetti dell~ politica rnternaz10nale e nello interesse dell'umanità il ritiro pri~a dalla vita pubblica e la morte che segui a brev~ distanza, seno avvenimenti dolorosi per la dcrnocraz1a e per la causa della pace tra i popoli. NOI + Gian Lorenzo Basettl - Si è spento a 72 anni in Parma improvvisamente Gian Lorenzo Ba.setti, che era rappresentante di Castelnuovo dei Monti dalla 12" legislatura - sai vo le tre legislature a scrutinio di lista durante le quali rappresentò la provincia di Reggio Emilia. Appartenne sempre all'Estrema sinistra dove già lo aveva preceda to lo zio A tta.nasio, un vecchio cospiratore. Gian Lorenzo fece le campagne garibaldine nel Tirolo (1866) e nell'Agro romano, fu alla. testa del movimento contro la tassa sul macinato e senza essere un vero propagandista politico, ebbe parte in tutte le agitazioni in favore di ogni causa giusta e democratica. Egli non pencolò mai e stava nel gruppv radicale dove rappresentava l'estrema. ala sinistra.. Non era un oratore; ma la sua parola ·calma ed incisiva induceva ad ascoltare. Era irreconciliabile verso gli uomini della vecchia destra e fece parte del tri-.1rnvirato parlamentare, che diresse la memorabile lotta dell' ostruzionismo. Fu un uomo vera mente di carattere ; ed il suo carattere era eccellente non solo dal lato politico, ma sopratntto nei rapporti privati. Le due provincie di Parma e di Reggio Emilia si s0110unite nel rendere solenni onoranze alla sua salma; e tali onornnze più che pel concorso straordinario del popolo e delle rappresentaze di leghe, di associazioni, di municipii? del Parlamento del Senato., del1' Università vanno segnalate per la concordia singolare dei giudizi dei partiti tutti, dal clericale al liberale, dal monarchico al repubblicano, al socialista-concordia che in qnesto momento in cui nel parmigiano si combatte una delle lotte economiche più aspre, ha un altissimo significato e rimane a solenne testimonianza dell'altezza della mente e del cuore del caro e indimenticabile estinto che conoscevo ed amavo da circa trent'anni; ed io che lo conobbi sempre, animato da vivissimo sentimento anticlericale, ho provato una stretta al cuore apprendendo, che mentre egli stava per rendere l'ultimo sospiro, qualcuno della famiglia, volle arrecargli offesa, facendolo assistere da un prete. N. C. 1\i nostri abbonati - Riceviamo continttamente dagli abbonati richiesta dei numeri della Rivista Popolare 11 e 12 dell'annata XI. Rammentiamo ai richiedenti che quei numeri costituiscono il fascicolo speciale consac1·ato alla memoria di Giuseppe Mazzini. In detto fascicolo la nume1·azione delle pagine segue quella della Rivista, per comodità degli abbonati che fanno rilega1·e in volume le annate. Abbiamo ancora disponibili pochi esemplari di detto fascicolo, di oltre cento pagine, riccamente illmtrato ( lo diciamo pei nuovi abbonati); che la nostra amminisfrazione può cedere a L. 1.50 ognuno.

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