222 RIVISTA POPOLARE 1ndubbiamente I' organizzaz:ione del credlto della tegge per la Basilicata è risultata in pratica manchevole e piuttosto arti• ficiosa. La d-eaiiohé di tjUesta Cassa di credito provinciale che deve formare il grande fi•1m1.c. entrale dal ;:iuale si dipartono in tant~ piçcole ramificazioni 1 come altretqu1ti rivoli ç torrentelli destinati a dissetare i piccoli paesi, i Monti frutnehtari e le Casse agrarie comunali, sembra poco conforme al!~ rèsli esigenze della vii:a eéonomica, e forma un rriecca--'. nisno poco utile e molto costoso, tanto più che gli istituti comunali, i quali secondo la legge dovrebbero essere in so stanza gli organi effetti vi del credito, non danno molte spe ranze di un buon funzlonameni:o, per I; esperienza del passatb e per i primi risultati dell'oggi. Costituitisi attraverso enormi difficoltà, per l'opera di un nuovo _organismo burocratico creato dalla legge (l'Ufficio· d'ispezione del credito per la Basilicata), i Monti frumentari e le Casse agrarie non funzionano per mancanza di amministratori che vogliano assumere attribuzioni onorarie con responsabilità effettiva, e per l'impossibilità di sopperire anche alle spese più indispensabili dato il limitato capitale. In realtà il funzionamento e lo sminuzzamento eccessivi di questi organi del credito toglierà ad essi .ogni efficacia pratiéa~ tenuto corito deiie condiziorii economiche della regione e principalme dell~ condizione psicologic.he e morali. Pochi organismi saldamente fondati e costituiti :con criteri pi).Ì larghi 1, .moderni servirebbero molto meglio allo sviluppo del credito di tutte queste microscopiche e artificiose creazioni. •i provvedimenti tributari hanno avuto naturalmente risultati più pronti. Lo sgravio anticipato di imposta fondiarill sta• bilitò dal1;articolo 66 de!la legge, ha avuto effetto dal 1° gennaiò 1906, e per le quote non superiore a lire 8000 ha dato per gli anni 1906 e r907 le riduzioni di lite 527,092. Per le qnote superiori a lire 8000 si è già detto come le somme equivalenti alla riduzione d' imposta fondiaria, che ad esse non si applica, sono destinate ad aumentare il capitale della Cassa ptovihciale, e che il beneficio per la Cassa è stato di lire 96.197,36 per il 1906 e lire 95,148,65 per il 1907. Intanto gli uffici Clltastali hanno compiuto le operazioni per la pubblicazione dei nuovo catasto, il quale potrà essere pronto al 1° gennaio 1906, almeno dei due circondari di Melfi e di Potenza. Per la ri_duzione dell'imposta sui fabbricati, agli effetti dello articolo 69 della legge, il beneficio della esenzione o della riduzione è cominciato dal 1. luglio 1905 con questi risultati : 2° semestre 1903 1906 1907 Per quote esenti 98, 146,95 199,319,30 155,943,82 Per quote ridote 36,376,60 73,388,70 74,669,40 Inoltre si è avuto uno sgravio di circa lire 125,000 annue per e1onero da contribuzioni pei fabbrìcati rurali, e lo Stat:> ha rimborsato· ai Comuni e alla provincia, in corrispondenza alla proporzionale riduzione e nel ativa esenzione delle sovrim - poste comnnali e provinciali, le seguenti somme: 2,0 sem, 1903 1906 Rimborsi alla Provincia. 78,019,96 157,146,05 Rimborsi ai Comuni 39,904, I I 86, 167,52 1907 160,301,90 87,864,58 Oltre le spese per la pubblica istruzione altri benefici per esonero di spese obbligatorie sono derivati ai Comuni della legge 24 marzo 1907, n. 116, con l'estensione datavi per la Basilicata e la Calabria della successiva legge 13 luglio 1907, in alla quale lo Stato deve rimborsare ai Comuni per due anni le effettive riduzioni di reddito derivanti dal\' applicazione delle disposizioni sui tributi locali contenuti nella legge organica. I benefici tributari derivanti dalla legge della basilicata hanno apportato complessivamente un vantaggio di circa un milione e mezzo, senza tener conto delle riduzioni di ricchezza mo - bile per redditi concorrenti, di esoneri di tasse e delle speciali facilitazioni per le quali non è possibile ora avere ri sultati positivi, e tener conto delle diminuzioni di tasse locali per altre leggi. Indubbiamente questa diminuzione d'oneri dovrebbe produrre un risveglio economico sia pur lento. Ma poichè molteplid sono i provvedimenti che devono concofreJe e per potvi riparo. Le (ltrettive delle future rJfot·me. _..:.Complesso il problemai e la soluzione non è semplice nè facile. La legge spccillle; sia pute perfezionata ed interamente applicata, non porrà certo fine alla questione della Basilil.'.ata perchè un rinnovamento economico sociale di un'intera re-- gione è la risultante di cause molte svariate, di un insieme di forze individuali e collettive, e non può essere determinato dalla sola azione dello Stato, per quanto bsnefièà ed efficace. Nella sua duplice forma di provvedimenti diretti da un lato e di esoneri facilitazioni dall'altro tut.ta l'azione dello stato deve tendere a promuovere e sassidiare le private iniziative , coordinando a questo scopo anche i provvedimenti di azione diretta ed immediata. La costruzione di nuove strade ordinarie e ferrate, la pro tezione statica ed igienica degli abilati, la conservazione e rin• novaziou~ forestale, la somministrazione forestale, la somministrazione del credito devono esseee regolate non da cri ter astratti, ma da principii di opportunità e relatività in armonia c olle necessità attuali del commercio , dell' injustria, della vita regionale. Compito regolarissimo è questo dell' autorità amministrativa, la quale soltanto ha la possibilità di adattare le norme fissate dai legilatore alle variabili contingenze sociali. Piuttosto quindi che a nuove leggi, occorre pensare a una migliore organizzazione amministrativa. In Inghilterra si legifera poco e si amministra molto; mentre in Italia il ma· teriale legislativo aumenta continuatamente in modo· spaventevole, producendo confusione ed incertezze, e l'amministrazione, in mezzo a questo caos di leggi, procede incerta e mal sicura. Direttiva prossima è il ccordinamento del.le diverse forme di azione amministrativa e l'accrescere ad esso intensità, sollecitudine ed efficacia. Occorre sopratutto far presto perchè il problema si aggrava seampre più col decorso del tempo e la S'.)luzione diviene più difficile e lontana. A questo fine è però indispensabile una speciale organizzazione, forte ed adatta, libera da impacci e freni, un'organizzazione che possa fondare ta sua autorità su una larga ed idonea rappresentanza degli enti elettivi maggiori della Provincia, e possa ritrarre la capacità, l'esperienza e I' indipen - <lenza dal concorso di elementi amministrativi estranei alle funzioni politiche. Se noi vogliamo innovare nella sostanza, dobbiamo innovare anche nella forma, e rompere le vecchie tradizioni, bandire gli antichi pregiudizi, creare un 'amministra· zione in armonia col progresso generale. Ali' organizzazione speciale dovrebbero essere attribuite funzioni proprie, determinate, e dovrebbero corrispondere un assetto finanziario quasi autonomo, con redditi e concorsi speciali. Direttiva lontana dovrebbe essere la formaazione di regioni amministrative autarchiche, che potrebbero avere un principio di attuazione laddove si manifesta la necessità Ji legislazioni speciali, come in Basilicata, in Calabria e Sardegna, contemperando un esperimento molto cauto di au governo, con un esperimento di vero e proprio decentram~nto burocratico. Queste regioni per determinate finalità di pubblico interess·e, inerenti all'attività sociale dello Stato, e specialmente per l'esecuzione e la successiva manutenzione delle opere pubbliche di carattere nazionale o provinciale, o comunale, assumereb bero le forme e le caratteristiche di grandi Conorzi, con patrimonio formato d1 redditi propri seciali e da Concorsi dello Stato e degli altri enti pubblici intetessati. Su queste nuove organizzazioni le Amministrazioni centrali dovrebbero esercì-
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