Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 8 - 30 aprile 1908

220 RIVISTA POPOLARE riato civile per la Basilicata, ed il Magistrato alle acque per le ProvincÌt:: venete. (r) Sul!'istttuzione_ dc:! Consorzio autonomo per il porto di Genova fu modellato, secondo le dichiarazioni fatte alla Camera dall'on. Ministro proponente, il Commissariato civile per la Basilicata. Ma del modello non rimase che una molta pallida forma esteriore. li primo articolo del Titolo Vil della legge 3 1 marzo 19c4, n. 140, che parla d~I Commissariato, è abbastanza largo e comprensivo, sebbene se11za treppe chiare ragioni lasci fuori dell'ambito della istituzione, oltre i lavori ferroviari, tutti i provvedimenti finanziari, quelli per l'agricoltura e quelli per il credito, che pure sono necessariamente connessi agli altri e che hanno influenza grandissima in tutta l'economia regionale. Il principio era buono, anche se il Commissariato civile fosse rimasto una direzivne amministrativa autonoma, limitatamente per i lavori pubblici ed i lavori forestali. Ma nella fretta per l'aprrovazione ddla legge che doveva come per incanto far risorgere una Provincia desolata, tutte le conseguenze della buona promessa rimasero nella mente del legislatore. Si creò la direzione amministrativa locale, ma si dimenticò di dare ad essa vere attribuzioni proprie e specifiche. Si accennò in qualche momento a u'na specie di ente tecnico, ma si lasciarono sussistere rotti gli uffici tecnici pree • sistenti con le loro faco:tà e l'anormale gerarchia superiore; nè al Commissario si richiesero speciali garanzie di tecnicismo, nè si diede qualche attribuzione tecni.:a speciale, se non forse una poca precisa facoltà di coordinamento dclie opere pubbliche con quelle forestali, la quale pure, p<:r avere qualche pratico sisultato, dovrebbe esplicarsi mediante ben determinata autorità sugli uffici esecutivi e ben precisa facoltà di esame e si approvazione di progetti. Nessuna autonomia finanziaria; nessuna autonomia amministrativa. Di decentramento c'è ben poco nella istituzione del Com missari&.to, salvo alcune attribuzioni di secondaria importanza, che si perdono poi interamente nella mancanza assoluta di autonomia o meglio di autarchia. Esso rimflne più che altro come un tentativo di coordinamen!o dell'azione dei varii uffici amministrativi che soprassieàono ali' esecuzione della legge e degli uffici tecnici esecutivi. e come un primo e ;per;mento d1 separazione dall'autorità politica locale di alcune funzioni del· 'amministrazione sociale. I primi risultati dell'appllcazlone della legge per la Basilicata. - Attraverso le difficoltà che scaturivano dalle condizioni di fatto e quelle non meno gra,i derivanti dall'imperfetta organizzazione amministrativa, fu iniziata l'applicazione della legge 31 marzo 1904 a favore della Basilicata. Intanto fino al 26 marzo 1995 non fu approvato il regolamento per l'esecuzione della legge, ed il Commissariato civile, che doveva es~ere il pernio intorno al quale si aggi. ravano tutti gli uffici chiamari ad applicarla, non cominciò a funzionare che nella seconda metà dell'ottobre 1905. Per le opere pubbliche il piano regolatore approvato il 18 maggio 1906 ripartì la somma di 5 1 milioni assegnata dalla legge per le ~iverse categorie di lavori tra le singole opere da eseguire. L'attuazione di questo programma incontrò un primo osta colo nella difficoltà di provvedere alle compilazione di un nu mero così rilevante di progetti con un personale del Genio civile relativamente scarso per diverse ragioni di indole generale e per ragioni speciali, tanto più che lo stesso personale doveva nel medesimo tempo provveJere ai progetti e lavori di manutenzione e sistemazione di strade nazionali, ai lavori in corso sulle strade provinciaiiJ ai progetti e lavori di strade (1) Sopprimiamo i tonomo pel porto di le provincie venete. dettagli che l'autore dà sul consorzio au - Genova e sul magistrato alle acque per N. d. R. comunali di accesso alle stazioni e di bonifica, non compresi nei precedenti quadri. Tuttavia questa difficoltà fu in gran parte superata. Ma compilati i progetti si doveva provvedere agli appalti. E qui il giuoco inevitabile dei fenomeni economici comincia a compromettere I' esito delle previdenze del kgislatore. La scarsezza del capitale circolante rende rari gli appaltatori i guaii si limitano a poche , più facili e lucrose imprese ; la mancanza di operai produce un rincarimento continuo della mano d'opera, di guisa che le previsioni appena fatte non rispondono più alle condizioni del mercato; la scarsezza di concorrenti facilita gli accordi sempre dannosi al buon andamento di pubblici lavori. D'altra parte le non buone condizioni di quasi tutti i centri abitati della Basilicata, la lontananza ed il disagio di molte località dove si eseguono i lavori , non attraggc,no da altre Provincie imprese capaci e ben provviste, che trovano agevolmente altro\·e lavori di maggior importanza è di maggior lucro. E intanto che si compiono le lunghe procedure amministrative e che si esperimentano ripetuti incanti, molte volte cc n esito negatI vo, l'imperversare delle forze na • turati aggrava le condizioni di cose prees.istenti, e mutando lo stato dei luoghi, rende nece,sario il rinnovare gli studi ed i pr<.getti, rendendo inutile tutto il lavoro precedente. E non minori difficoltà si incontreranno nell'esecuzione delle opere e dopo la loro ultimazione, data la mutabilità dei terreni e la facilità dei franamenti. I lavori di consolidamento sembrano di efficacia molto dubbia, certamente non duratura, se non integrati da ampie sistemazioni idrauliche montane e da vasti rimboschimenti, per i guaii occorreranno molti denari e sarà necessario attendere molto tempo. Le strade costruite devono essere mantenute dagli enti locali, che mancano quasi sempre di mezzi, qualche volta di volontà. Alle opere idrauliche di pianura per ora non è il caso di pensare. Si iniziano appena le sistemazioni montane per le quali poi dovranno costituirsi i Consorzi di manutenzione, ai termini della legge sulle opere idrauliche. Ma questi Consorzi, che anche nelle Provincie dell'Italia alta e media funzionano così poco, funzioneranno in Basilicata? I risultati positivi per ora sono questi. Sono stati appaltati alla fine del 1907 centotredici progetti per un importo netto di oltre 5 milioni, compresi i lavori che si eseguono in economia per eirca mezzo milione. La classificazione tra le strade nazionali di tre importanti tronchi, importerà per la Provincia un risparmio di oltre 4 milioni per spese di costruzione, e di ,oltre L. 100 mila annue per manutenzione. Poche domande di derivazioni gratuite per nuovi impianti industriali sono state finora presentate. Una sola veramente importante prevede la costruzione di un ampio bacino di raccolta nell'alta valle dell' Agri per l'utilizzazione di una forza di circa ventimila cavalli dinamici; ma non sarà facile trovare un impiego utile e rimunerativo per forza così rilevante. Occorre non soltanto creare la forza motrice, ma creare le industrie che la utilizzino. Data la natura torrentizia dei fiumi della Basilicata, sarebbe geniale il tentativo di coordinare la formazione di simili serbatoi e laghi artificiali per produzione di forza motrice alle sistemazioni montane e di pianura, risolvendo un doppio probkma economico e tecnico. A questo scopo l'iniziativa privata dovrebbe associarsi ali' opera dell'amministra 7ione pubblica, adattandosi convenientemente i sistemi e l'organizzazione. Risultati più positivi non hanno fino ad ora dato i provvedimenti per la conservazione e la riproduzione dei boschi. La legge per la Basilicata ha stabilito un sistema rigoroso di proibizioni e di accertamenti preventivi. Esso però ha su scitato inconvenienti e agitazioni, aggravate dall'estensione che si intendeva dare ai nuovi elenchi di vincolo. Gli interessi particolari ai sono trovati danneggiati dai nuovi provvedimenti

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