Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 8 - 30 aprile 1908

198 RIVISTA POPOLARE + Polemiche religiose.- In Italia, come al~rove, c'è un vero rifiorimento di studi e di cor~roven11a religiose pro o contr:o il moden:ismo, che_ ~a1;1nodalle timide proposte di Don M11rn alle ard1tiss1me ,c?nclusioni dell'abate Loisy. Nessuno potrà ne~a~·e l importanza delle discussioni sul sentimento reli~10s0, che rappresenta tanta parte nella psicologia sociale e sul qnale c' è la bella inchiesta del Me1.'c'l!'1·ed F:-ance raccolta oggi in volume. La no::itra Rwista se n è oc~ cupata molte volte e continuerà ad _oc_c~pa~sene.Ojrg1 pubblichiamo una lettera del Prezzolmi 1_nnspo~ta_ alla signorina Lund, che per un er~o~e altru~ pubblich1a~o in ritardo; nei numeri success1v1 p~bbltcheremo arti-: coli del Bonagiuso e del~o Zu~?arim e da_rei:no la1:gb1 brani e brevi commenti sull rnteressant1s31mo libro testè pubblicatosi : Lettere di un prete modernista, + Un Indice Importante del progresso eco• nomlco italiano. - A hbiawo aspetti,.to tn tte e tre le relazioni sulle condizioni dei nostri lstitutt di emis• sione durante il 1907 per potercene occupare com• plessivamente. . . Questa lettura ci è stata veramente d1 conforto. Tutto ciò che si riferisce alla compagine ed alla funzione della Banc«i d'Italia, del Banco di Napdi e del Bnnco di Sicilia indica miglioramento e progreHsso. C'è stato aumento nel movimento generale delle casse, nei depositi e conti correnti, negli scouti e nelle anticipazioni (negli sconti solo il banco di Napoli presentò una diminuzione), nelle smobilizzazioni, nelle ris~rve metalliche ecc. II Ba.neo di Napoli ebbe pure un heve aumento nelle soffereuze. Se si volesse trovare un piccolo indice comune di deprcBsione. lo_si troverebbe nella più _lunga s?ade_n~a dell.:, cambiali scontate: quattro e ctnque gwrm m più. Il Banco di Napoli, che presentò qualche maggiore segno di debolezza, al suo attivo ha l'incremento considerevole dei depositi a risparmio. La rimirnenza a 31 dicewbre che era di lire 34,G59,319 nel 1896 arrivò a lire 108,834,918 nel· 1906; a lire 118,246,283 nel 1907. Cio che prova l'aumento del suo credito, di cui lo rende meritevole l'accorto, onesto e inesorabile suo direttore Nicola Miraglia. Ma il fenomeno che ha importanza economica nazionale è l'aumeuto della riserva metallica (1/7 circa del totale in argento) della Banca d'Ilaliri: •òa lire 556,087.000 oel 1904 passò a lire 842,688,000 nel 1906; a lire 1,013,787,0UO. Q·tella del Banco di Napoli da lire 232,450,000 nel i91'6 a lire 251,204,000 uel 1907. L'altra del Banco di Sicilia da lire 36.783.000 nel 1894 a lire 45,691,00, nel 1906; a lire 51,840,000 nel H07. N_elloinsieme da lire 1,120,259,408 nel 1906 a lire 1,321,826,740 nel 1907. Questo aumento di oltre 200 milioni nella riserva metallica nell'anno della fame dell'oro, della grande crisi americana. del prestito della banca di Franci,t a quella d'Inghilterra e senza che lo sconto ordina.rio fos e stato elevato al di là del 5 1/2 °lo 1Ueutre la Banca d'Inghilterra - il colosso - lo elevò al 7 °1 0 e a.I 7 1/2 per cento .la ba.oca imperiale di Germania, costituisce uno dei fatti più importanti per la solidità dei nostri Istituti di emis1:1ionee pet le condizioni economi,he del nostro paese. Le condizioni del le banche sono lo specchio fedele del le condizioni del commercio, delle industrie e della economia di un paese al giorno di oggi. + L'lnutillta della monarchia proclamata dal monarchici inglesi.-Dnrante 1' L1ltimacrisi ministeriale iHglese provocata dal ritiro <li Campbell Bannermann, che presentiva vicina la morte, Re Edoardo non si scomojò e restò a Biarritz a villeggiare. Ivi. ricevette l'investitura del potere Asquitb. Ciò dispiacque mo!to agli inglesi. Il ~irnes biasimò aspramente il Re e la National Revi~w ~incarò la dose. Riproduciamo qneste sue o,servaz1on1. , Noi conserviamo la monarchia per numerose ragioni. storiche, tradizionali e politiche,. ma una delle condizioni della s11a utilità è che le rnsegne, anche reali della monarchia devono e8sere sempre apparenti e in vista del pubblico. e Quando il Re rim!\ne a Biarritz, nel momento in cui tutto il paese è eccitato da una cri~i ministeriale commette un en-ore politico. Con le sue mani regali egli scrive d.avanti agli occhi di tutti i 8Uoi sudditi: ~ io 1'i'ionarca sono una qurmtità trriscurabzle •. e Neo-li Stati Uniti, in Francia, in Germania si crede che re Edoardo abbia nelle sùe mani tutte le fila della diplomazia ingle::ie, che egli sia l'autore dall'entente cordiale, che egli sia l'uomo astuto che ha 88puto circondare la Germania. di una rete di alleanze a traverso le quali essa tenta invano di passare. T,itt\ sanno in Iughilterra che questo non è vero) nìa. a\~ri non lo sanno e il pericolo risiede ilì questo che ,il Ré ~ considerato come se avesse piit importanza, più infiuenza dt ciò che ~gli 1·ealmente ha Ma la presenza. di re Edoardo non era ritennta indispensabile n~ l1écessaria nella. capitaìe nel momento i'r\ cui stava per formarsi il gabinetto e avrà per risultato, almeno si può sperare, di ricordare al pubblico europeo e al pubblico americano che 1·eEdor1rdo ha di propria volontà dimostrato che egli non e il vero capitano della nave dello Stato il etti timone è affidato ad altre mani. • ~ La concezione di re Edoardo VII come se fosse un Richelieu inglese, concezione che regna nei circoli tedeschi è senza fondamento. Il re non ha nè il carattere, ~è le ambizioni, nè il temperamento di Riche: lieu. ~gli non è un uomo Etudioso nè un idealista, egh è essenzialmente un 11omoprudente, che possiede un buon carattere, 1rn senso sempre desto e una granrle èsperienza del mondo e delle abitudini; è nn uomo cue in certi momenti ha reso preziosi servizii al suo paese •. Questo gindizio sulla inutilità della monarchia in Inghiltena è antico: Disraeli diceva che le istituzioni inglesi non sono che un Dogato ereditorio e Ba.gehot assegnava alla monarchia una funzione soltanto teatrale. + Per assoluta mancanza di spàzio. - Siamo costretti a rinviare ai numeri succe::;sivi note ed articoli SU!:!;li ultimi studi dell'on. Maggiorini Ferraris intorno al problema ferroviario in Italia e sulla notevole relazione dell'ing. Varvelli su.Ila Amministrazione della gabel.'e per l'e~ercizio 1906-1907. Il difetto di sµazio ci costringe pure a non occuparci della bconfìtta del ministro inglese Cliurchill a Manchester, non ostante l'io terven to del più eloquente e del più popolare tra i suoi colleghi: Lloyd George. Qu~8to intervento diretto di un ministro in uua lotta elettorale ha scandalizzato gl'Inglesi. Comunque questa piccola scorrettezza è cento volte preferibile ali' intervento subdolo, disonesto e talora violento dei ministri italiani. Non ci pervennero le 'riviste delle 1·iv,ste inglesi. + Carlo del Balzo. - E' una quindicina, la trascorsa, che va segnata con nigro lapillo. Carlo Del Balzo, logorato dal lavoro· che ormai era la sua unica pas::iioue, si è SJJento a S. Martino Valle Oaudioa, accanto alla villa dove Matteo Renato Imbriani visse le ultime sue ore. Carlo Del Balzo, repubblicano che mai smenti od attenuò la sua fede, fu deputato quando un gruppo

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