Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 7 - 15 aprile 1908

172 RIVISTA POPOLARE E' evidente che tenendo conto della popolazione l'Italia in~ulare è stata peggio trattata d~lla Centrale e d~lla Settentrionale; in rapporto alla superficie peggio anche dell'Italia meridionale. E' dc,vero:c;nt1gg-in11gereche nell'Italia Settentrionale, 1~.Lig11ria è stata la più favorita; il Piemonte il meno. Le partite 8Ì riRtabilirebbero se a queste spese dal 1862 si ,mii-!='E'roq1;elle anteriori del Regno snbalpino; ed è giustizia riunirle perchè Cavour fece grandi opere pt1bblicbe nel Pie111onte - e ciò torna a suo onore - contraendo debiti, che pesano sull'Italia. In Aprile del 1859 in fatti nella provineie 8nbalpine c'f'rano 807 eh. di ferrovie in eserc:zio a 59 in costrnzione; 11el RPgno di N a.poli con una popolazione doppia 124 eh. in esercizio e 4 in costruzione; in S cilia O. Ora questa en(1rme differenza viene illustrata eloquentemente dalle cifre del debito pubblico che ciascuna delle parti d'Italia apportò nel debito complessivo consolidatosi uel 1862; Regno di Sardegna Regno di Napoli Sicilia L. e e 61,615,255 25,603,633 6,SOU,000 La popolazione del Regno delle due Sicilie era tripla quasi di quella del Regno di Sardegna; ma il debito di quest'ultimo era qnasi il doppio del primo! I calcoli del Nitti, che sono poi quelli uffiziali rimontano al 1898; ma la sµereq uazione ferroviaria dura come si può rilevare da questo prospetto, che togliamo dall'Italia Eco11omica. (Annuario pel 1898 pag. 268): Totale ferrovie Per 100 eh. Per 10,000 adrati abitanti Italia settentrionale K. 6,500 6,4 4,6 Centrai.! )l 3,630 5,r 5' I • Meridionale )) 3,640 5.6 4,9 li Sicilia » I ,480 5,8 4,2 n Sardegna )l 1,634 4,3 I 3,0 Totale 16,284 5,7 4,9 Colle Jeg~i per la Bai ~ata, per le Oalabrie e pel mezzogiorno; colla costruzume delle linee Castel vetrano - Porto ErnpPclor•le e Piazza Armerina - Assoro, cui si porrà mano fii 1ualcb(j mese, molte sperequazioni saranno tolte in quùsto punto, perciò noi abbiamo detto ripetutamente che da qualche anno in quà era mutata in meglio la politici:\. italiana verso il mezzogiorno e la Sicilia; e nel mutamento trovavamo un buon argomento per condannare il bestiale movimento del 11asismo. Ma le cifre su etJposte provano che c'era ragione a protestare e ad iu vocare la perequazione tra Nord e Sud. La. condott::t della Stampa, che aveva biasimato coloro cbe chiedevano giustizia mostra a luce meridiana che essa ebbe torto a biasimare e che i suoi biasimi oggi si potrebbero ritorcere contro di lei. Argomento di ruaggiore compiacimento trovammo nell'articolo del Mocchi: Al di là dell'agitazione siciliana pro Nasi. In esso si espone lucidamente e si commenta in modo sobrio ed opport11no la tela di una conferenza ten11ta dal ragioniere Pietro Usuelli. Noi siamo dolenti di non potere che accenuare apµena alla conferenza e all'articolo. Mai in giornale dell'Alta Itaiia e per opern di un settentrionale abbiamo trovato tirnta conor,cenza esatta della storia e delle condizioni psicologiche della Sicilia, che spiegano il movimento attuale del nasismo , nelle masHe popolari sincere e nou nei Huoi disonesti provoca tori e sfrnttatori. L' Usut>lli, il Mocchi insistono principalmenle ~ml sentimento regionale che fu senipre vivo nell'isola e che fo male avere compres8o artificiosamente coll'unità accentratrice; e sul falliwi,nto comµlbto dell'azio11e 111oraleed educativa della monarchia. La confereuza e l'articolo rispecchiano splendidamrnte ciò che in questa nostra onesta e modesta rivista abbiamo so stenuto per quattordici anni; ciò che in parecchie pub. blicazioni ha esposto sempre l' on. Oolajanni, che un pugno di svergognati vorrebbero gabellare Oflgi come nemico della Sicilia! Qnando nel Settentrione le conferenze e gli articoli come quelli dell'Usuelli e del Mocchi saranno più frequenti la Siciiia e il mezzogiorno sarauno meglio conosciuti e piu equamente giudicati. E con ciò si farà opera veramente pattriottica, che può cementare l'Unità morale, senza la q11ale l'unità materiale resterà un edifizio costruito sull'arena. + L'azienda ferroviaria. -Nonfurn.010 in tempo a pnbblicare nel numero scorso questa lettera che ci viene da un nostro amico abbonato conoscitore e studioso deligen te del problema ferroviario. La pu hblichiamo oggi promettendogli, che torneremo snl gravissimo problema, cui accenniamo anche oggi coll'articolo sul discorso di Sonni no. Noi per ora, dichiariamo di non consentire in tutto uel µensiero del Marsball citato dall'egregio sig. Fossati. Le ferrovie prnB::1ia11u non lo smentiscono ? Cogliamo questa occasione intanto per constatare che allR. direzione delle ferrovie si vuole prenrlere qualche provvedimento utile; ad esempio, si vorrebbero diminuire gli scandalosi sµerperi del cottimo nelle of. ficine. Ebbene: i socialisti subito ha.uno levato la voce a difesa di questi parassit,i, veri succhioni, del!' esercizio ferroviario ..... Male, male assai ! Ecco la lettera : Illustr.mo Signo,· Professore La benevole accoglienza di V. S. ad alcuue mie ossorvazioni dell'anno pas ➔ato mi sospinp;e a presentarle q neste altre, serupre intorno al personale delle ferrovie. Disse il Ministro: «....... la possibilità di nuovi mie glioramenti dipende sopratutto dal maggior rendie mento che darà all'azienda ferroviaria l'opera del e personale ...... :. Proposito nobile, sebbene esµresso cou locuzione della Meccanica industriale; ma nasconde giro VlZlf'SO. Considerata qnale un grande congegno, la massa d'uomini, le cui azioni devono coocorrere ad uno scopo economico, non può dare l'utile ma:3simo: 1.0) se eiasenna parte non abbia forma, posizione e funzioni ai.,- pr0p1·iate e ferme; 2. 0) He i collegamenti assorbano passivamente troppa energia, anzichè trasmetterne con efficacia dall'uno all'altro degli organi attivi. Si può affer1nare che l'azienda ferroviaria µos➔egga tali re· q uisiti? E ise non li h!l, è giusto, è utile concretare in forma di lagnanza verso il personale, la d1min11 zione evidente del rendimento di sua operar Sembra chg l'Ingegnere Bianchi voglia troppa imitare Marco A11relio, l'Imperatore Stoico che, se111µre intento a sacrificar sè ::1tm1so,non riusciva ad ottenere rendimento dall'opera degli altri ..... E lasciava !'ere dità a Comodo, il più bestiale dei tiranni. Dominati dalla moda di palleggi tre le re.➔ ponsabilità, par che ci si studii tutti di non ricercare la base di u11 ordinamento stabile delle ferrovie Si fa con.1e i Galli all' avvicinarsi di Ce~are : letigavano fra loro e ne faeilitarono la conquista; di elle egli stesso li derise. Ohi esamina serenamente vede bensì un'apparenza di ordinamento nella nostra azienda, ma nella realtà trova il di::1ordine più sconfortante; e ve·ìe le gare in· testine. le batracomiomachie più desolanti. Donde l'in debolimento del commercio e delle industrie, di tntto l'org,rnismo econo1nico del paese, di c11ile ferrovie sono arterie; e gli altri popoli indu,:,triali guatano la scon-• fitta ultima. • Precipitazione, tu111ultnarietà presiedettero al brnsco passaggio da.Ilo esercizio delle Uompagnie a. questo di SLato, allentando i freni a tutti gli appetiti di tutti

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