RIVISTA PO P"OLARE 171 sindacalisti e agli anarchici, che la patria negano e che prE'dicano di tirare contro gli ufficiali e non contro i nemici in caso di guerra ? Ciò venne in parte osservato all'Avanti nella forma garbata che gli e propria d1l Saraceno nella Vita. E nello stesso giornale ribadì il chiodo il Texeira, ricordando le spiacevoli conseguenze , cui si andò incontro quando non si tenne conto delle suscettibilità austriache. Tutto ciò che sinora abbiamo detto ci conduce a dissent=re dai nostri amici repubblicani, che nella protesta non hanno voluto mostrarsi più tiepidi dei socialisti. Ma se essi hanno avuto torto a connettere direttamente il massacro colla forma monarchica, bene hanno fatto a rilevare che sinora la monarchia in Italia e venuta meno al compito altissimo dell'educazione popolare. E potremmo quasi incondizionatamente associarci alle parole pronunciate da Turati nella Camera il giorno 4 se non dovessimo protestare contro una delle solite frasi <:he talora gli sfuggono involontariamente, ma che indicano quale sia lo stato dell'animo suo. Egli volle spiegare la facilità colla quale si ricorre all' uso delle armi dalle guardie di città col fatto che tra loro sono numerosissimi gli individui impulsivi del Mezzogiorno. Orbene i fatti più evidenti gli danno torto sfacciato. Le guardie di città sono le stesse nel resto d'Italia dove non avvengono fatti tristi come quelli di Roma. A Milano furono i carabinieri a sparare e non è detto che fossero meridionali; e carabinieri sparano negli ecc.idii rurali e nessuno sinora ci ha indicato il loro luogo di origine. E in quanto alla impulsività meridionale non dimentichi l' onor. Turati che in quanto a questo l'unità è fatta .... Lo abbiamo dimostrato altra volta. Gli episodi del penultimo sciopero gener:de a Torino e a Milano; quelli gravissimi del primo a Genova, a Sestri Ponente dovrebbero imporgli silenzio. Che più? Mentre Turati denunziava l'impulsività meridionale alla Camera, la violenza impera va a Bergamo; la massima calma regnava a Palermo , a Catania, a Messina e in tutto il Mezzogiorno - meno Napoli, dove, i sindacalisti, quantunque non stimolati dalla concorrenza dei socialisti, sentirono il bisogno di protestare rumorosamente. Questa la verità , che s'impone a tutti e tutti dovrebbe indurre a malinconiche riflessioni. Rileviamo , infine , l' aridità del Presidente del Consiglio e la contraddizione del suo linguaggio alla Camera ed al Senato-giustamente deplorata! Di veramente buono non e' è stata che la condotta del Sindaco di Koma. Ernesto Nathan che ha fatto opera civile ed umana visitando i feriti .... Perciò l' on. Santini se n' è indignato e in nome de! Papa, della monarchia e della Regina Madre lo fulminerà alla riapertura della Camera ! + Fatti eloquenti e giudizi equanimi sul problema del mozzoglorno. - Raramente ci è capitato di leggere due articoli d'indole diversa e pubblicati ai due estremi d'Italia, che concordino meravigliosamente nel fine ultimo: nel dare ragione, cioè, al mezzogiorno. I due articoli, uno del sig. Bruccoleri monarchico e l'altro del sig. Mocchi repubblicano, sono stati pubblicRti nell'Ora di Palermo e nella P1·ovincia di Pavia. Per intendere esattamente il primo - Piemonte e mezzogiorno - si devono ricordare i rimproveri mossi dalla Stampa di Torino a Nitti; a Colajanni, a Fortunato, a quanti insomma hanno invocato la Hemplice parità di trattamento tra il mezzogiorno più povero e relativamente, più gravato d'imposte e il settentrione più ricco e pure tanto più favorito dall' azione dello Stato per oltre quarant'anni. La Stampa - e venne rilevato nella nostra Rivista ( Vento di follia. 15 marzo) -denunziava come a.ntipatriottica. ed antiunitaria la invocata giustizia. in pro del mezzogiorno e della Sicilia. Ora appena furono conosciuti i provvedimanti ferroviari annunziati dall' on. Bertolini e le partenze dei treni da Torino e da Milano stabilite dalla Direzioue delle Ferrovie, dalla patriottica capitale del vecchio Piemonte si levarono proteste vivacissime, e quali non si erano mai sentite nel mezzogiorno e in Sicilia per tante ingiustizie subite e per lo abbandono in cui erano state lasciate per circa mezzo secolo. Chi gridò più forte, più indignata, .più fiera più - antipatriotticttmente, secondo il modo di vedere della Stampa - fu proprio ... la Stampa di Torino. Quali le cause ella indignazione ... antipatriottica 1 Queste: i treni iu partenza da Milano direttamente per Roma guadagnavano due ore su quelli di Torino; nelle nuove costruzioni non era compreso il progetto di una .rf·,:·'.)via,che dovrebbe costare cento cinquanta milioni per congiungere Torino al mare ligure più rapidamente - cioè col guadagno di dieci minuti sulla linea attuale che unisce il Piemonte a Savona. e per il miglioramento della quale linea si faceva un preventivo di 115 milioni ... E il Bruccoleri commentava la proposta ricordando: che certe linee della Sicilia; come la Porto Empedocle - Castelvetrano, che deve riunire tra loro , regioni che non hanno altra comuniéa.zione, è stata votata da trent'anni ed ancora non è cominciata. la costruzione; che gli orari e i servizi ferroviari tra la Sicilia, il mezzogiorno, Roma e il settentrione sono semplicemente ridicoli ed indecenti. Il Bruccoleri in proposito avrebbe potuto rendere più efficace la dimostrazione aggiungendo: 1° in quanto alla rapidità delle comunicazioni a danno della Sicilia e del mezzogiorno ci sono le eloquenti dimostrazioni fatte da Maggi orino Ferra.ris nella Nuova Antologia e che noi a suo tempo abbiamo riportate; 2° in quanto agli orari e al servizio c'è la campagna iniziata da recente dal Giorna"led'Italia. Degna di attenzione l'opera del Ferraris e del giornale di Roma, perchè rappresentano difesa d' interessi meridionali fatta da uomini del Settentrione: ecco un' opera veramente unitaria! - 3° in quanto ai provvedimenti del governo relativi a ferrovie e a.d opere pubbliche rimangono inconfu tate ed inconfutabili le dimostrazioni de!Ja sperequazione nelle spese fatte da Nitti e c?e ci sembra opportuno riprodurre in questa occas10ne. SpesedelMinisterodei L. P. dal 1862 al 1897-8 Per 1000 Per un Spesatotale abitanti Km.quad. Italia settentrionale L. 827,711,812 59,398.77 7,946.46 Ferrovie . )) 1,137,323,370 81,617.28 10,918.91 In tutto L. I ,965,035, 182 141,016.05 18,865.37 Italia centrale . L. 445,979,55 I 89,743.3° 8,015.16 Ferrovie » 347, r68,578 69,86~·45 6,239.65 In tutto L. 793,166,130 159,606.75 14,254.81 Italia meridionale L. 450,187,284 53,630.69 5,849.02 Ferrovie . » 469,42 I ,2 I 5 55,922.64 6,098,91 ---- ln tutto L. 919,608,500 109,55i.73 11 ,947·93 Sicilia. . L. 168,632,061 46,799.20 6,551.36 Sardegna. » 90,369,5o7 I 17,961 ·35 3,753• 20 Ferr. per le 2 isole )) 286,778,324 65,633. 29 5,756.5 2 In tutto Italia insulare L. 545,779,893 124,909.47 10,956.48
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