Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 7 - 15 aprile 1908

194 RIVISTA POPOLARE cali e nel partito operaio, non ha nessuua probabilità di essere presa in seria considerazione. D'altra parte bisogna tener presente che la ( amera dei Lords votò nel 1702 un decreto col quale essa stabiliva che ogni attentato alla sua integrità , doveva essere considerato come atto tendente alla distruzione della costituzione del governo. Bisogna anche considerare che es~ere Lords non è soltanto un privilegio politico, è anche un carattere sociale, un diritto sociale cui non può essere negata giustizia. La sola possibilità rimane dunque nelle combinaiioni di due provvedimenti: la limitazione delle citazioni reali , per cui i Lords ereditari diminuirebbero di numero, e la nomina di un certo numero di Lords vitalizi; per la qual nomina però si dovrebbe rivedert: la legge che oggi li renderebbe ereditari e modificarla. Ed in questo senso il regnante attuale, che non ha le ostinazioni e la bigotteria dei suoi predecessori , agirà probabilmente per facìlitare l'azione del governo che la nazione si è dato. (Politica! Science Quarterly, Marzo 1908). + Nun 1io Smith : Il dogma della tufallibllltà giornalistica - Non parrebbe a prima vista, anzi ad affermarlo si rischia di sollevare un coro di proteste ma è un fatto che, inconscientemente, i giornali sono condotti sui medesimi sistemi con i quali Machiavelli dettava le sue sentenze di governo per un principe assoluto. Il principe, secondo Machiavelli, non può essere virtuoso, ma deve però assumere apparenze di virtù ; egualmente i giornali non possono confinarsi strettamente alla verità dei fatti, ma devono c_ucare una illusione della verità. Fra le notizie e il fatto non ci è una necessaria correlazione. Il pubblico vuole un racconto, e non si preoccupa della accuratezza col quale è condotto il racconto ; ma vuole essere la illusione che quel racconto sia la verità. E' sorta così la dottrina della infallibilbà della stampa, che per alcuni segni rivela la sua evoluzione in dogma. Ciò è spiacevole e bisogna che qualche cosa sia fatto per ristabilire la relazione logica fra notizie e fatto. Una rapida franca e spontanea smentita di un errore è probabilmente senza precedenti. Il pubblicista che si metterebbe su questa via, sarebbe indubbiamènte criticato da tutti i suoi colleghi; ma la sua opinione non sarebbe stampata. Nel pensiero del pubblico la serietà del giornale è stabilita sul fatto che la politica del giornale è quella di non smentirsi mai, o almeno di non smentirsi che il meno possibile e soltanto se obbligato. Scrivendo per un pubblico americano c' è da considerare il terrioile avvenire di una stampa che non ha nessun rispetto e la cui licenza potrebbe essere frenata soltanto se le persone attaccate costituissero una Associazione per difendersi dalla diffamazione. La legge suggerisce rimedi che possono essen applicati soltanto per mezzo della associ azione. Se si costituisse veramente una Società di Assicurazione co:1tro il libello, la stampa americana ne sarebbe rivoluzionata. Si dovrebbero scegliere degli abili procuratori e avvocati ; ogni attacco contro uno dei so-ci dovrebbe essere prontamente vagliato, e quando si trovasse possibilità di agire legalmente, il processo dovrebbe essere intentato a spese della società. Appena formata questa società potrebbe subito estendere il proprio campo di osservazioni, e diventerebbe una associazione per la riforma della legge. I casi dubbi portati dinanzi al tribunale servirebbero a costruire una legislazione più favorevole alla protezione della reputazione individuale. E si farebbero sforzi per ottenere regolamenti con simile tendenza. Si studierebbero i provvedimenti delle altre legislazioni, ciò che concerne la prova del fatto, i danni etc: e si terrebbe conto, che alcuni codici impongono la pubblicazione del testo della sentenza contro un giornale diffamatore al luogo· stesso e nel medesimo carattere che fu dato alla diffamazione. Incoraggiata dal successo la società farebbe sforzi per ottenere la immunità personale, e la esclusione della stampa dalle notizie private e familiari, salvo il caso di una autorizzazione scritta dall'interessato, o il caso di dimostrata utilità pubblica, Negli Stati Americani è facile ad una minoranza organizzata ottenere revisioni t: creazioni di leggi, ed è certo che la Società si occuperebbe a che la nuova legge non dormisse nei codici. I giornali Americani hanno poco l'apparenza di ciò che sono i giornali del vecchio mondo, ed un simile corpo di leggi, gli avvicinerebbe ai sistemi che usano i giornali Europei ; pur tutta via serbando alla stampa tutta la sua indipendenza e rispettandone la libertà. (North American Rewiev, Mar:r.o). + F. A. Lart : Lo sviluppo delle ferrovie Britanuiclle, il Passato e(l 11 Presente - Allo stato attuale delle cose, fra il Socialismo da un lato, e il Lusso dal! 'altro, le ferrovie Ingles; che fino ad ieri furono una industria fiorente e rimunerativa, s'avviano oggi alla rovina dei loro azionisti. La spesa per il lavoro ragguagliato ammonta al 62 °/o all'anno sul provento lordo, il ~rofitto netto su le intiere ferrovie inglesi è dunque del 38 Ofo su le entrate brute che rappresenta un interesse di 4.64 °lo sul capitale totale valutato a L. st. 1,283,000,000 all'anno. Questo interesse, in realtà piccolo è insidiato dalla Trade Union Socialista, che desidera e spera ridurlo a zero. Se i socialisti da un lato attaccano la ferrovia con s~mpre maggiori richieste di aumento Ji salario, dall' altro il pubblico con le sue esigenze non è un pericolo minore. Si chiedono continuamente miglioramenti neil' interno dei vagoni; maggiori accomodamenti nella loro n obilia, nella mobilia e nel comfort dei vagoni restaurant, salone, letto ; nei vagoni a corridoio, nei vagoni pesanti, al tempo stesso che si esige un servizio maggiore, ed una maggiore velocità; senza riflettere che tutto ciò diminuisce le entrate senza che i proventi si accrescono, perchè il costo normale del miglio non è aumentato. Una più rapida trazione, una trazione di carri più pesanti, ed un più numeroso servizio pei treni rie hiedono molto più carbone e macchine più pesanti e potenti, maggiormente consumatrici oggi che le macchine pesano 75 tonnellate invece di 50 come un tempo. 11 traffico, ed il movimentc dei viaggiatori sono aumentati si, ma non in proporzione con le entrate ; mentre che il prezzo del carbone è cresciuto di q6 e la mano d' opera tende ad aumentare regolarmente di costo. Di questo passo le ferrovie inglesi che erano, un tempo, un collocamento assai redditizio di capitali vedranno poco a poco diminuire i loro azionisti, ed il governo dovrà provvedere per evitare crisi e fallimenti. (Cassier 's Maga 1 ine Mar:r.o). • Cesare Cagli: II problema della Basilicata ed il decentramento amministrativo (1). La questione della Basilicata è in sostanza quella di tutta o almeno di una gran parte del Mezzogiorno d' Italia: soltanto le cause che hanno rovinato le altre r.egioni mendionali. in Basilicata hanno agito con maggior intensità ed in modo più generale. Il problema è identico: esso però assume quì la massima gravità. Sopra circa 10,ooo Km. quadrati vive in Basilicata una popolazione che al 1° gennaio 1906 era appena di 472.539 abitanti, mentre nel censimento del 1881 risultava di 524.904 abitanti e al 10 febbraio del 1901 era di 490.705 abitanti. E' in generale montuosa ed ha una estesa rete idografica. L' aspetto generale della Basilicata colpisce chi percorre quella regione specialmente per la mancanza assoluta di boschi e di alberi. L'aumento della popolazione e le cresciute gravezze economiche determinarono la distruzione dei boschi per dar luogo alla coltivazione delle terre. Nel 1861 la superficie boscosa della Basilicata era calcolata a 343 mila ettari; (1) Pt:r la sua lunghezza siamo costretti a divere in due questo importante articolo. R. d. R.

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