Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 7 - 15 aprile 1908

178 RIVISTA POPOLARE la situazione reale di fatto, ed otterrebbe soltanto il risultato di illudere il Parlamento intorno alla vera condizione finanziaria che deriva dagli impegni che esso sta ogni giorno più accumulando ». + Ma le spese veramente allarmanti e sulle quali ·opportunamente ha insistito l' on. Sonnino, pur dichiarando dì consentire nelle medesime, purchè il paese ne fosse lealmente avvertito, saranno quelle per la marina e per la guerra. « In ·quanto alla marina, egli disse, alla chiusura del prossimo esercizio ci troveremo ancora gravati di un debito di circa 88 milioni per navi già costruite ed allestite che dovevaao anzi esserlo entro il 30 giugno di quest'anno, e per le quali, per effetto della legge 2 luglio 1905, l' intera spesa non fu portata nelle competenze degli esercizi durante i quali essa fu realmente impegnata e commessa. Sono 11 milioni all'anno di peso morto che graveranno sul bilancio della Marina fino a tutto il 1916-1917 >. 4' intanto vediamo intraprendere oggi la costruzione di due grosse navi di prima classe del tipo Dreadnought, il cui costo complessjvo ammonterà a r 10 milioni, e che dovrebbero a quanto ci dichiara la Giunta del Bilancio, allestirsi entro un triennio. Naturalmente la costruzione di questi due colossi non ci dispensa dalla necessità di spendere in questi stessi tre anni buona parte dei soliti fondi di bilancio per altre costruzioni di navi minori in sostituzione di quelle troppo invecchiate e per riparazione di quelle che restano in s~rvizio. « Lo stato di previsione presentato•- il 28 novembre faceva parola d' una sola nave di battaglia A, attribuendole uno stanziamento di 6 milioni sulla competenza, e presumendo un costo complessivo di 45 milioni, di cui 30 per costruzione e 1 5 per artiglierie ». « La nota di variazione del 15 febbr., aggiunge all' elenco delle navi cui· mettere mano nell'anno una nuova di nave battaglia B, una nave esploratrice ed una nave-bacino, sommergibile, e porta ai varii capitoli ordinari relativi alle costruzioni un aumento complessivo di 10 milioni; ma non ci fornisce alcuno schiarimento intorno all'impiego di questa somma. E' soltanto dalla risposta del 17 marzo ai quesiti della Giunta del Bilancio che riusciamo a sapere che sui fondi concessi per l'esercizio prossimo si destinano alle due grossi navi A e B milioni 11,6 - di cui 10,35 alla nave A e 1,25 alla B e apprendiamo inoltre che il presunto costo di ciascuna di que~te navi sarà non più di 45 milioni, bensì di 55, cui 32 1/2 per la costruzione e 22 1/2 per le artigliere. Nessuna notizia però ci viene ancora largita intorno al modo di provvedere a tale ingente fabbisogno, e al reparto dei relativi stanziamenti annui, entro i limiti di tempo richiesti per la costruzione ed entro i limiti di spesa consentiti dal consolidamento •. « E' evidente· che tutti questi silenzi ed avvolgimenti contabili servono soltanto a velare il fatto che pel triennio in cui si dovrà completare la costruzione di dette navi, avremo una conseguente spesa annua, reale ed effettiva comunque mascherata, superiore di almeno 18 milioni in media alle cifre che appariscono oggi iscritte nello stato d: previsione che ci s'invita a votare ». Ma l'on. Sonnino, in base ai progetti di costruzioni del ministro della Marina dimostra che occorreranno almeno altri 20 milioni all'anno. « Tutto ciò nel supposto che nel triennio si tratti costruire due sole grosse navi tipo « Dreadnought » ma è invece notorio, e la relazione deìla Giunta ce ne dà la conferma, che il Ministero si propone (forse mediante l'introduzione tardiva, magari ad impegni già presi, di due righe di annotazione in calce a qualche Allegato di una Nota dì variazione) di impostare nei cantieri una terza nave dello stesso tipo e dell'analogo costo, la quale dovrebbe pure essere completata entro il termine di 4 anni, nella quale ipotesi la defic~enza media annua degli stanziamenti di bilancio nel prossimo quadriennio di fronte alla realtà delle spese impegnate salirebbe senz' altro da 18 a 22 milioni >>.. « A tutto questo è poi da aggiungersi la maggiore spesa già ufficiosamente annunziata come necessaria pel pareggiamento degli stipendi degli ufficiali superiori a quelli dei funzionari civili secondo le ultime proposte ministeriali; e ciò senza parlare di tutti gli aumenti che si dimostreranno presto inevitabili nella spesa ordinaria per personale, carbone munizioni e manutenzione, come conseguenza del progressivo incremento del naviglio i>. . Tutto sommato l'on. Sonnino calcola, che occorrano circa una ventina di milioni all'anno in più per la parte ordinaria del bila nei o, senza parlare di altri 20 milioni, che sarà politicamente necessario di spendere per sussidi alle famiglie povere, non solo dei richiamati sotto le armi per istruzione o aitro, ma anche dei chiamati per obbligo ordinario di leva. Altri 270 milioni ritiene necessarii nella parte straordinaria frazionati a 45 milioni all' anno che nel primo anno crede possan ridursi a 25 deducendo altri 20 milioni votati colla iegge del 14 luglio 1907. In tutto, quindi, con un bilancio veritiero e senza espedienti maglianeschi, come egli li chiama ritiene che pel solo bilancio della guerra occorrerà una maggiore spesa di una cinquantina di milioni all'anno; oltre quelli per la marina ... La prospettiva non potrebbe essere più b1:1ia. ' + E poniamo termine alle considerazioni dell' on. Sonnino riferendone le conclusioni sui rapporti tra spese militari e politica estera che si devono tenere ·sempre bene in vista. "' Data la nostra situazione internazionale, egli disse, e dato il lungo son no della nostra amministrazione della guerra, oggi i bisogni della difesa militare s'impongono; ma appunto perchè tutto . ciò era facilmente prevedibile, conveniva fin da tempo preordinare e armonizzare a tale necessità la condotta dell' intero bilancio dello Stato; ed al Governo incombeva lo stretto dovere di trattenere la folle corsa verso le spese negli altri rami della amministrazione, in modo da serbare libero un largo margine di risorse per le spese militari ». « Si è in vece fatto tutto il contrario. Pur senza risolvere nessuna grande questione di economia di finanza o di amministrazione, si sono in questi ultimi anni aumentate le spese ordinarie degli organici nei diversi servizi per quasi un centinaio di milioni, e oggi abbiamo ancora iscritti nell'ordine del giorno della Camera progetti di ulteriori aumenti per 15 milioni annunziati, ma che effettivamente porteranno nelle loro dirette o indirette esplicazioni a oltre il doppio ». e Sono anni che l'azione generale di Governo non procede in armonia con gli stessi in tenti dichiarati della nostra politica internazionale, quali ci venivano pure esposti pochi giorni fa dall' onorevole Tittoni >>. « Una politica estera che mira alle penetrazioni pacifiche, alle espansioni commerciali sulla base di concessioni ferroviarie, strade portuali, in Oriente o in Atrica, esige tutta una preparazione di politica interna di tesoro, di banca e di tìnanza' intesa a preordinare le risorse nostre a tali imprese; intesa

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