Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 6 - 31 marzo 1908

148 RIVISTA POPOLARE tanto utile, importante quella compiuta quotidianamente da tanti altri f•.1nzionari ? Ciò premesso occorre esaminare se siano ben fondati o no i lamenti e le proteste degli ufficiali pel trattamento loro. Nulla d'irriverente in questo esame: lo facciamo per gli ufficiali come lo abbiamo fatto pei ferrovieri, pei professori, per tutte le branche della burocrazia. Lo faremo spiccio, e breve e chiaro colle stesse parole del Di Giorgio, che non può essere sospettato di poca tenerezza per i suoi compagni di armi: la causa degli ufficiali è la sua. ~gli co:1 rara onestà e con precisione di linguaggio, scnve: (< Uno deglì effetti d1 quel pervertimento disciplinare, nel quale sono caduti gli autori dell'agitazione, è stato quello di fare stabilire un paragone fra il trattamento degli ufficiali con il trattamento di tutte le altre classi di funzionari dello Stato quali i magistrati, i professori, gli impiegati dei ministeri ec. Ed era naturale che il paragone, fatto alla stregua degli studi e dei titoli personali di merito, non dovesse riuscire a svantaggio degli ufficiali. Si è giustamente osser-vato, che mentre un giovinotto munito della licenza liceale può cominciare, a vent'anni, dopo due annetti di scuola militare, con 2000 lire di stipendio, la sua carriera, e giungere a 2 3 anni a 2400, a 28 anni a 2640 lire, a 33 anni a 2880 lire, e a 3200 fra i 35 e i 40 anni, i suoi compagni di scuola che si avviano agli impieghi civili non raggiungeranno gli stessi stipendi che molto più tardi, e dovranno sempre fare a proprie spese gli studi universitari, e superare concorsi, che, se non alro, pel numero dei concorrenti, sono sempre difficili. E' dunque impossibile di negare che, considerati come semplici impiegati, gli uffciali già hanno ·un trattamento di favore >> (pag. 73). Ecco una osservazione, che non avrebbe dovuto sfuggire a quanti nella quistione militare vedono il lato economico ed a quanti invocano la perequazione degli stipendi e della carriera; che non avrebbe sopratutto dovuto lasciar passare inosservata il misterioso Sylva Viviani dall'Avanti 1 Si dirà che gli ufficiali abbiano diritto ad un trattamento di favore perché sono esposti a maggiori rischi? .L'obbiezione non è priva di base, va completata ricordando che sono forse maggiori e quotidiani i rischi professionali dei minatori, dei macchinisti e dei fuochisti ( r ): Comunque, in vista di tali circostanze, aoi non esitiamo a dichiarare, che a parità di studi e di sforzi un certo favore nel trattamento venga accordato agli uni e agli altri (2). ♦ Diamo per dimostrato che la condizione economica degli ufficiali sia meritevole di miglioramento. Con quali modi domandarlo? F' qui il perno della quistione e del dissidio tra Ranzi e Di Giorgio; è questo l'aspetto politico e morale dell'una e dell'altro, che non è stato valutato al giusto dalla democrazia e sul quale siamo pienamente e illimitatamente di accordo col Di Giorgio. Il maggiore Di Giorgio con lealtà lodevole dichiara che nell'esercito italiano l'istituto del reclamo - valvola di sicw·ena, l'omaggio più sincero che un soldato possa r·endere alla disciplina, la manifestazione di fiducia più sicura clze egli possa dare alla rettitudine dei suoi superiori - non funziona come dovrebbe (pag. 67). Potrebbe aggibngere che tale Istituto non funziona in tutto l'ingranaggio burocratico italiano; d'onde i gravi inconvenienti nello organismo statale e la concessione delle circostanze attenuanti, per certe manifestazioni collettive, che senza tale deficienza sarebbero davvero intollerabili e dovrebbero essere represse con inesorabile severità. Il Di Giorgio con retto sentimento di vera modernità sui modi per ottenere giustizia aggiunge : « Non è agli ufficiali, ai militari com~ tali, che spetta di di· scutt::re degli ordinamenti e, peggio, dei loro superiori. Le leggi si discutono in Parlamento, non nella Caserma. A ciascun ufficiale il solo diritto individuale, come cittadino, di esprimere la sua opinione per mezzo della stampa. [I regolamento di disciplina è sotto questo riguardo così liberale che consacra pel militare il diritto di non sottoscrivere le pubblicazioni a stampa. Si serva della stampa chi ha una idea da propugnare, ricorra ali' arma della propaganda civile, non cerchi di sopraffare i pubblici poteri coll'agitazione ». (pa. 69). Di accordo. Aggiungiarr:o che il Parlamento, senza l'agitazione modernista, più volte ha legiferato per migliorare la condizione degli uffiziali. Troviamo, però, che non ~ giustificata tutta la inJignazione del Di Giorgio contro l'anonimo, se lo stesso regolamento di disciplina consacra pel militare il dritto di non sottoscrivere le pubblicazioni a stampa. Ciò che invece deve fare indignare tutti e sopratutto !'.elemento· democratico, é il contenuto di certune, di molte di quelle pubblicazioni, che sono fieramente stigmatizzate dallo stesso Di Giorgio. Qui si rende evidente, imperdonabile, il torto di ( 1) I lett0ri nello Sperimentalismo sociale che pc:rmancanza T di spazio in questo, pubblicheremo nel prossimo numero, Fabio Ranzi. Egli ha reso Il Pensiero mi itare ortroveranno ..:he nell'ultimo quinquennio in Germania ben gano d'intimidazione, di tentata sopraffazione contro 25.000 operai hanno lasciato la vita nel lavoro. Sono 37 anni gl' Istituti civili, da parte degli ufficiali. che la Germania non fa guerre e per quanto elevata sia stata ;::::Bisogna leggere tutti i brani del Pensiero militare la cifra dl·gl1ufficiali uccisi nella guerra franco tedesca il loro riprodotti dal Di Giorgio, da pag. 27 a pa_g. 42 rischio protcssionale nella media annuale non riuscirà supe- ~pecialme~te, p~r convincersi della_ sconvemenza riore a qu:!llo di molte altre categorie di lavoratori. insuperabile· ed insuperata del Ranzi nello esporre (2) Mt:ntr<!scriviamo ci pervit:nt: uno scritto del Pensiero le minacce degli ufficiali subalterni contro i loro militare, eioè del Ranzi, su : La questione degli ufficiali in- E Jeriori. Nel quale si propongono certi rimedi per accelerare Ja capi, contro il governo, contro il Parlamento. carriera ed elt:vare il loro stipendio La maggiore spesa sarebbe tutto· ciò, egli fa da qualche anno, bestemmiando di L. 4,760,000; aggiungendo ii cavallo ai ..:apitani ed altre la memoria del Generale Marselli, in nome della modifiche si arriverebbe certamente agli otto milioni. Ma non disciplina, per mantenere la disciplina, per salvare è per questa constatazione tinanziaria che citiamo l'opuscolo ciò che si può salvare della disciplina... . del Ranzi in questo punto; sibbene per rilevare la definizione Ah! se questo è il modernismo nell't sercito, b1s0nitschiana dello stipendio -degli ufficiali data dal Pais ed ac:cet- gna riconoscere che lo spirito dei Farisei gi~m~ai tata dal Pensiero militare t:..talla yuale l'ultnno aggiunge le trovò una incarnazione più adatta e meglio rmseguenti peregrine considerazioni : « Dal semplice contesto di questa definizione- come più sci ta • • • • vulte abbiamo rilevato - comincia a delinearsi la differenza E' con ragione, quindi; che il Di Giorgio si leva caratteristi..:a fra lo stipendio dell'ufficiale e quello degli altri fiero e nobile contro questo modernismo e paragona funzionari dsllo Stato. Non si può, dunoue, sostenere in alcun l'opera e il linguaggio del Ranzi e del Pensiero· modo che lo stipendio dato _ali' uffi~iale possa essere il corri- militare a quella della Riscossa dei demaniali e fespemvo d~I suo la~o:o· Egli non da_soltan~o u_n lavo~o ~Ilo licemen te osserva: e Già, il suo giornale· non è u~ ~tat_o,egli ?à _quot1dmamentetutto il meglio d1 se stesso , e e giornale come tutti gli altri: il fatto che egli - 11 il vrncolo g1und1coche lo avvince allo Stato, investe tutta la, , R . l d · · CO dei sua esistenza. Di grazia: tutti· i funzionari dello Stato non~ , < a~Zl - p_ar_a pe~ ~an_ ato e I?er tr~can hannolil dovere d1dargli quotidianamente il megliodi loro stes~i ?1 f e suoi assoc1at1, ed ,il s1gmficato d1 ades10ne al SU<? Tufti i funzionari_non sono avvinti _allo Stato dà un vrncoloi jt e progra~ma che ~a aU' ~~bonamento, fanno de~h giuridico, che ne investe tutta la esistenza ? e abbonati al Pensiero militare una vasta associa-

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