R I V I S T A PO P O LARE 145 naca di vita e pensiero religioso esamina La _corrente del pensiero russo contemporaneo sulle orme di 11nlibro del ZdziechowHhi : I problemi fondamentali della Russia. Ci duole non poterlo ridurre pei nostri lettori, perchè un sunto non è susceUibile di ulteriori riduzioni. Ci limitiamo a riprodurne un brano in cui si giudica l'azione politico morale esercitata da Tolt:Jtoi, perchè lo crediamo rispondente a verità ed a ciò che su di lni abbiamo scritto nell'ana1·chimo mistico di Tolstoi (1). Ecco il brano in discorso: e L'ultima parte del lavoro dello Zdziechowski è dedicata a.I presente della R11ssia.Essa si apre colla concezione pessimista che rattristò gli ultimi anni di V. Soloviev. Questi vedeva compiersi sulla Russia il castigo di Dio: vedeva le bandiere russe date in trastullo ai figli dei piccoli uomini gialli. E di fronte ad un tale pericolo si ergeva da un lato l'impero fiacco e marcio dall'altro la dottrina de11,olitrice di Tolstoi ! Contro quest'ultiroo il Soloviev rivolse nel 1900 gli ultimi strali del suo genio, in un libro memorabile: I tre discorsi; libro che sembra animato da un soffio profetico, e tale era difatti nella mente dell'autore. Dopo aver riaffermato il proprio ideale - l'attuazione del diritto cristiano mediante l'unione con Roma - questi combatte la base della dottrina tolstoiana --- non resistere al male, - sostenendo che la lotta non è uu male assolnto, nè la pace un bene assoluto; e che può essarvi una buona guerra ed una pace cattiva. Poi, conduce ad absurdum la medesima dottrina, e dimostra come essa produca il trionfo del male. Giudicando da guesta terra, il male trionfa; noi ::JÌamoq11indi in diritto di domandare a Dio, per cosi esprimerci , un documento della sua esistenza e del suo potere. ·Tale documento il mistico riscontra in un fatto, positivo e necessario, non in una idea astratta: nella risurrezione di Cristo, in quanto rappresenta appunto il trionfo sovrannaturale del bAoe; e a questo fatto egli si aggrappa colla forza della disperazione >. « In appendice ai Tre discorsi il Soloviev considera ancora, dal sun punto di vista mistico, la dottrina tolstoiana, e la pone in rapporto collo stato presente del mondo. Finge di aver ritrovato un antico documento profetico intorno alla fine delle co8e; narra i11 modo originalissimo, ogni dettaglio della vita dell'Auticristo, in cui raffigura la personificazione del la dottrina tolstoiana; l'Anticristo è un su per uomo, un grande benefattore dell'umanità, un predicatore d'amore e di pace. Il suo potere satanico sta in questo: ch'egli vuol realizzare il Paradiso in terra, vuol divinizzare l'uomo e lo stacca da Dio. Nello svolgimento del]a profezia si rivela il pessimismo dell'autore, poichè l'anticristo può • co_ntinare l'opera sna fino alla fine, dii;truggendo quasi totalmente le tre Chie:se: cattolica, ortodosaa, protestante, raffigurate nd Papa, nel monaco e nel dottore. Solo alla tine si compie i I trionfo del Sai vatore, in omaggio al racconto dell'Apocalisse. In ultima analisi il. lavoro tende a dimostrai e questo : che la religione d1 Tolstoi, fondata unicamente suila legge ettea, al di fuori di ogni elemento trascendente , è contraria a Dio e conduce al satanismo in teorib, alla distruzione in pratica ~ . + La flotta Russa e la Duma. -La Durna accolse favorevolmente il discorso del ministro degli .Esteri, Isvolsky, a proposito del trattato col Giappone e delle relazioni pacifiche, amichevoli e di alleanza che la Russia mantiene con le potenze Europee. Volendo malignare si potrtbbe dire che dichiarando che durante la guerra la Russia non aveva nulla perduto, e che il Giappone non aveva fatto·altro che ripigliarsi il suo, il Ministero Isvolsky fece buon viso a ( 1) Pr.:sso la Rivista Popolare. Cent. 30. cattiva fort11na, ma è un fatto che la Russia non trova opportuno pensare all'Estremo Oriente, ora che l'Oriente europeo comincia seria1nente a dar da fare. Buono è dunque per la Russia, metter.:,i bene anche col Giappone dappoichè la sua politica nall' estrema Asia non può, ora, essere altro che passiva. E la Duma potette senza troppa fatica. plaudire ed approvare lo Isvolsky. • Dove la Duma si è mostrata intrattabile, ed ha avuto ragione, è stato a proposito dei crediti per la marina. E' noto, ormai, che la sconfitta di Tsuschima toccò alla Russia, non tanto per la imperizia dei coraandanti ed il poco ardore dei marinai quanto perchè il materiale ed il munizionamento delle navi non erano tali quali sarebbero stati se la ladreria non si fosse esercitata su lar.;a scala al Comitato della Marina, prima della guerra. Il Comitato che organizzò q11ello rbe la stampa russa chiama il e se1·vizio di Tuschima " è oggi lo stesso che era ieri, e per questo Comitato lo Stolypin chiedeva milioni: è naturale che la Duma abbia detto di no. E' certo che, meno il gruppo so~ialista, tutti i partiti nella Duma, sono concordi a volere la riorganizzazione della marina ; ma non vogliono assolutamente che quella riorganizzazione rappresenti milioni di rubli rubati alla nazione dai riorganizatori. Infatti i crediti limitati accordati dalla Duma al Ministro della Marina, e il voto concernente la riorgani7,zazione della marina stessa significano una sconfessione completa, una sfiducia assoluta nel Comitato. La Duma ha detto: Dateci garenzia che i denari saranno spesi bene e noi li daremo. Sembra che il governo non voglia - realmente non può - dare queste garenzie, e la Duma non concede i crediti. Era corsa voce che il conflitto col governo per questa cosa avrebbe avuto per risultato lo scioglimento della Duma; ma qnec1tadiceria non si è avverata, ed il governo sta trattando per venire ad un accordo; ma vi riuscirà? Questo sembra il punto difficile: la Duma non vuole il Comitatc ladro, e il governo non può mandarlo a spasso perchè ne fa parte un Granduca : delizia dell' aristocrazia I + Solidarietà internazionale. - Per una volta tanto,anche i grossi papaveri della diplomazia sono obbligati a constatatare che il monde vive bene anche senza la pubblicità data alle loro chiacchieì•e e che il e quarto potere » è, quando vuole il potere che à più forza di lutti. Dinanzi al boicottaggio delle sedute del Reich - stag, il deputato offensore il bollente Groeber ha dovuto piegare la testa: e l'universo ha fatto a meno di sapere per bocca dell'Illustrissimo nonchè ~ccellentissimo Bulow che tutto va per il meglio nel migliore dei mondi possibili. Del resto quando noi andremo in macchina i giornalisti - sodisfatti per le scuse fatte da. Groeber - avranno ripreso il loro lavoro ; ma il discorso di Bulow può esser fatto e di maniera >, come si suol dire in gergo giornalistico: Ecco quà - Il cancelliere à cominciato col constatare come le pas8egseggiere nubi che ~re.no sorte a. oscurare lieve1uente il cielo delle relazioni con una potenza alleata sono sta~ dissipate da reciproche e chiare ::;piegazioni. L'incontro del Kaiser e di Re Vittorio conferma una. volta di più, la stabilità e la cordialità di queste relazioni; come la condotta tenuta dalla Germauia nelle trattative per le ferrovie balcaniche, condotta suffragata anche da una simile azione dell'Ingl.iilte.1ra, ha valso a mantenere la pace ed i bnoni rapporti fra tutte le potenze europee. La questione macedone, grazie alla fermezza delle potenze .illuropee nel reclamare le rir~forme alla Turchia, s'avvia ad una soluzione migliore; ed al Marocco la Francia, assistita. dalla simpatia di ; tutte le potenze cava ... col suo zampino le castagne •.. - dal fuoco per la Germania (questo il Cancelliere non
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