Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 6 - 31 marzo 1908

RIVISTA POPOLARE 167 D'altra parte l'introduzione di un nuovo stato nel ·Bundesruth, la Federnzione Germanica non potrebbe essere altro che molto pericoloso per l'unità stessa del!' Impero e la coesione dt:i divemi stati che la compongono. Le due nazioni Olanda e Germania lavorano fianco a fianco e possono così aiutarsii essersi utili a vicenda per l'avvenire come è stato per lo passato. La storia della Germania è mescolata agli annali dei Paesi Bassi : il carattere lt: tendenze, la filosofia e la letteratura de•i due popoli agiscono e reagiscono fruttuosamente uno su l' altro, ed è in entrambi identico l'amore grandissimo alla indipendenza del paese, ed alle libertà cittadine. Senza risalire alla lotta dei Paesi Bassi contro la Spagna, la storia del secolo passato fa fede della identica verità politica d'interessi e di azioni dei due paesi. Dopo la ca d uta di Napoleone nel 1814, fu stabilito il Regno dei Paesi Bassi che allora comprendeva anche il Belgio , contro ogni possibilità di territoriale aggrandimP.nto ddla Francia nell'avvenire, e questo regno fu riconosciuto necèssario dalle quattro Poter.ze che avevano sempre instancabilmente com• battuto Napoleone e la Francia; l'Inghilterra, I' Austria, la Prussia e la Russia. Nel 1830 quando la rivoluzione dei Belgio - e per la quale il Belgio si staccò dalla Olanda - foce nascere in Francia quakhe velleità d' occupazione : la PrU!:Sia fece sapere c!1e non si <1nnetterèbbe l' Olanda , ma farebbl! nascert:: la guerra alla Francia , e quando nel 1860 Napoleone III dichiarò a Bismark ch'egli lascerebbe Jibt:re le mani alla Germania, in cambio del Belgio, Bismark. non volle neppur d1sc1:terc: codesta possibilità. E' probabile che dopo la guerra del 70 ! 'improvviso appa - rire ddla Germania come una fortissima potenza di pr,m't r d:ne, facesse paurosamente pensare ai Belgi ed agli Oian,ksi alle possibilità e probabilità di annesioni provocate dalla ambizione tedesca; ma oggi qu :sti timori sono svaniti e: soltanto qut!lli che ignor nno il reale stato delle cose, e studiano superficialmente lt nt:ct::ssità é gli scopi dell'impero Germanico poss 0 no farsene eco, e con tanto peggiore effetto in quant() le voci di annessione non sorgono in Olanda e nel Belgio, o in Germania, ma vengono dal Ji f11ori di ognuno dei tre paesi (North Ame1·ican Review, marzo). ♦ Mgr. Moges: La condanna dei m ;derutstt. - L'enciclipa l< Pascendi » e la J1fesa che il Papa fa de! catto hcesimo è stata attaccata dai modernisti come una persecuzione. Essa non Io è ; mentre sono essi che si sono messi volontariamente fuori dal grembo della chiesa e specialmente per cinque punti principali : 1.) Perchè i modernisti negano che i fatti divini raccontatj nei Vangeli sieno storicamente veri; 2.) Perchè essi negano che Cristo cononscesst:: nella sua vita che egli era Dio, e che Egli sapt::sse di esser~ il Salvatore del mondo ; 3.) Perchè essi hanno negato la divina sanzione e la perpetuità dei grandi dogmi che entrano nel credo cristiano; 4.) Perchè essi negano che Cristo medesimo fondasse la Chiesa e istituisse i sacramenti; 5. Pere hè essi negano e sovvertono la di vina costituzione ddla Chiesa, insegnanJo che il Papa eJ i Vescovi daivano la loro autorità non direttamente da Cristo e dagli Apostoli , ma dal popolo cristiano. In conclusione si deve tener conto che una delle forze della Enciclica e che lo insegnamento dottrinale che Pio X oppone ai modernisti si posa su l'insegnamento di S. Paolo e degli Evangelisti, e fu la proprietà comunt:: dei Padri e dei Concilii lungo tempo prima che gli scolastici esistessero. Ora non c'è niente di più puc:rile, da parte dei mofiernisti che ctrcare di dimostrare scolastica questa enciclica e dichiarare scolastico tutto il movimento antimodernista che lo preprecedette e che ne deriva (Nineteenth Century and after). RECENSIONI PROF. GABRIELE DE RoBBIO - Il libro del lavoratore - Lettura per le scuole popolari e festive - Vademecum del. l'e111igrante. Napoli L. Pierro L. 0.60 (col sillabar-io, 0.70) Questo hbro non è uno delle solite sciocche infarciture di roba inutile e indigesti, ma è compilato coll'intento di vera men\ e giovare alla scuola popolare. Dà in beli' ordine ed in forma piana e persuasiva cogni- ✓,ioni sul! 'agraria, sulle leggi dello stato e le tasse, sulle cooperati\ e, sull'igiene, sulla prev denza, sulle malattie del lavoro, su diri' ti e doveri - su tutto sui doveri spesso o sempre dimenticati. Completa il libro un Vade mecum dell'emigrante contenente tutte le notizie indispensabili per chi vuole emigrare, un ragguagl o tra i pesi e misure e monete italiani ed este::ri ed un vocabolarietto dt::lle frasi più com uni nelle lingue dei paesi Jove maggiormente affluisce la nostra e::migrazione. E un libro che va pure attenendosi ai programmi delle scue,le porolari , è scritto con larghe1.za di vedute e praticità d; intenti. E noi lo raccomandiamo agl'insegnanti nella sicurezza di far cosa utile e buona. O,iESTE Lo V ALVO -La vita di Palerm J trenta e più anni fa in confronto a quell.i attuale - Con Prefazione del Prof. V. E. OrlanJo. Palermo. S. B:ondo. 1908. 2.a Ed. L. 2. oi vorrc:mm0 che questo libro pie::no di arguta bonomia, con una intonazione dl mdanoonia per la trasformazione Jei -:ostumi e del tenore di vira, pur non essendo l'autore un sem · plice lodatore sistematico del passato. venisse letto da tutti cok ro che nel mezzogiorno ripc:tono che oggi si sta peggio di prima. Dalla lt:ttura oltremodo dilettevole, specialmente per quelli che intendono il diaktto siciliano, costoro aprrenderebbtro che non è affatto vero, che dal 1860 in poi le condizioni e-:011omiche sono peggiorate ; ma che invece sono enorme mente aumentati i no~tri bisogni, senza che rroporzionatamente siano aumentati i mezzi per soddisfarl,. D'. onde il senso di malessere generale ; d' onde il malcontento che trapela da tu1te le parole e da tutti gli atli -tella v:ta. La sproporzione tra i bisogni e i mezzi è una conseguenza della unirà meccanica e accentratrice, dei contatti più frequenti tra gli uomini del n0rd più ricchi è più evoluti e quelli del Sud più poveri, ma eh<! per emulazione, pe sottrarsi anche ai rimproveri dei primi vollero mettersi alla pan coi primi in quanto a tenore di vira, senza tener conto che la ricchezza loro comunicava assai più lentamente: che la loro fantasia, i loro desideri, la loro fantasia. Le ferrovie, la stampa, i viaggi più frequenti, i comme::;si viaggiatori, i contatti tra soldati delle diverse regioni acuirono fortemente i desideri e i bisogni. Il titolo del libro, veramente buono, farebbe supporre che siano esaminate soltanto la condizione di vita di Palermo; ma quelle descritte: de Lo Valvo sono ptrfettamente identiche alle condizioni di vita e stato di animo di tutta la Sicilia e di tutto il mezzogiorno. Simpaticissima la prefazione di O, landa, che ha voluto ri conos...:ere se stesso nel Don Liddu ricco di speranze e povero di quattrini descritto dall' autore. ·1ott. NapolooneColajanni, proprietario, direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lon~nzo. A.llboaa1neuto cu,nulativo itlla, Rtz(Jirnie e tlla Rloista Popolare. Pee uu anno L. 20 Per un semestire L. 10. Col diritto a tutti i premi se1nigratuiti della Rivista e della Ra.r7ione cornilreso lo splendido capolavoro d'arte: IL SOGNO Dl ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. (La 1>lù splendida strenna di Natale uscita a Londra ed edita in Italia dall'Istituto di ,J_t'ti U-rafiche di Bergamo) a metà prezzo.

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