Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 6 - 31 marzo 1908

RIVISTA POPOLARE 163 Un altro ancora ci afferma che 1/ gruppo del Laoconte ispirò il carme del Lessin. Il (l Laooconte >> del Lessin è celebre , ovunque e.I a tutti; ma non all'esilaranti simo laureato, che lo prende !lddirittura pc::r un poema, mentre è un trattato sui limiti della pittura e della pot"sia ! Una volta la cultura di certi eruditi era in gran parte attinta dalk copertine dei libri: ogg_; nemme:10 le copertine dicono nulla ai neo -sacerdt.ti della sapienza scolastica. « Fortunatamente ci sono gli esami, oltre ai titoli ·a,cade miei e i titoli a stampa! >> si potrà dire; ma cacciamo gli occhi anche in queste prove scritte. Si legge: Pochi poemi aveva il Tasso davanti a sè: la 11 Christias del Vida, n l'Italia liberata >> del Trissino e la « Messiade >> del Klopstock della quale diversi canti er·ano gia noti in Italià. Sarà necessario ricordare che i primi canti della « Messiade i> appa1·vero in Germania fra il 1751 e il 1755? (,) Una ventino di concorrenti scrivono poi, con le leggerissime variazioni, questo periodo per niente peregrino: Il Tasso com pose il suo poema in ottave con quel fare spagnolesco così conveniente ell'epica dignità. ll Le ottave alla spagnuola convenienti all'epica dignità >l è una frase tolta dal piccolo Compendio di storia delia lett. it. del Flamini compendio che va in mano a tutti i giovanetti del liceo. Non parlir.mo del concetto saccheggiate, nè del curioso plagio collettivo, ma venti professori, laureati e profezionati, nel mettere insieme un lavor.:, che dovrebb'essère come il saggio definitivo di quanto sanno, di quel che pensano e come scrivono, non sono riusciti a dire intorno allo stile del Tasso se non una frasucc:a rt:torica e dozzinale, pescata in un modestissimo manualetto Il .« per finire i> 'o fornisce un candidato. Del resto la conquistata 11 fu composta in un momento di grande abbattimento morale, come si ricava da una lettera scritta dal Tasso stesso ad Angelo Solerti? (2) Mi pare che basti, perchè abbiamt' ad esuberanza gli elementi di giudizio, che sono di una portata davvero impressionante; poichè non solo ci dimostrano la mancanza delle più semplici cognizioni in chi si crede preparato alla difficile professione di ammaestrare gli altri; ma indicano una disorganizzazione mentale senza rimedio. Immaginiamo quale sarà l'atmosfera morale, intellettuale e fantastica della nostra scuola avvenire, se questa gente, in nome dell' erudizione, è venuta trascurando qualunque virtù ed1:1cativa, qualunque entnsiasmo, qualunque divino impulso del cuore e dello spirito. La Commissione esaminatrice deve rendersi conto della grave respon- &abilità che pesa sulle sue spalle : ella ha Pobbligo di raffrenare in quakhe modo questa cancrenosa corrente di stoltezza avvolta nel paludamento Jei certificati ufficiali. (Il Marrocco, 8 marzo). ♦ D. Wolfang Max Schultr: L'economia clomesttca in America e in Germania. - Cominciando dalle persone di servizi o si nota che in America le domeatiche sono meglio pagate. Già le regaTZe americane hanno poca disposizione ad entrare nel servizio e divengono domestiche solo quelle che non hanno casa e non hanno famiglia. Gli Americani poi sentono meno dei Tedeschi il bisogno del servizio domestico. E' universale, caratteristico il desiderio degli americani d (1) Il Tasso nacque il 1544 e finì di comporre la Gerilsa sa/emme liberata nel 1575, cioè un paio di secoli prima che si pu!:>b!icassero i primi canti della ,1 Messia de )\. (2) Il prof. Angio 1o Solerti s'è molto occupato del Tasso ed ha curato l'edizione critica di parecchie opere del poeta. E' probabile che nel periodo riportato dal Maffii•"rnanchino delle parole. - N. d. R. I fare tutto da loro· stessi. Tutti i membri della famiglia si aiu tano reciprocamente; ciò che accre8ce la solidarietà tra ]oro e allarga la loro attività sociale. Questa vita di famiglia è il segreto dell'ottimismo americano· ' e vi è meno alcoolismo in America dovunque si è proprietari della casa. Ma come le ragazze hanno ripugnanza a fare le domestiche, così del pari le padrone di casa ne hanno a prendere persone di servizio. Perciò in America c'è bisogno di meno persone di servizio che in Germania. Ciò che è dovuto, forse, alla divisione del lavoro tra j membri drlla famiglia, non escluso il capo della casa. Nella mente del capo della casa non e' è l'idea che ciò che può fare sua mogli~ non possa farlo lui. Nella tenuta della casa in America si è fatto molto per emancipare la d-)nna Ja mo:ti lavori materiali; e J' esempio dovrebbe essere imitato dalla Germania. La casa è costruita in guisa che la pulizia è fatta con grande facilità e sono state adottate molte pratiche che facilitano il lavoro: luce elettrica invece di lampade ad olio, stanza da pranzo centrale, fornitura di acqua conveniente, utensili per cucinare ser, plici e migliori, uso del telefono per essere fori:iti di tut,to, cibi preparati per essere mangiati subito ec. Ma dobbiamo ricordare che l' Ame• rica è il paese della dispepsia; e questo genere di vita può contribuire a generare il. disturbo. (Preussische Iahrbucher, Febbraio). ♦ Paul Louis: Il stndacaltsmo francese. - Studiando 1e tendenze generali della unione di mestiere Beatrice e Sidney Webb nel loro libro sul Tradunionismo britannico-tanto vicino e pur sì differente del nostro sindacalismo-la definiscono: un'associazione permanente di salariati che si propongono di dìfondere o di migliorare le condizioni del loro contratto di lavoro. Per me è qualche cosa di più: tende è vero al miglioramento del contratto di lavoro ma è anche e su tutto il distruttore della società attuale, fondata sul profitto capitalistico e sul salariato. Questo sindacalismo differisce dal movimento sindacale francese e da que\1,1 straniero e differisce dal socialismo politico il quale , dopo esser stato formulato in Francia ricevette ' ' l'indomani del 1848, l'impronta tedesca. Il sindacalismo è d' origine e resta francese ed è senza dubbio per questa ragione che è stato molto mal compreso fuori. Prendiamo il nostro movimento sindacale dopo la Rivoluzione del 1789 che spezzò le corporazioni. E:.so, in vero, non conobbe mai la libertà. Sotto le minacce della legge si formò, cr~bbe, perseverò. Ora il suo c-ompito è semplice e se rende inquieto il potere è perchè il potere cerca di tenere perpetuamente sotto tutela la classe operaia e di negargli ogni facoltà di organizzazione. Intrighi , rigori legali , brutali dislocamenti sono stati subiti dai nostri gruppi professionali anche quando si proponevano scopi anodini. La legge Chapelier , adottata dalla Costituente interdiceva agli operai ogni organizzazione : cercarono di ripararsi dietro la mutualità; più tardi sotto Luigi Filippo nonostante le vessazioni poliziesche crearono la resistenza. Le Camere sindacali succedettero alla re:.istenza sotto il secondo Impero e si ricostituirono dopo il r 871. Lo scopo fu sempre : regolamento della giornata; aumento del prezzo di mano d'opera, collocamento dei di~occupati , educazione degli apprendisti. Queste Camere non mossero un assalto permanente contro lo Stato, nè tentarono di riunire la classe salariata contro la classe dei possidenti. Se fecero un po' di lotta di classe fu senza volerlo e per semplice effetto dell'azione quotidiana. Durante i primi 20 anni della terza repubblica i Sindacati, con certe differenze però , ebbero una parte assai analoga a quella delle Trade Unions inglesi : furono riformatrici si nu-

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