Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 6 - 31 marzo 1908

162 RIVISTA POPOLARE tate, le leggi fonda men tali dello stato, fra cui sono 1 Codici. Dopotutto questo pregiudizio non ha ragione di essere come tutti i pregiudizii .•La logislazione è un organismo vivente che segue i bisogni del popolo a cni benefizio e sorta e con esso si svolga e invecchia e trapassa: la rigidità e l'immobilità sua non è stata un dogma indisctttibile neppure in materia di disposizioni di carte costituzionali, che se parvero intangibili all'atto della loro emanazione, invecchiarono pur egse in parte e decaddero o per desnetudine o perchè iuco1upatibili collo nuove contingenze; questo dogma non fu accolto neppure in Inghilterra, il paese tipico del conservatismo ad oltrauza, dove le costituzione, specie negli ultimi 80 anni si è venuta modificando in conformità delle esigenze dei tempi - e dove specie per le Colonie e per l'Irlanda. si adottarono provvedimenti d'eccezione, quando ve ne fu il bisogno. Perciò, ripeto, non è il caso di adagiarsi su una vechia formula di dottrinarismo di maniera per fare opposizione a quello che geueralmen te riguat·do al nostro tema, in Sardegna si reclama : una misura di rigore, una modificazione al Codice penale che punisca, più severamente iaidanneggiamE>nti di bestiame ed anche quello delle piantagioni. Basterebbe punire questi delitti più del furto perchè assai più irreparabili di questo si presentano nella gravit.à,_del danno materiale a cui sempre si accompagna un sentimento di vendetta negli autori ed un' assenza totale del senso della pietà, caratteristica questa dei reati di sangue Non si gridi allo scandalose verrà modificata con una leggina un disposizione del Cod. che non risponde al suo scopo ed è quind1 i come non scritta: non ci è ragi0ne di gridare oggi se non si gridò nel 1892, quando, nella legge del 2 agosto si dispose per la Sardegna, contrariamente al Codice penale, che d'allora in poi il pascolo abusivo e i danneggiamenti dovessero considerarsi d'azione pubblica. Ma ben alt.ro si volle: il parlamento delegò al potere esecutivo il regolare la materia della repressione del pascolo abusivo e dell'abigeato; ed il potere esecutivo , con semplici dPcreti reali aventi per la delegazione, forza di legge, istituendo i bòllettini pel commercio del bestiame, li assimilò nella funzione quasi alla polizza di carico e alla lettera di vettura, stabilendo di più che il solo possesso legittimo del bollettino investisse il possessore del diritto di proprietà sul bestiame ivi segnato. Cosi fu modificato anche il Codice civile nella materia del possesso legittimo mobiliar~ e salva qualche difficoltà di interpretazione, in cui la Magistratura ha cercato di fare 11 suo dovere; nessun grave inconveniente è stato mai segnalato. Per cui, si tranquillizzi, l' egregio amico on. Pala, nessun danno deriverà alle pubbliche libertà, se invochiamo un provvedimento che restringa, a qualche malfa.ttora la libertà. di malfare: e del resto egli sa, che non vi è bisogno di leggi eccezionali, per usure a danno dei galantuomini soprusi ed arbitrii, quando si vogliono usare I Insistendo intanto sulla mia modesta proposta su cui pel bene della mia terra invoco la concordia dei nostri rappresentanti chiudo il mio dire, facendo voti che essa al più presto diventi legge; perchè e come cittadino e come funzionario ho visto nella pratica la irrisoria efficacia della legge vigente e non ho troppa fiduc_ia nella iutensificazione della oculatezza della polizia in t!Il paese così sµopo lato quanto esteso , nè ho. fede immediata - on. Pala - sull'opera di educazione e di istruzione delle popolazioni sarde, su cni per disgrazia nostra e per destiuo della storia non possiamo fare che un lontanissimo e augurale assegnamento! Roma 20 febbraio 1908. AVV. Gro. M. LEr-SPANO "IVl5T A [)ELLE ~IVl5TE Maffio :Maffii: Il fallimento della cultura universitaria. - Al concorso per le cattedre delle scuole ginnasiali ha preso parte, secondo il solito, un numero tlevatissimo di concorrenti: perchè le officine universitarie producono ognì anno una quantità di professori, essendo tale produzione regolata da un criterio idealistico anzichè limitata da leggi ecouomiche. li criterio idealistico è questo: l'esuberanza d 'ingegni solidamente nutriti ntlle discipline letterarie e speculative favorisce lo sviluppo della cultura del popolo italiano, senza aggiungere che tra eccellenti professori sarà agevole scegliere gli ottimi. Le scuole avranno il fiore della sap:enza e della intdligenza, nazionali. Ecco duuque perchè è assurdo costri., - gere i!l teoria la produzione professorale italiana. Lo scopo èj tanto bello che val 1:-tpena di fabbricare qualche centinaio d spostati all'anno. Ogni conquista, si sa, implica un sacrificio: la colpa è dei neo-laureati che escono dalle università nostre in troppi, tutti quanti troppo bravi. Peccato che a questo bd ragionamento teorico non corririspondono i risultati pratki. Le università ba liane producono una pletora di dottori e di perfezionati che di perfezionamento e di dottrina hanno soltanto il nome. Forse ad alcuni parrà esagerata la parola fallimento assunta per esprimere questo spaventoso squili!)rio del nostro insegnam~nto secondario; ma che direste d'una fabbrica di automobili che ne lanciasse sul mercato più del bisogno e che ne .::ostruisse, sopra ogni centinaio, appena una dozzina capaci di muoversi da sé? Osserviamo un po' che razza di cultura posseggano quei giovani che, ben forniti di lauree, di diplomi speciali, di ti - toli a stampa, come guerrieri armati èi tutto punto, tentano la scatola all'Olimpo dell'insegnamento secondario. Sfogliamo a caso tra le pubblicazioni. Uno scrive: Molte croitache delle crociate potè leggere il Tasso, cronache che poi furono puf?blicate nel!' tt Antologia del Medio Evo n del Muratod. Quel brav'uomo di dottore in lettere, fors' anco perfezionato, aveva spulciato chissà quanti libri ne' quali gli era venuto sott'occhio l'abbreviazione: Ant. it. M. Aevi. Ed ignorando che Ludovico Antonio Muratori avesse scritto una mediocre, tenue, trascurabilissima operetta intitolata Antiquitates italica/ Medìi Aevi, aveva senz'altro inventato di sana pianta una Antologia italiana del Muratori , arricchendo così di un in:ttteso tesoro la patria letteratura! - Un altro, che dovè aver compulsa~o chi sa quanti manuali ricordanti la raccolta dei ..anti provenzali (Choix de poèsies origina/es des troubadours) pubblicata da uo grande filologo francese del secolo passato-il Raynonard-scrive .con napoleonica sicurezza: fra i poeti provenzali sono notevoli Guglielmo d' Aquitania, P•etro Vita!, Arnaldo Daniello e Raynonard Choix I

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