142 RIVISTA POPOLARE il Rinnovamento in Italia e cento altri in America, in Europa ed anche nel regno della luna. Insomma chi si professa cattolico e si arrischia a seri vere o a parlare delle c0sa della Chiesa ha il 60 per cento di probabilità di essere scomunicato. Benone I cosi ci piace il Papa. E perchè diavolo gliel'avrebbe accordata l' infallibilita il Concilio se tutti gli scugnizzi della Chie8a dovrebbero permetten,i di disruterne i responsi ? Peggio per 1 cattolici che dopo di aver rinunziato alla ragione vorrebbero ... ragionare! Ma non tutte le ciambelle riescono col buco a Bepì l' infallibile. Altra volta tirò la corda colla repubblica francese, la figlia primogenita della Chiesa; la corda si ruppe e si ebbe la separazione; colla quale al Papa restarono il danno e le beffe. Ora pare che voglia prendersela con un'altra figlia prediletta-nientemeno che coll'Austria. Ad Innsbruck c'è un prof. Wahrmund che_ puzza di eresia. Subito il nunzio pontificio a Vienna, Monsignor Granito di Belmonte va da Aerenthal e gli dice che l'eretico deve essere allontanato dall'Università. Il Cancelliere senza ridergli sul muso , passa la richiesta attenuandola, al ministro della Pubblica Istruzione, Dottor Marchet, senza alcuna racccomandazione. E Marchet gli risponde picche I Il Cancelliere con molta carità cristiana avrebbe voluto attenuare il fiasco del Nunzio , facendo sapere che q nesti avev&. presentato la cosa come un desiderio. Ma Belmonte invidioso della gloria di Montagnini risponde: e N ossignorl ! sono stato moralmente . schiaffeggiato « perchè domandai la rimozione di Wahrmnud come un e diritto che mi spetta in forza del concordato fra « l'Austria e la Santa Sede I > Che concordato di Egitto! gli risponde Marchet; l'abbiamo abolito nel 1855, e non si degna nemmeno di dargli più retta. Sicchè è probabile che il Nunzio faccia le valigie. Così va fatto, ottimo signor Bepl. Visto che l'Impero Austriaco serba ancora molti riguardi verso il Papato il sommo Pontefice nello interesse dell' Italia pensa a rinsavirlo. Speriamo che perseveri sulla buona strada e che r,pinga il futuro Imperatore a restituire in Roma la visita al capo del nostro Stato. Intauto i preti ne fanno di tutti i colori. A Clusone in un convitto si mostrano quello che spesso si rivelarono: sporcaccioni che puniscono i padri che a loro affidarono i figli innocenti. A Fer·rara un vescovo fai, lisce. A Napoli un fra le ruba 300,000 lire di gioie ... Non farebbe meglio Pio X a trascurare gli eretici per occuparsi un po' di più della moralità dei suoi sacerdoti? +· A proposito del riposo festivo. - Un amico da Plilerrno ci manda questo brano di una Prammatica emessa in Sicilia dal vicerè Spagnuolo De Vega .. / La pubblichia~o come una cu1·iosità storica uon del tutto inutile: e Item, che nelle domeniche nessun bottegaro, da « padrone o conduttore di qualsivoglia negozio, debia, e nè presuma di aprire la sua bottega; nè quella te- « nere aperta, nè vendere cosa alcuna, altrimenti sia « in pena di onza una (L. 12,75) pro q uotibet v1ce- « regio fosse a1Jplicanda..... • La datn.? E' del 1565. Pare di oggi. Semplice ricorso storico? No. Allora si violava puramente e semplicemente la libertà dei padroni di bottega per semplice superstizione religiosa. Oggi la pro1bizione vien fatta nello interesse degli impiegati. Ma temperamenti alla legge occorerebbero. Perché il piccolo bottegaio, che non ha alcun impiegato, non può tenere aperto il suo negozio? Spesso egli è un disgraziato che vive giorno per giorno. Colla chiusura egli solennizzerà la domenica... a stomaco vuoto! + L'imprevvlsto coloniale. - A poca distanza dalle dichiarazioni dell'on. 'fittoni, relativamente sincere, su q11ello che abbiamo o possiamo attenderci nelle colonie, abbiamo altri fatti di armi nella Somalia. Si dice che un altro bravo ufficiale, il Gibelli, vi abbia lasciata la vita; toa non è ancora certo. E' sic11ro,però, che in uno scontro siano stati ucci::;i alcun e centinaia di Somali dai nostri ascari; e la notizia ha fatto andare in sollucchero i nostri guerra-fondai, come di una vittoria che ci aprirà. il regno di Bengodi ... Noi non vorremmo turbare la loro pazza gioia che trova conforto alla sconfitta di Lissa, di Custoza e di Adua in questi mi&erevoli episodi ingloriosi ; ma essi sono un indice della resistenza che gli indigeni ci oppongono e dei sacri fizi che le conquiste africane ci costeranno. I sacrifici sarann~ più notevoli del previsto perchè pare che i Somali uostri nemici abbiano l'appoggio de! Mahd-Mulla - di quel capo africano, di cui non potè aver ragione completa l'Inghilterra! Poichè questa è la nostra disgrazia: che in Africa c' incontriamo colle tribù più valorose. La Ragione, che col Secolo è il solo giornale, che ancora combatte la politica coloniale, per· chè è diretta da uno dei più dotti geografi, ohe abbia l'Italia, il Ghisleri, all'uopo ha rievocato queste dichiarazioni fatte dal Tittoni in Senato in aprile (27) 1907 iu risposta al Baldissera, che consigliava solda· tescamente una occupazione militare immediata del Benadir : Il Ministro degli esteri disse : e Non dobbiamo farti u11a soverchia illusione sulla ope1·a nostra civilizzatrice. Non mancano in Africa popolazioni o.1iti: ma noi, pur troppo, abbiamo da fm·e con gente f'e1·ocee refrattaria alla civiltà. E' deplorevole, a questo riguardo, che in Italia si parli talvolta delle nostre cose coloniali con troppa leggerezza. le però dichiaro subito di non potere accettare il programma esposto dal Senatore Baldissera per una occupazione immediata; ciò richiederebbe iugenti sacrifici di uomini e di dena?'i, sac1ifici che il paese non censente e non consentfrebbe > • Ora c,mtro tali dichiarazioni esplicite, pare che il progrumma di Baldissera si attui alla chetichella, perchè gli ultimi fatti d'arme uou sono stati difensivi per noi; ma offensivi: siamo andati a scovare - linguaggio dei ci vili - i Bimals a mezza strada tra la costa e l'Uebi Scebeli. La strage dei Bimali ci riusci facile perchè quell~ non avevano che pochi fucili ed erano armati quasi tutti di lance. Intanto da un altro lato fo.1se ci si preparano sorprese : un frate italiano è stato assassinato in Tripolitania. Sarà questo il pretesto per intervenire? Forse. Ma da questo lato ci sarebbero terre suscettibili di coltivazione dagli italiani, benchè i nemici che dovremmo combattere sarebbero assai più pericolosi e seri dei Bimal e degli altri Somali. + Come si combatte l'analfabetismo In 1svizzera. - Gli Svizzeri 80110dei miserabili I Figurarsi: non hanno colonie e non fanno la gn·rande politica ... Si contentano di avere pochi delinquenti, nessun accattone e nessun analfabeta. Noi che siamo dei piccoli italiani in vidialllo gli Svizzeri, che hanno anche un grande commercio; senza colonie sempre. In quanto all'analfabetismo pare che cominciano ad invidiare la Svizzera i conservatori monarchici del e C01·rie'redella Sera ~ . Da Roma infatti, a proposito delle scuole reggimen-
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