lZI V I STA Ungiudiznio nsospetstuoleasoNasi Un numero straordinario di giornali di ogni colore e di og-ni parte d'ftalia hanno riprodotto e commentato l' articolo: Vento di follia del numero scorso della Rivista: un solo ignobile e innominabile, ch'è l'organo della monarchia sindacalista nasiana, ha risposto lanciando vituperi. che sono degni ~olamen te dei suoi patroni e dei suoi redattori, che non oserebbero ripetere alla Camera dove hanno pure dei rappresentanti, che brillano pel loro silenzio. Possiamo tranquillamente non occuparcene .e lasniarli nella loro opera pazzescamente disonesta sicuri come siamo che se un giorno di pericolo si presenta_sse essi sarebb_ero t_ra i delat~ri degli incoscienti che da loro s1 lasciarono sohillare e suggestionar~. . . Altri g1ornalt s1 sono occupati delle manifestazioni di Villarosa: tra le quali alla Vita hanno suggerito un articolo che riproduciamo non già per -quanto in esso è detto sul nostro direttore, ma per ciò che categoricamente è affermato sulle ~~rte rappresentata da Giolitti nel process0 Nasi. La Vita, per chi non lo sapesse tra i g-iornali di Roma è stato forse il più irreconciliabile verso il ministero Giolitti. Ecco l'articolo: Napoleone Colajanni ha pubblicato nell'ultimo fascicolo della sua rivista un articolo sulfe agitazioni nasiane nella Sicilia. Non diremo che l'articolo era coraggioso: il Colajanni non esercita alcun atto di· coraggio nel dire certe verità crude, perchè soddisfa semplicemente un biso12no del suo tempera- ,nento, da qualche tempo, sembra ai suoi compagni del gruppo pa,rlamentare un poco eccessivq, perchè egli non vuole im• porre limiti al'a manifestazione_ netta del suo pensiero. Nell'ultimo discorso pr.onunciato sulla politica balcanica, portò una nota quasi discordante. Ma certo non ne ebbe alcun dispiacère anche se qualcheduno amichevolmente gli espresse _tale impressione. Questa franchezza di linguaggio, unita a una -costante indipend'!nza di concezione, è - ripetiamo - congenita_ in lui, una vera natura. , In quest'articolo che abbiamo ricordato avanti, il Colajanni ,diceva chiaramente q1Jel10 che che pensa sulle agitazioni nazionali. E diceva in sostanza: - Si tratta di follie. C'er.a molta esagerazione in questo giudizio? Di che cosa, -infatri, gli agitatori si lagnano? che il Nasi sia stato giudicato dall'Alta Corte f Ma è lui che lo ha chiesto. Che il Nord .a:bbia perseguitato il Sud? Ma le accuse furono più fieramente riassunte da un siciliano, il Saporito. Che l'on. Giolitti abbia inttso di colpire un rivale? Ma quale preoccupazione vali-tà poteva, anche_ prima :iel pr<'cesso, suggerire quel povero Nasi? A ogni modo, notava secondo verità il Colajanoi, furono .gli oppositori dell'. çn. Giolitti a insistere perchè il processo fosse fatto, Non occorre dimenticare: due siciliani furono presidenti del Consiglio e caddero quasi inaspettatamente. Uno di quei due, il Crispi, fu anche sottoposto a processo. Nessuno aliora protestò per la' guerra mossa ali' isola. E I' is0la non rielesse a ;Suoi deputati uomini dei quali rneditamente doveva sentirsi fiera come Gallo e Giorgio Arcoleo. Donde deri\'a, dunqu~, questo rumore improvviso, così nuovo, di lagnanze e di risentimenti? - Tutto q1,1e!>toi,u fondo, è molto semplice; quel rhe è vero del resto, ha sempre il dono della semplicità. Ma scrivendolo iui, certamente il Colajanni sapeva che glie ne sarebbero venute noie. Non se n'è lasciato impensierire: tale indifferenza isponde perfettamente al carettere suo. P O P O L A R E 155 Non si è già trovato in apparente dissidio con una parte del suo collegio? Il Nord e il Sud Per intendere l'enormità del fatto che si tenti di presentare Nap~leone Colajanni come un avversario della Sicilia, bisogna ricor~are l'opera sua di scrittore e di deputato. Egli è stato, infatti, con liberi e in Parlamento fra i primi e poi fra i più infle~s:bili, diremmo quasi fra i più clamorosi illustratori delle condizioni economiche , morali , politiche del Sud. Nessuno quanto lui ha osato affermare limpidamente la di - fesa degli interessi della sua regione; pochi con maggiore energia hanno voluto rivendicare la fama di questa da tutti gli errori e i pregiudizi che corrono sulle sue popolazioni. E tuttavia lui, proprio lui dovrebbe essere il . denigratore dell'isola! E in confronto di chi? di Nunzio Nasi. Ma che cosa ha compiuto questi per la Sicilia? Non abbassiamo la quìstione a incidenti di benefi.:i, di gratitudine personale; intendiamo discorrere della causa collettiva, della fortuna, della educazione, del lavoro di tutta la Sicilia. Già egli è rimasto molto fuori dalle polemiche, chiuso nella vita locale di Trapani. Una sola volta, che si ricordi, intervenne in un periodo doloroso di tumulti, e fu per accennare . alle influenze di forestieri che potevano, non idealmente, influire sui Fasci. Anzi, a questo proposito, si procurò una fiera risposta da . chi difendeva allora la dignità del carattere siciliano e la gente imprigionata. Ora non deve apparire strano che proprio Colajanni, dopo un 'opera che è stata di vero apostolato, sia accusato quale denigratore dell ',isola? . Basterebbe questo solo caso - ci sembra - a 'dimostrare quanta anormalità ci sia in questa agitazione. Ma bisogna rendersi conto anche di elementi reali dei quali i giornali del nord che disc< rrono, senza nessun mal voler-e -verso i siciliani, di questo fenomeno, mostrano di· avere insufficente conoscenza. I fattori Non v'ha dubbio: tra i fautori dell' on. Nasi - per. quanto le loro .manifestazioni possano apparire equilibrate - oftre ·l'affetto e lo spirito di colleganza degli amici, la-riconoscenza degli individualmente bene ficati, c' è quel senso di generosità •che spinge ( buoni ad assumere la causa di chi"è iflfelicé. Ma conviene notare alcuni indizi , anzi basta notare sol• tanto due . L'altro ieri la maggioranza del Consiglio comunale ?i una città isolana respingeva la proposta di intitolare una via dat nome d~ll-'on Nasi. Immediatamente si formò un~ dimostra- . - ' - .., . ziope contro la maggioran_za del Consiglio. Oggi Colajanni scrive un articolo, .e subito dal suo collegio partano telegrammi di protesta. Chi sono i firmatari attuali? ·Quasi gli stessi che cercarono impedire, sempre sfortunata--- me!}te, le numerose rielezioni di lui. Potremmo segnalare altri indizi: quello, per esempio, che ' - •fra i principali conduttori dell'agitazione siano degli ex d~- putati. . _ Ma fermiamoci a quei due primi.· Da chi era costituito· il nucleo <;lei protestanti contro la deliberazione votata da_lJa maggioranza del Consiglio comunale? Evidentemente dalla IJli• noranza. Così il grido contro Cola janni non rappresenta la. speranza di rivincita della minoranza sempre sconfitta? • A que:;to proposito rammentiamo anche: alla vigilia di una nuova elezione pel collegio di Girgenti si è ilnnunziato che dalla frazione di Porto Empedocle era stata offerta la candi•
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==