Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 5 - 15 marzo 1908

120 RIVISTA POPOLARE mentica questo piccolo particolare. Uno di quelli che nel 1893 si levarono contro di me fierissimi, ed a difesa di Giolitti; il quale in verità fu imputato di altre brutte cose, ma non mai di ladrocinio - , e mi derise come un Ravacbol che aveva lanciato una bomba di carta pesta, fu..... Nunzio Nasi. In memoria di quel ricordo della Banca Romana, quindi, l' on. Giolitti dovrebbe nutri re odio implacabile contro di me, viva gratitudine verso Nasi! (1). + Ho tenuto conto soltanto di ciò che si è pubblicato in giornali e ch'è stato firmato da persone più o. meno rispettabili. Non mi occupo delle esercitazioni poetiche in dialetto sicilano, nè degli anonimi; tra i quali stupidamente pazzesco e sconclusionato un manifestino, che fu distribuito largamente in Caltanissetta ..... senza che i cittadini avessero preso a scapaccioni coloro che lo distribuivano. Dalle manifestazioni succitate - e non tutte ricordate - risultano evidenti: 1 ° la sconfinata ammirazione verso il genio dell'on. Nasi; 2° l'odio altrettanto sconfinato contro l' on. Giolitti ; 3° un risentimento vivissimo contro il Settentrione, di cui l'on. Giolitti si ritiene come il mandatario. Non trovo da ridire sul primo punto. Padronissimi gl'individui, i municipi, i giornali, di paragonare l' on. Nasi a Dante Alighieri , a Dreyfus, a Cristo o a Prometeo, nonchè allo stesso Padre Eterno creatore del cielo e della terra. E' quistione di gusti ed io non ho il compito di difendere la loro serietà. E se gli eletto_ri di Sicilia dividono quelli entusiasmi per l'on. Nasi padronissimi anche essi di mandarlo plebiscitariamente a Montecitorio. Il danno sarà sempre assai limitato! Vanno seriamente analizzati gli altri due punti, per le conseguenze politiche possibili. Anzitutto si deve esaminare se e quali siano le responsabilità dell'on Giolitti, non perchè a lui interessi di essere difeso e molto meno perchè prema a me di difenderlo; ma perchè attorno al suo nome e contro di lui si raggruppano tutti i rumori e tutte gli odii, più che come individuo, come rappresentante di gran parte dell'Italia Settentrionale. Ed è questo il lato pericoloso del movimento visto benissimo dal12 Stampa di Torino, che un suo lungo articolo (2 Marzo) ba caratteristicamente intilulato: Come si preparano le agitazioni di oggi e le tragedie di domani. A questa marmaglia laureata, che in vari punti della Sicilia, tentando disonorarla e forse insanguinarla va predicando la guerra civile e lo s ·acelo dell'unità d'Italia, perchè l'Alta Corte di giustizia ha condannato Nunzio Nasi - ed io nell'articolo che seguì immediatamente alla condanna dissi in che cosa la sentenza era impolitica e poteva sembrare ingiusta - e perchè si suppone che Giolitti abbia lavorato e cospirato per conseguire tale condanna; a cotesta marmaglia non c' è bisogno di domandare se essi odiano l' attuale ministro dell'interno per gli episodi della Banca Romana o per le prime repressioni del movimento dei Fasci. Ah! no. A suo tempo questa illustre marmaglia non si mosse, non protestò, non criticò; forse applaudi. Applaudiva, come ricordai, Nunzio Nasi il Cristo, il Prometeo di oggi..... E la stessa illustre marmaglia che geme oggi per i quattro mesi di reclusione che Prometeo, se non fosse raffreddato, dovrebbe scontare non si commosse quando altri deputati ebbero appioppati ventine di anni di galera ed alcuni ne trascorsero non nelle stanze munite di comfort di via Modena, ma nel mastio di Volterra, nel reclusorio di Pallanza; non si commosse non mosse ciglio, non gridò, non protestò quando la Sicilia sotto Crispi fu insanguinata molto più che non lo fosse stata sotto Giolitti; quando lo stato di assedio venne proclamato, in tutta l'isola; quando i Tribunali militari distribuirono migliaia di anni di galera a tanti lavoratori onesti ed infelici. Oh ! allora, assai probabilmente molti dei protestanti di oggi assistettero plaudenti alle infamie, ai massacri, allo strazio inaudito delle leggi e della Sicilia e forse mandarono telegrammi di congratulazione a coloro che ne erano responsabili, e fecero atto di servilismo abbietto verso i prepotenti, verso coloro che conculcarono ogni diritto dei Si- (1) Vale davvero la pena d'illustrare questo episodio -della ciliani ed ogni pubblica libertà. Banca Romani\ per mettere a nudo la piramidale ignoranza o Ma si lascino da parte queste malinconie retrola grossolana malafede degli apologisti di Nasi, che in quella spettive e veniamo al caso d'oggi. pagina della nostra vita poiitica vorrebbero trovare le rngioni Nell'agitazione di oggi ci è un solo dato che ha dell'odio di Giolitti contro Nasi. parvenza di verità: si è condannato Nasi e· ci sono La Seduta del 26 Gennaio 1893 fu consacrata allo svolgi- altri ladri, altri peculatori, altri sperperatori del mento delle interpellanze sulla Banca Romana presentate prima O dopo l'arresto di Tanlongo, Lazzaroni e c._ arresti, pubblico den.Jro. Ma quando mai l' impuni~à degli è bene aggiungere, che avevano provato quanto io fossi nel uni avrà potuto servire a giustificare l'impunità vero denunziando i re~ti della Banca Romana. - Io- doman- degli altri ? davo la nomina di una Commissione d'Inchiesta parlamentare. E come in ogni caso può produrre di questi altri Nasi invece svolgendo la sua non solo considera la mia de- la glorificazione? nunzia del 20 Dicembre come una bomba alla Ravac.hol get- Ci sono uomini politici degni di processi e di tata tra le gambe del Ministero a solo scopo politico - e non condanna? Si facciano avanti gli accusatori ! era vero -; non solo respinse la proposta mia per l'inchiesta , h d d 11 · · ' d · parlamentare; ma difese in tutto e per tutto I' on. Giolitti. Nè s invoc i il prece ente e a 1mpumta 1 Ecco le sue testuali parole tolte dalla pag. s99 della Seduta Giolitti per la Banca Romana. Non· fu mai quidel 26 Gennaio 1893: ~ Io ho fiducia nell'on. Giolitti e sono stione d' imputargli a reato , tanto meno a reato pronto a dichiara,.Zo, E ho fiducia in lui perchè la sua buona comune , la sua azione ; e coloro che lo difesero, fede completa ,·isulta ancora più evidente dalle stesse assi sempre con entusiasmo contro i violenti e gius~i curazioni dei suoi recedessori; perchè la stessa nomina di attacchi nostri furono Nasi e i deputati della S1Tanlongo a senatore, di cui si è giustamente me,·avigliata cilia e del mezzogiorno. la pubblica opinione è o signori a mio giudizio una prova Tutto il resto é menzogna volgare, è c:-Jlunnia,_è , inconfutabile di questa buona fede... d d 11 28 Gennaio perciò alla fine della discussione di quell:} infamia, è tentativo scellerato i provocare Iinterpellanze si dichiara più che soddisfatto delle dichiàrazioni sordini. di Giolitti, che respingeva l'Inchiesta parlamenta,·e. E sempre Mentisce chi afferma che Giolitti volle l'accusa e favorevole all'on. Giolitti si dìchiarò in tutti gli episodi della la condanna di Nasi. Ciccotti, un socialista meriquestione della Banca Romana; e levassi fierissimo contro di dionale formulò le prime accuse; Bissolati un some il ~ luglio _per giustificare il voto favorevole. a Giolitti e cialista settentrionale dette ad esse contorno più contrario al mio emendamento sulla legge bancaria, col quale . . S . R' h' · T si chiedevano 74 milioni, invece di 55 per la circolazione del ;-preciso, . apor.ito- 1c~a , un m?n.arc, 1~0 ~lC~ iano Banco di Sicilia. In quella o;;casione solo 10 deputati sicilianif ~del ~ar~1to d1 Sonnmo sommrn1stro 1 pnm1 elevotarono con me nello interesse dell'isola. menti d1 prova.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==