t 118 RIVISTA POPOLA RE in c10 seguendo i due maggiori maestri di tutti, Mazzini e Garibaldi - mi sento Italiano, e perciò pensai sempre - e in questo solo dissento da Cattaneo - che prima occorreva farè l'unità nazionale poi la repubblica. Molto meno oggi potrebbe sedurmi l'idea di una repubblica siciliana forse sognata dai politicians di Trapani, col pericolo di vederla presieduta da chi chiamerebbe come ministro della pubblica istruzione il più laido e sfacciato promotore della pubblica corruzione. Gli ultimi due punti della mia dichiarazione gli ignoranti e i disonesti potranno insinuare essere stati da me enunziati in questa e per questa occasione. Rispondono invece a convincimenti antichissimi. Sfido chicchesia a trovare un mio discorso parlamentare, una mia conferenza, un mio libro, un mio articolo in cui possono trovare un minimo addentellato che li contraddica. Esplicitamente affermai la precedenza assoluta dell'unità e deJla formazione dello Stato italiano alla repubblica in due solenni occasioni, commemorando i Centenari di Mazzini e di Garibaldi che di quella precedenza riecessaria, furono 1~più ~r:indiosa Rersonifìcazione: ~_In quanto alla d1fficolta, al pencolo sommo d1 passare oggi dall'unità al federalismo più volte vi ho accennato nella Rivista popolare, ho ripetuto il mio pensiero nel 1898 in Settentrionali e meridionali (pag, 43) e poscia in un discorso su~ Nord e sul Sud a Brescia, prima che sorgesse il caso Nasi e più da recente in un altro a Bologna, quando il caso Nasi era ac ·ssimo. I Dissi e ripeto che la trasformazione in senso federale, con un nemico interno forte e insidioso qual'è il clericalismo sarebbe tanto pericolosa quanto il cambiamento di fronte che durante la battaglia un esercito volesse compiere in faccia al nemico. _ E nessuno penserà che oggi il clericalismo non sia più forte, o più ardito e più intraprendente di ieri. ♦ Esaminiamo ora le manifestazioni del movimento pro Nasi, che danno alla Sicilia l'apparenza di un paese attraversato da un vento di follia devastatore ... Nel movimento c'è stata la tragedia e c'è la farsa, deve preoccupare, però, più quello che non si vede anzichè q ue!lo che si vede, e tutte le manifestazioni valgono come indici, come esponente dello stato di animo di una popolazione; poichè sarebbe una bugia l'affermare oggi che esse sono l' espressione di pochi esaltati o d1 o "'1.hi farabutti. No , il movimento è largo e profondo quantunque Nasi non sia più che il pretesto e la bandiera attorno a cui si raggruppano e si disciplinano tutti i malcontenti, dei quali esaminerò pure, brevemente, le ragioni. Che Nasi sia un pretesto esplicitamente me lo dichiarò l'amico di cui mi o cupai precedentemente. Ci fu la tragedia nel movimento Pro Nasi col povero ucciso nelle prime dimostrazioni di Palermo coi feriti ài Messina, col socialista assassinatù ba - baramente dal fanatico nasiano di Partinico. La farsa indecente si ripete oramai sulle colonne di qualche giornale, in qualche Consiglio Comunale, nelle pubbliche vie. Ricordare alcuni tratti di questa farsa stereotipata è dare la prova della follia, cui sono pervenuti elementi, che si dovrebbero supporre dotati di una certa cultura e che hanno occupato od occupano anche una elevata posizione sociale. Qualche lettore della Rivista, potrà anche procurarsi un momento di svago alla lettura di qualche brano di prosa nasiano, alla rievocazione di qualche episodio grottesco. A Nunzio Nasi da alcuni municipi dell'Isola è stata accordata la cittadinanza onoraria ; la presidenza onoraria gli venne da molte associazioni; alcune vie sono state sbattezzate e dal suo hanno preso nome; in qualche città all'annunzio della sua condanna venne proclamato il lutto cittadino; Luigi Capuana, un professore di Università, un letterato eminente, ma forse legato da particolari vincoli di gratitudine all'ex ministro, propone che Nasi venga eletto deputato in tutti i collegi di Sicilia; altri propone, che si rinunzi a tutte le decorazioni, perchè la Croce è stata resa sacra ..... da che in Croce fu messo Nasi ; dapertutto al grido: Viva Nasi I ha fatto seguito l'altro: Morte a Giolitti I ed in qualche luogo Giolitti è stato anche bruciato in effigie..... Nè sono meglio trattati i deputati che hanno domandato la grazia di Nunzio Nasi; ed aggiungo che ce ne sono di quelli che meritano il trattamento ricevuto. Sentite queste apostrofi e questi aggettivi al loro indirizzo, che si possono leggere nell'organo ufficiale del nasismo, scritti sul tema della grazia : « Il coccodrillo dopo avere sbranato, « con voracità d'antropofago, le sue vittime si dice « che senta intenerire le corde sensibili del suo « cuore e si metta a piangere sulla sorte delle sue « stesse vittime I Così la Camera dei deputati, così << non pochi membri dell'Alta Corte I » Coloro che hanno chiesto la grazia sono assassini, eunuchi, vilissimi impostori ...... fari sei bollati, Baiardi da pochade, turpi cancaneggianti.... Ed a costoro si dice: « Lasciateci nel nostro dolore, lasciate che Nunzio « Nasi marcisca nella reclusione, cui l'avete con- « dannato, lasciate che il popolo siciliano pianga « sulla sua perduta fede l 11 dolore è sacro: rispet- « tatelo "· Per la grazia c'è chi mostra molto disprezzo; e lo vedremo. Ma in ultimo altri si degna di accettarla ed esclama: « Venga , adunque, la « grazia I Essa dovrà conservarci la fibra poderosa « dell' uomo infelice, alla cui onesta riabilitazione « il popolo siciliano dovrà contribuire in una me- « ravigliosa, indimenticabile apoteosi.. ... " (1) E l'apoteosi, infatti, merita chi viene paragonato a Dreyfus, a Cristo, a Prometeo rilegato sul Caucaso perchè volle strappare una scintilla al firmamento di Giove I Ma tutto questo è forse il linguaggio di qualche ragazzaccio ubbriacato della rettorica più stupida? Ah I no. Sentite un vecchio cospiratore, un ex deputato, il Presidente dell'ordine degli avvocati di Messina, l'on. Perrone Paladini. Egli, solenne, dice a Nunzio Nasi: • Mentre tutti ti compiagono, io t' invidio ». • Ti proclamano martire, e sia ; ma al martirio segue la glorificazione » . « Ti dicono politicamente morto ; ed oggi (se tu lo voglia) sei più vivo di pria ». « Da ministro l'opera tua, nel mare magno della vita mondiale sarebbe scomparsa, come nell'oceano scompare la scia anche di un grandioso battello ,. (I Perseguitato, i tuoi nemici ti hanno consacrato alla celebrità ». u Ali' epico duello tra te e I' uomo di Dronero sono stati rivolti tutti gli occhi de' contemporanei: ringrazialo : per lui tu passerai alla storia. E la storia, giustiziere inesorabile, dirà come il tuo rivale per abbatterti dovette abbracciarsi ai socia - listi, chiamare in soccorso la gente sozza delle bolge Dantesche-concussionari, traditori, vendicativi, ingrati, barattieriasservire la Cam-:ra e il Senato, prostituire la stampa, ipnotizzare la giustizia li. (1) Il ricorso in Cassazione, che potrà essere l'ultima scena della farsa giudiziaria, ha disgust{l.to moltissimi deputati, che avevano sottoscritta la domanda di grazia.
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