' ' • RIVISTA POPOLARE 115 e nonsi sono volutiricordare per la eonvinzione dello e scriven~e che, sostanzialmente, gli amministratori, « se sono stati deboli o incerti nella loro azione, non e possono essere attaccati nelle loro intenzioni. Lo e Rcopo di questa relazione non è quello di dm· punture e o di suscita1·epettegolezzi; è assai più alto; è quello ~ di dare all'E. V., ed eventualmente all'opinione pnbc blica, elementi di fatto inconfrove1·tibili per formarsi e un sereno giudizio, per avvisare a sicuri rimedi ed " ottenere al più presto quello che non si è potuto e ottenere finora, que!Jo che fu voluto dal testatore , e che è desiderio del governo, che è bisogno della proe vincia di Catania per il rapido sviluppo della sua e cre::iceute produttività. agricola ed ·industriale ,,. E' cniaro: attraverso alle bnone intenzioni di quelle perle di amministratori il Regio Commissario non vedrebbe wale che qualcuno anda~se a vedere il sole a scacchi ... Ma chi sono questi amministratori ? Monarchici o clericali della più bell'acg ua-di quelli che ricevono le benedizioni dal Cardinale FrancicaNava. E chi è il Regio Commissario che l'i ha cosi terribihnente bollati: Giuseppe De Felice? Giovanni A11teri Berretta? Altri popolari che devono vendicarsi del Cardinale Arcivescovo? Ah no! E' un monarchioo dei più convinti e dei più colti: Pietro Aprile di Cimia deputato al Parlamento italiano I + La Corte del Conti e l'azienda ferroviaria dello Stato. - Noll pochi giornali,. in questo momento di tempesta inquisitrice chiedono che si faccia una inchiesta non solo al ministero della Pubblica , Istruzione - nia anche sulla Corte dei Conti. La convenienza di questa Inchiesta, in verità, saltò fuori sin da quando la difesa Nasi osservò che certe spese non si potevano più contestare giacchè la Corte dei Conti le aveva approvate ... Ora se quelle spese erano ins ussis tenti, o criminose, o semplicemente irregolari era evidente, che la Corte dei Conti aveva mancato al proprio dovere approvandole. Questo il motivo, diremo cosi, episodico per la Inchiesta su quel maggiore organo dello Stato che alla fouzione di tutti gli altri presiede e che dovrebbe controllare tutte le spese pubbliche. Altri motivi antichi ed altri-più gravi e recentissimi ci sono per la Inchiesta. Fra gli antichi ricordiamo : la Corte dei Conti dovrebbe annualmente rivedere i conti delle amministrazion_iprovinciali; e non li ha riveduti per decine di anni ..... Quello più grave e più recente - fresco, fresco. Si parla tanto dellla cattiva gestione delle Ferrovie dello Stato. Presso a poco si tratta di controllare la spesa di circa quattrocento milioni all'anno ..... Ebbene in marzo 1908 la Corte non ha ancora esaminato i conti del primo anno di esercizio di Stato del 1905-906 l!I La cosa è enorme e dovrebbe richiamare l'attenzione del Parlamento. In quanto all' Inchiesta sulla Minerva , dalla quale abbiamo preso le mosse, una Commissione governativa è stata nominata; ma essa non poteva soddisfare l'Estn~- ma Sinistra, che la domandava parla.manta.re; e tale dovrebbe essere per dare tutti i desiderati politici e morali. La Camera, però, dietro proposta del Presidente del Consiglio, che non poteva dare torto a sè stesso, ha rinviato la mozione dell'Estrema ad un mese-cioè l'ha rigettata. + La grande Infamia. -- Non si può trovare altra frase per giustificare la legge di espropriazione votata alla fine di febbraio dalla Camera dei signori di Prussia contro i Polacchi. Non bastava aver tentato d'imporre una religione • che non è quella dei polacchi; non bastava aver voluto imporre la lingua tedesca ai figli della Polonia; non bastava l'aver speso centinaia di milioni per popolare con coloni tedeschi la parte della Polonia che toccò alla Prussia r.ella scellerata divisione del 1772... ora il governo di quei! pericoloso matto da catena che risponde al nome dell' Imperatore Guglielmo II, ha fatto votare dal Parlamento prussiano una legge di espropriazione forzata per dare ai tedeschi le terre dei Polacchi. Questa legge è appena degna dello Czar o di Abdul Amid... E nella Prussia civil,e è passata senza sollevare alcuna manifestazione di popolo... Nella Camera dei i;;g.uori la legge incontrò una opposizione più vivace che in quella dei deputati; nella prima 111 voti la respinsero e 143 approvarono la mozione finale di Adickes mentre nella seconda l' oppot:Jizionedei cosidetti liberali fu semplicemente ridicola. Ma nella Camera dei signori si vide il pericolo della legge. I grandi proprietari della Camera dei Pari disssero: e Chi ci garentisce che ciò che oggi noi facciamo contro i Polacchi domani i socialisti non li facciano contro di noi? ~ L'odie tibi cras mihi lo spaventò. Non hanno torto: quella legge è sopratutto un delitto nazionale e contro l'umanità; ma è anche un grande colpo contro il principio della proprietà. • Polltloa di odio. - Fortunatamente, e grazie specialmente al buon senso del pubblico e della stampa inglesi, il colpo tentato dai conservatori d'Inghilterra, e del partito della guerra Prussiano ha fatto fiasco. Non bisogna credere però che non lascia le sue traccie nell'opinione pubblica, specialmente Inglese. La rivelazione di una lettera di Guglielmo a Lord Teedmouth è stato un magnifico tentativo di seminare fruttifera e duratura zizzania. Infatti nessun popolo è forse tanto geloso quanto l' Inglese della propria marina e dei proprii interessi e diritti mo1·ali;e nessun altro popolo è altrettanto intollerante d' intromissioni straniere in questi interessi e diritti. Naturalmente venire a sapere che l'Imperatore Guglielmo ha scritto al ministro della marineria Inglese una lettera confidenziale nella quale, appunto, tratta cose di marina ed aventi rapporto alla marina Inglese , è stato un fulmine a ciel sereno. Sennonchè la provenienza della notizia ha messo subito sul .: chi vi ve • l'opinione pubblica. Il Times è il massimo organo conservatore: ed i conservatori vedono con grande astio e sommo dispiacere il progredire della politica liberale verso una. indefessa. opera di pace. Non già che essi - i conservatori-sieno partigiani della guerra. No; e specialmente poi in Europa e particolarmente contro la Germania , quantunque una certa naturale antipatia del popolo Inglese per il Tedesco la potrebbe rendere in certo qual modo assai tollerabile ; ma essi s~nno che , anche tenuto conto dell'antipatia il popolo Inglese vede di buon occhio le guerre coloniali , nelle quali è certo di non perdere niente; ma. guerre in Europa e con paesi aventi diretto contatto con l' Europa non ne vuole affatto. Il partito liberale, francamente partigiano di pace, ed in questa opera concorde e solidale con i più illuminati partiti politici d'Europa, secondando il desiderio pacifico del popolo Inglese, si crea una fortissima base di aderenze alla sua politica, e ciò nuoce ai conservatori i quali temono di non riuscir più a riafferrare il potere che fu loro tolto dai liberali. Di qui la esagerazione a proposito della importanza e del carattere della l0ttera di Guglielmo II, nella speranza che l'opinione pubblica fosse tratta a concludere che il governo liberale permette ingerenze estranee negli affari della marina inglese. Questo per il lato inglese e conserva•
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==