RIVISTA POPOLARh 127 .giorno, e noi ce lo auguriamo non lontano , la cooperativa integrale raccolga in una mirabile armonia mo- -raia ·e sociale ed in una salda compagine economica tutti gli abitanti di un paese, di uno stato, anzi del1' intera umanità, bisogna che oggi essa accolga nel -suo seno soltanto coloro che sono ad un tempo consumatori e produttori, cioè solo quelJi che arrecano alla società un utile, un vantaggio o materiale con la pro- -duzione di manufatti e di prodotti agrari, o intellettuale con la direzione, l' amministrazione , la contabilità, l'insegnamento, l'educazione delle masse. Regolata e. guidata in tal senso la cooperazione integrale sarà di gran lunga superiore e più proficua per tutto il proletariato di quello che non siano l' azione parlamentare -e quella diretta. Queste , come sopra dimostrammo, hanno un campo limitato d'applicazione e d'estensione -inoltre la prima cioè l' azione parlamentare rischia di degenerare in un pesante socialismo di stato, e la seconda cioè l'azione diretta corre il rischio o di fallire, ovvero di creare una categoria privilegiata di lavoratori. Il metodo della cooperazione integrale è invece la grande strada maestra sulla quale t11 tte le categorie di lavoratori possono incamminarsi baldanz()se, sicure di giung1>rea11a meta. DoTT. TOMMASO SoRRiccmo Per gli abbonati di MESSINA ..Abbiamoricevutoda Messina una cartolinavaglia senta nessunaindicazione. Prethiamo vivamente chi l'ha spedita di mandarcii necessarichiarimenti,per regirtrareil pagamento. Le classi dirigenti n1eridionali e le riforme scolastiche Se esiste verità apodittica è ben questa: merita libertà e vita solo chi la sa conquistare. Una legge octroyée, concessa cioè senza la pressione ostinata dei benefìcandi e il controllo vigile dei medesimi è destinata a mantenersi per molto tempo librata .a mezz' aria, fino a quando cioè la coscienza del diritto abbia indotto nell'animo degll assonnati cittadini e luce e calore. La legge per le Calabrie - votata sotto l' impulsione della corrente di sentimento che il terremoto ha sprigionata. - rappresenta, sì, il riconoscimento di un diritto; rappre- -senta, sì, appena un acconto di rivalsa a queste regioni, taglieggiate dal governo unitario senza discrezione e misericordia; ma è una legge votata nèll'assenza quasi degli interessati e destinata dunque a non sortire attuazione piena e sincera. Io sono così insanabilmente pessimista che oso avventurare non forse il governo e la sua maggioranza amorfa siano stati facili nel concedere colla legge, per la consaputa od inconsaputa speranza, e certezza anzi, di potersi assottigliare poi, - il tempo è galantuomo! le concessioni. Un regolamento votato il più tardi possibile, irto di articoli bifidi e di trappole sapientemente dilatorie .., - e il resto lo avrebbe fatto il torpore accidioso delle popolazioni. Allargando le considerazioni a tutta la parte meridionale d'Italia, - si può metter pegno che la stessa legge per il Mezzogiorno e le isole, rappresentante, secondo la frase al solito incisiva del Turati, un debito di civiltà, non sarà come potrebbesi, sfruttata dagli interessati. La legge, infatti, in quanto codifi~a eventuali interventi dello stato per l'elevamento economico e morale di alcune provincie, non rapppresen che una possibilità. Condizione essenziale al la su ~tt~azione è che i gruppi di 1 _ regni coli, cui la legge e diretta, ne comprendano 1importanza, sentano il bi~ogn_odi presto avvalersene, e, chè più, sappiano agire 1n modo congruo per cavare da essa il massi~o vanta_ggio. ~r tutto ql:esto presupppone tale sviluppo d1 coscienza e d1 educazione civile da escludere il caso ipotizzato, - che è il nostro della legge concessa e non istrappata. ♦ Il fatto del nostro torpore accidioso e così grave ed innegabile che, ben potè il governo permettersi anche il lusso innocuo delle conferenze Manf ro ordinate a romperci l'alto sonno vergognoso. Parliamo degli AsHi infantili, per l' esecuz one dei quali nel Meridionale il Governo offre la s omma di lire 450 mila da erogarsi anno per an n n tanti sussidii. Vedrete, - è lo scettico insanabile che parla, - c~e nemmeno q~e~te c~nfe:en~e e_quelle degli altri crnque professori 1ncaricatt, rmsciranno a dar vita a _chi non ~•h_a, perch_è n_on la. merita. Qualche asilo sorgera, in alcum dei centri propagandati ad uso e consumo dei galantuomini che se ne sa'ran fatti promotori. Ma saranno almeno, questi pochi, vitali? Non so Intanto nei borghi, nei villaggi, cui a preferenz • mirava la legge; in questi piccoli centri dove più sorge imperioso il bisogno di risanamento fisico e morale, la legge, o si tratti di edifizii scolastici da costruire, (I) o di scuole da fondare o di refezione da concedere, non avrà alcuna parvenza di attuazione· Il male ha origini, profonde nella impreparazione civile dei nostri cittadini con e senza cravatta usciti pur mo dal dominio borbonico ed intristiti e deformati dall' ignoranza e dalla piega servile ma la responsabilità immediata va in primo luogo allo Stato che avrebbe dovuto statuire obblighi e non a~evolezze; e in secondo luogo a coloro che costituiscono o pretendono costituire la élite, i quali, dopo d'aver consumato dei patrimoni negli studi ed essendo eadroni . di buona parte del giorno come non gh opesai, potrebbero e non vogliono cooperare _attivamente al risanamento del loro ambiente, all'elevazione di tono del gruppo dvile che li ospita e mantiene. Ponete che questa élite, invece di incarognire nei gretti pettegolezzi e nelle velenose ire di parte pel dominio spregiudicato nelle povere Amministrazioni comunali, desse la sua energia ad una nobile gara per la redenzione morale delle popolazioni nostre; e la Calabria non sarebbe più l'ultima Calabria. Ma dunque non si comprende che la presenza dei co~ferenzieri tra noi è scudisciata all' accidia nostra? Come! Si ottiene una legge, invocata dai migliori come un atto di giustizia riparatrice, e poi occorre ci si stimoli e quasi preghi, perchè ce ne avvaliamo I e dove questo stimolo e questa pre- (1)La Rivista La Scuola (N. 1, 4 ott. 06) di Milano, parlando degli eJifici scolastici acceuna alle facilitazioni accordate a noi dalla legge per il Mezzogiorno, e concludo con senso di sollievo: 11 Mlotissime sono le richieste pervenute finora e specie da • I' Italia ... settentrionale». Pare una satira maligna e non è che la verità.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==