Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 4 - 29 febbraio 1908

88 RIVISTA POPOLARE parve che si fosse raggiunta la prova che l'alibi, cioè la fuga di Lombardo, sia stato premeditato e organizzato da chi doveva invocarlo a propria difesa I.... 3° Contribuì a creargli nel paese, nella Camera e nel Senato un ambiente ostile il sorgere continuo di voci, che si partivar.J dai suoi intimi, che miravano a scagionarlo dagli sperperi constatati coi servizi resi a questo o a quell'altro uomo politico. Un giorno si annunziò che per fare cosa grata a Zanardelli egli aveva dato una somma ad un giornalista-prima si accennò ad un giornalista meridionale; doç-,> td un giornalista settentrion ...:e. Un altro giorno corse la voce , che , sempre pL fare piacere a Zanardelli, aveva erogato L. 50,000 per tacitare Rocca accusante Talamo. A Napoli si riteneva come cosa certissima, che il Prof. Miranda avrebbe presentato al Senato le prove di tale generosa e turpe erogazione. Un altro giorno ·vagamente si preannunziano altre scandalose erogazioni a benefizio di Caio, di Tizio, di Filano, di Sempronio. Venivano le smentite alle voc~;venivano solenni talora da Virgilio Nasi. Ma le voci e le smentite pel pubblico imparziale assumevano parvenza d'intimidazioni, di avvertimenti minacciosi, di ricatti morali. Il pubblico spesso non prestò fede alle smentite; ma si domandò sdegnato: dunque il ministro della Pubblica Istruzione nel Regno d'Italia ha la funzione di mandatario per la esecuzione delle più losche imprese della politica? Dunque il ministero della Pubblica educazione è trasformato in Ministero della Pubblica corruzione? Il denaro pubblico, dunque, non serve per gli scopi legittimi confessati? Le voci .così servivano a dimostrare che Nunzio Nasi aveva commesso falsi, aveva distratto migliaia di lire dalle loro destinazioni non per sè, ma per gli altri. Lo scopo del reato, così sembrava politico, ma il giudizio sulle moralità dell'uomo che lo commetteva, diveniva più severo. La severità si attenuava soltanto quando si prova va che tali costumi immorali non era110 nuovi, ml:! i predecessori di Nunzio Nasi li avevano largamente praticati. Gli si davano dei complici , ma non si riusciva a scagionarlo dalle accuse. 4° Infìne certe testimonianze che dovevano servire a sua ditesa, aggravavano l'accusa. Solamente una incoscienza inconcepibile potè co:isigliare la lettura di un documento turpe: la lett,:ra di un Provveditore agli studi, che ric;ponde ·l nome di Girolamo De Luca Aprile. Qu to t st a difesa servì a neutralizzare la reazione favorevole all'accusato , che avevano cagionato alcuni testimoni ignobili, ch'erano stati evidentemente tra gli accusatori , che avevano goduto della tempesta , che si era accumulata sul capo di Nunzio Nasi; ma che innanzi all'Alta Corte di Giustizia avevano dato sp1.!ttacolo detestabile di bassezza e di viltà. E ci erano stati tra costoro uomini politici, che avevano occupato alti gradi nella gerarchia di governo I Altri testimoni disgustarono colle loro flagranti contraddizioni ; del For nari , a<l esempio , non si riesce ad indovinare quando depose il falso: se innanzi ai Cinque o innanzi all'Alta Corte di giustizia. La condanna di Nunzio Nasi lascia nell'animo un profondo senso di malessere, perchè costituisce un contrasto flagrante colla impunità di cui godettero o godono i grandi ladri di milioni e i corruttori e sperperatori minori del pubblico denaro. Questo contrasto spiega in gran parte. l'agitazione malsana, deplorevolissima, cui si abbandonano alcuni siciliani, arrecando grave nocumento alla reputazione della loro regione, discreditandola dinnanzi al mondo civile. Lo svolgimento del processo e sopratutto l'autodifesa del condannato hanno una portata ed un significato più alto e più ge•• nerale, che devono essere rilevati ; e lo furono da un settentrionale, Umberto Serpieri, in un vibrante articolo pubblicato dalla Ragione, in cui si dimostra, che ogni frase, ogni parola dell'accusato costituisce un accusa inesorabile contro gli uomini, contro i partiti, contro i metodi di governo, contro le istituzioni dell'Italia contemporanea; contro il passato e contro il presente ..... Il processo contro Nasi e la sua condanna non avranno direttamente e immediatamente chr· un solo effetto di utilità generale: quello di al ontanare dal governo un uomo, le cui concezioni politiche megalomaniache troppo si avvicinavano a quelle di Francesco Crispi, perchè in qualche brutto giorno non fossero _riuscite pericol1.Jse all'Italia. Le miserie rivelate da tale processo potranno riuscire di giovamento alla vita pubblica italiana se serviranno a rendere più vigile il controllo del Parlamento e dei grandi Istituti che hanno l'ufficio precipuo di controllare. Se dopo questo processo e questa condanna non si penserà a mutare strada, se non verranno i nesorabilmente colpiti i corruttori e i prevaricatori, sarà giustificato il sospetto che in Nunzio asi si volle colpire un avversario politico ed anche una regione, senz'altro scopo morale elevato. La Rivista. L'inse~namento r li~ioso nellescuole La mozione'Bissolati ha provocato una discussione insolitamente ampia ed elevata. Lascio da parte i minori; ma certamente sono riuscir.i degnissimi di ammirazione alcuni discorsi degli oratori <lell' Estrema sinistra, quali quelli di Bissolati, di Comandini, di Nitti, di Mirabelli (1). Nella parte avversa, trascurabile del l Lltto quello di Cameroni; ma notevoli sotto ogni aspetto quelli <liSalandra, di Stopp:tto, di Mauri, di Sonnino. Abile come sempre e in qualche punto polemicamente felice - come quando alla Chiesa cattolica contrappose la Chie~a socialista colle sue scomuniche - fu l' on. Giolitti. Non ho enumerato tra gli avversari questa volta gli on. Fani e Martini , perchè i loro discorsi valsero a suffragare la • tesi della mozione 'Bissolati e furono tanto notevoli ed impressionanti , che ho creduto opportuno riportarli interamente, togliendone soltanto le interruzioni colle relative risposte e gl'ingrediente inutili. Li riporto, a preferenza di quelli dei miei amiei, perchè certe ragioni acquistano significato e valore maggiore, dalle persone che le espongono. Nessuno sospettera di sovversivismo Fani e Martinl ! • Non sono stato affatto entusiasta della iniziativa dell'amico Bissolati; anzi se L.> avessi potuto l'avrei impedita. Credo inopportuna la presentazione di quella mozione per vari motivi che furono da me esposti (1) A Roberto Mirabelli, che fu vittima negli scorsi giorni di una aggressione violenta, ingiusta, villana da parte del senatore Pierantoni e contro la quale egli reagì fieramente vada, in una a quella di mille altri, la mia parola di solidarietà piena e di affetto fraterno.

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