110 RIVISTA POPOLARE d) Capi dei dipartimenti imperiali . 1 o e) Avvocato Generale del Bengala /) Eletti dalla Camer::1 di Commercio di Bombay e del Bengala 2 g) Eletti dalla Camera nazionale del Bengala e dalla Associazione degli industriali di Bombay 2 /i) Eletti dagli Zemidar delle varie provincie 2 i) Eletti dai Maomettani . 2 j) » dai Consiglieri municipali eletti dalle otto provincie . 8 k) Eletti dai membri eletti dal Distretto o officio di Talak nelle 8 provincie 8 l) Nominati dal governatore, a sua scelta , ma fra uomini non impiegati . 4 Totale 56 A proposito dei Consigli Provinciali è naturale che le stesse misure non possono essere adattate per le stesse provincie ; ma si deve, tanto quanto è possibile identificarle di modo che anche i Consigli provinciali abbiano indiani nel loro seno. Solo a questo patto, incominciando a dare ali' [ndia la sua economia, i'[ughilterra sederà le velleità di rivolta ed il ma Icontento che serpeggiano nel paese ( Modern Review, gennaio 1908). ♦ Roberto Michels: U patdottismo dei soclalistt tedes<~hi e il Cong·resso di Essen.•- Si sa che pei discorsi patriottici dei loro capi al Reichstag .e per la loro inazione davanti al pericolo marocchino, i sodal1sti tt:deschi pur divenuti sospetti a tutti coloro che mostrano inguetitudine pei problemi internazionali della nostra epoca. Nè meno meraviglia ha destato nel mondo intiero di vedere al Congresso di Stut - tgarl sulla pericolosa questione dell'antimilitarismo, i socialisti tedeschi trovansi ali' estrema destra del I' Internazionale mentre socialisti francesi ne occupano l'estrema sinistra. Ma a qual prezzo si sia tenuto l'accordo diplomatico su di una formula confusa, possono dirlo coloro che allo storico -congresso assistettero. li Congresso di Essen avrà fatto ricredere gl' ingenui che pensavano il partito socialista tedesco potesse un giorno porsi in linea cogli altri partiti socialisti più avanzati. Per farli ricredere basta percorrere il resoconto ufficiale. [ pochi che ne I socialismo tedesco, pJr non giungendo fino ali' antimilitarismo come in Francia, in Italia, in [svizzera, avevano a cuore di forzare il loro partito a prendere un'attitudine più socialista di fronte al patriottismo, sono stati letteralmente schiacciati. La Sinistra del partito era stata costretta a domandare conto al gruppo parlamentare della sua solidarietà verso i discorsi patriottici e militaristi pronunziati da certi deputati del partito. Questa sinistra aveva fatto votare a tal riguardo una stra.-:a mozione dalla sezione di Kiel di designare come oratori sulla discussione del bilancio della guerra, deputati di cui si fosse sicuri dal punto di vista antimilitaristico e fodeli alla risoluzione di Stoccarda. Di contro la sinistra debok e poco numerosa, trovò in prima linea Babel, il capo autentico del socialismo ttdesco e forte tanto_ da imporre silenzio ai più audaci. Perciò e,sa diresse i suoi sforzi contro il deputato Noske che aveva pro nunziato un discorso nè più ne men0 patriottic0 di quello di Bebel. Come Bebel aveva offerta la sua spada per difendere la patria di Guglielmo e della Tavola Rotonda. Ma il ten tati vo abortì miseramente. Noske, sostenuto da Bebel, prevenne i loro colpi e dichiarò che non aveva alcun motivo di ritirare una sola delle parole patriottiche pronunziate al Reichstag. Dopo lunghi dibattiti la mo1.ione dei ri voluz ionari che non era incendiaria, ma rappresentava qualche velleità d' andare avanti, fu respinta con una maggioran;a schiacciante-dice il resoconto. Di chi era composta la minoranza ? Fra i pochi rivoluzionari si trovavano Kautisky, Liebknecht (Carlo) Ledabom, Stad hagen; a fianco ad essi qualche riformista pratico come Eisner, Vétzeker de Bochum e qualche altro. Che cosa dissero? Nelle lnro parole si sentiva l'eco del congresso di Stuttgart Bacom criticò Noske per il cattivo effetto che le sue parole potevano avere per gli stranieri. Wetzker andò più lontano. (< Bebelesclamò - avrebbe dovuto pensare un pò più alla situazione internazionale n. Il più chiaro fu Eis~er che disse che nel momento in cui il governo tentava di fomentare passioni na - ziona.listiche Noske mise avanti i sentimenti patriottici del partito: ciò poteva accrescere la tensione internazionale invece di diminuirla. 11 Se la nostra borghesia può dire allo straniero che il pro· letariato del nostro paese le si trova accanto, vuol dire che il reale pericolo di guerra ha aumentato. Non c'importa di ciò che possano dir di noi i gi_ornali borghesi, ma di ciò che si dice di noi all'estero. Abbiamo sensibilmente aumentate le difficoltà dei nostri compagni francesi. Se si dice che prenderemo i nostri fucili non ci si crederà fintanto che i nostri deputati non voteranno il bilancio della guerra 11. Stadthagen gridò: « E' la borghesia che ruba la patria al proletariato. Ecco perchè la classe operaia non' ha bisogno di difendere questa patria dei borghesi nell'interesse del capitalismo e allo scopo di eternare la dominazione di_ classe nKautsky dichiarò. (< [I· Marocco non val la vita di un solo pro. letario- Se si fa la guerra pel Marocco dobbiamo opporci , anche se fossimo attaccati )l, Lensc h riconobbe come la Germania aveva preso partito per l' indebolito ezarismo e non saprebbe imaginare nessun caso in cui il proletariato tedesco potesse approvare una guerra, offensiva e difensiva. Tutti questi discorsi non potevano proprio cangiar nulla. È evidente che la burocra 1 ia della democra 1 ia socialista te desca ha già troppo camminato sulla via della borghesia per arrestarsi o dare indietro. Essa è prigioniera del suo passato. Bebel e i suoi fedeli non senza ragione scagliano in faccia a i loro critici 11 la gloriosa tradizione del partito·: questa tradì - zione è pratriottica. Non è scritto nel Manuale del partito: << Nessun membro del partito mette in dubbio che in una guerra tutti i soldati dell'esercito tedesco senza nessuna differenza di grado faranno il loro dovere? Bebel non ha promesso alla borghesia tedesca in caso di guerra che i socialisti, in linea di patriottismo non sarebbero inferiori agli aderenti ai partiti borghesi? L'Almanacco socialista di Brunsw:ck pel 1908 non dice testualménte che« il proletariato tedesco non pensa a tradire la sua patria dando al nemko il suo bene supremo? • Come sconfessare tutto ciò che aveva fatto tanta impressione sulla borghesia? E' al suo carattere unicamente parlamentare che il socialismo tedesco deve il bisogno di patriottismo. << I discorsi di Bebel e di Noske, dicono parecchi dei più autentici bebel;ani, invece di nuocerci ci hanno grandemente giovato nella nostra propaganda tra le masse 11, Così molti socialisti dei piu noti si convinsero che la disfatta patita nel le ultime elezioni doveva loro imporre un'accentuazione ancora più energica dei loro sentimenti patriottici. E questa tendenza si manifestò fortemente al Congresso d'Essen. « Noi non vogliamo far devastare disse Noske, la nostra patria dagl'lnglesi, dai Russi e dai Francesi 1>. Ciò che combattiamo nel militarismo è il cattivo trattamento ai soldati l' esclusivismo degli ufficiali come casta e la dichiarazione che l'esercito è un mezzo per mantenere la superiorità delle classi dominanti •. Il patriottismo dei socialisti tedeschi se non si comprende dal punto di vista teorico, si comprende meno ancora dal punto
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