Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 2 - 31 gennaio 1908

RIVISTA POPOLARE 37 Montecuccoli che vorrebbe infliggerci una nuova Lissa. + Come si è visto nulla o ben poco del mio ho m,esso nel~o esa_me critico dell' opera ultima di D Annunz10; mi sono valso esclusivamonte delle parole dei suoi apologisti. A mio modesto avviso la finali~à na~ionale non era nelle intenzioni del poeta o .s,ec er~ c1stava coi:nemezzo per raggiungere l'altra pm pratica: quella d1 far denaro. Ma giacchè gli amìci vollero trovarvela, egli li contentò col brindisi dell'amarissimo Adriatico. Svelato il simbolismo però ' ' • ' ' ne. nato_ un altro guaio. Gl'Italiani non avrebbero mai capito attraverso alle velme, alle tumbe e alle barene - attraverso alle diaconesse ai naumachi ao-li episodi della Fossa Fuja, ec. che n·Annunzio volefse :•dare all'Italia_ il .P?lmone sinistro, cioè le provincie irredente. Il brrndisi, detto di fronte a Palazzo Venezia, l'ovazione dei commensali e i commenti dei gio:nali l? ~anno spiegato, non agli Italiani; ma agh austnac1 ..... Alle s~empiag~ini patriottardiche del poeta è venuta rapida la risposta da Vienna. Il Neue rViener T_ageblatt si occupò nell'articolo di fondo della tragedia per trarre la conclusione in favore dell'aumento delle spese per la marina. L', ,!ixtrablatt dedica qualche pagina alla Nave dell irredenta, come chiama la tragedia e considera D'Annunzio - staffilato anche dal Times in questa occasione - come un comediante che neo-li Italiani ha trovato un degno pubblico; 'conchiude co~la raccomandazione di fortificare i porti austriaci ed armare la flotta. Il Fremdenblatt ufficioso ' .. ' ' ' e pm temperato, ma chiude colla stessa antifona e considerando ironicamente la Nave come una tragedia eccellente ... per l'Au~tria. . Ma il giornale più esplicito che rispose amarissimamente al brindisi fu il Neues ~Viener Iournal. Ecco la chiusa del suo articolo. « Per noi Austriaci « è bene sapere che sembra amaro a taluni il no- « stro dominio nell'Adriatico. Ciò ci renderà avvisati « sui mezzi atti a rintuzzare qualunque tentativo « per raddolcirlo ». « Proprio nel momento in cui d'Annunzio por- « geva al suo uditorio il calice aulico della sua cc logu~cità. per far loro gustare l'amarezza dell'A- « dnat1co, m quel mare tanto amaro si svolgevano « alla presenza dei delegati ungheresi ed austriaci e, le manovr.e della nostra flotta. La Nave di d'Ancc nunzio e le navi della nostra marina sono la « poesia e la realtà, e forse l'idealismo d' annun- « ziano_ se:virà ad acuire il senso vigile delle dee, legaz10m sulla natura dei nostri interessi. Di « fatti l' Adriatico è stato reso molto amaro da cc Tegethoff ». Il ricordo di Lissa risponde come uno schiaffo s~~oro. sulle guance degli sciocchi che per la vam ta d1 un applauso si ubbriacano d'irredentismo verbale e stupido, mentre Montecuccoli chiede centinaia di milioni per la marina austriaca, cui assegna lo scopo, non solo di difendere le coste adriatiche dell' Austria - il polmone sinistro dannunziano - ma anche per colpire il nemico e ridurlo all' impotenza; cioè per infliggerci una nuova Lissa. ~le.uni giornali italiani se la prendono cogli austnaci che cercano il pelo nell'uovo, cercano querelles d'Allemands con noi in ogni menoma occasione ~enti:e e~si non si peritano di commemorare 1~ v1tt?n~ d1 Lissa in termini offensivi per noi, non rest1tmscono a Roma la visita al Re d'Italia e fanno manifestazioni clericali con relativo int~rvento di Arciduchi e di Arciduchesse. Proclamano infine, questi giornali, che ogni nazione è libera in casa propropria di fare quelle manifestazioni che gli talentano, purchè vengano da privati senza che altri abbia il diritto di farci da pedagog~. Ben detto. Ma come noi abbiamo il diritto di ~anifesta~e _il de_siderio di acquistare nell'Adriatico ar:ianssimo 11 nostro polmone sinistro, così riri:ane rnco_n~usso 1~e~lia~striaci un_ diritto uguale d1 cantarci rn _tutti 1 toni che vogliono infliggerci ~na s~conda Lissa per renderci ancora più amaro 11 cos1detto mare nostrum - Altra sciocca ed inconcludente frase che si dovrebbe lasciare soltanto ai giovanetti che fanno componimenti studiando l'antica ~carta geografica del mondo sull'Atlante Kiepert. 9li austriaci in questo _caso speciale potrebbersp1egare la loro permalosità, la loro morbosa suscettibilità nazionale col fatto che il Re d'Italia quello delle manifestazioni irredentistiche di Udine' si compiacque molto con D'Annunzio della su~ Nave. Ora chi può fare intendere ad uno straniero met;~re e' è. tanto bavardage_ sull'imperialismo e sull 1rredent1smo della tragedia, che il Re, un buon numismatico , aTplaudiva alla esumazione delle velme, delle tumbe e delle~ barene e non al simbolismo politico? L'interpretazione politica del fenomen~ era tanto. più plausibile in quanto che alla c?laz10ne Fai:aglta, dove c_olb. rindisi si chiariva (?) il simbolo? assisteva. un r~1111!str?resp~ns~bile., che era tr_a 1 plaudenti? po:c~e gh Anstnac1 non possono mtendere che 11 mm1stro della pubblica istruzione vada a festeggiare una cattiva opera d'arte. Rest~ndo pari i due diritti, quello degli Italiani a mamfestare clamorosamente l'aspirazione all' acquisto del loro polmone sinistro e l'altro degli au~tr!aci . a ricordare! Lissa, s'inacerbiscono gli a111m1d. ei du_e popoli e fa_talmente a forza di parole si cammma verso fatti, che a noi potrebbero riuscire amarissimi . i~Fra i due diritti alle manifestazioni verbali resta questa enorme differenza: gli austriaci le parole pot_rebbero corroborai:e con una vigorosa azione; essi sono bene armati e pronti ad una guerra· e non contenti della loro incontestabile superiorità per terra, per bocca di Montecuccoli, chiedono centinaia di milioni per navi, navi, navi. Noi non siamo apparecchiati che alla disfatta. Questa l'opinione brutalmente sincera degli ufficiali, che conoscono le condizioni del nostro esercito. Sia lecito dunque al D'Annunzio il fare dell'irredentismo rettorico stolto e ricticolo, ma la stampa non lo segua in quella via pericolosa, che ci procura _umilianti ricordi in pace e ci può preparare un disastro in guerra. E se vi sono uomini politici e giornali, che vogliono l'opporfona preparazione alla guerra, cessino di applaudire al varo delle navi di carta pesta guidate da nocchieri corrotti e infrolliti, ma chiedano apertamente centinaia di milioni pel varo dei Dreadnought di ferro. Si uscirà dal campo della rettorica balorda e si acquisterà il diritto di essere considerati come un popolo serio che sa quello che vuole; e che si prepara con adeguati mezzi a conseguirlo. Vedranno gli Italiani se sia cosa savia e prudente affidare nuovi miliardi ad una istituzione, che in quarantasette anni ne ha consumati una quindicina per condurre l'Italia a.loCustoza, a Lissa, ad Adua e presentar., a inerme alle beffe dei giornali austriaci e di Montecuccoli. - DoTT. NAP. CoLAIANNI Dirigere lettere e vaglia al Dott. Napoleone Colajanni, Corso Vittorio Emmanuele I I5. Napoli.

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