Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 2 - 31 gennaio 1908

.. RIVISTA POPOLARE 31 buna.le della. Santissima Inquisizione non ha più ai suoi 8erviz1 il braccio secolare, altrimenti quotidianamente in Campo dei Fiori si sentirebbe l'odore della carne nrnana bruciacchiata). E se la goda la sospensione a divinis l'ottimo Don Mi nocchi: così si convincerà, che non si può rimanere µrete cattolico, gala11t11oaJo e studioHo e pretendere di pensare col proprio cervello. Per tutti pensa Merry del Val, che alla sua volta pensa per conto del Papa e questo per conto e mandato dello Spirito Santo ..... E ci pare che basti * * * Eccoci, infine, al nostro Don Romolo Murri 8empre vigile e battagliero, cui la sospe11i:1ioue a divinis ha accresciuto salute. ~ meglio si troverebbe, forse, se sopraggiungesse la scomunica .... Nel sno libro recente µoco c'è di nuovo: vi ha riunito molti suoi µrecedenti articoli - compresi quelli meuo counessi alla qnistione politica - religiosa, cue trattano dell'azione del partito socialista e del partito radicale. Se non sono nut,vi gli scritti ciò non signi fica che uon siano buoni; lo sono s µecialmante perchè coordinati ad una direttiva. La direttiva è questa: nua crociata contro il clericalismo per il cattolicismu· La quale lo conduce a dire che il cattolicismo attuale "è troppo uca µolitica e • troppo poco una reli,g;ione; che la politica di esso è « antidemocratica e quindi in coufl.itto con le più vive e e giovani aspirazioni del paese; che questa politica « è con1e uua catena !Agata al piede della vita re- • ligiosa » . E Don Murri espone tlll programtaa di bene, abbastanza democratico e sociale, se non socialista, nella convinzione, che esso corrisponde ag-li insegnamenti di Cristo; tanto che, egli dice, e se Cristo tornasse fra « noi riconoscerebbe che i migliori crit'ltiani sono gli e anticlericali ». Ma se Cristo tornasse al mondo e ve01sse a Roma avrebbe bisogno di milioni di funi per cacciare Papi, cardi uali, arei ve;-;covi, vescovi e canonici dal Vaticano come peggiori dei Farisei - salvo ad esserne impedito dagli Svizzeri, c':e non lascerebbero cn trare in S. Pietro un vri-nu-pieds, che avrebbe l' aspetto di uno scamiciato rivoluzionario. L'osservazione venne espressa in una saporifolsima caricatura dell' Asino. Don Murri ha del rivoluzionario pei tempi che corrono, non da oggi, ma da circa diciasette secoli nella Chiesa di Cristo; e in attesa del ritorno dell'uomo -di N azaret, sarà lui lo scacciato dalla Chiesa, non i pubblicani, che la deturpano. Che egli sia rivoluzionario le confermò in una conferenza a Napoli nella qua.le sostenne che lo Stato dev'essere laico ... E Don Romolo Murri pretende ancora di essere cattolico, cioè sottoposto al Papa co.ue capo della sua Chiesa! Pio X ch'era reazionario buono come nrcivescovo di Venezia-senza gl'incitamenti di Merry del Valrisponde agli eretici trattandoli come devono essere trattati: li sospende a divinis e li scomunica non potendoli impiccare, squartare, bruciare. Poveraccio, fa quello che può ... E la marea delle sue misure infallibilmente reazionarie monta, monta sempre. Ieri punì jn Francia il vescovo Battifol; oggi se la prende coll'arcivescovo di Strasburg. Con quale risultato? Ha fatto schierare tra i ribelli anche La Germania, che sino a ieri fu l'organo autorevole e bat.tagliero del Oent1·0 Cattolico nell'Impero Tedesco !... Oiò che pensa il Papa; ciò che egli farebbe se potesse lo ha manifestato in un discorso improvvisato , cioè sincero, ai membri del Còngresso antischiavista: e Un « governo per ben governare deve essere dispotico ~ egli ha detto. La frase ai politici parve un pò forte ; perciò si sono affrettati a far sapere che le vere parole di Pio X furono: « un governo, se vuole ben governai·e, « non deve temere di apparire dispotico ,.. La differenza non è piccola. Ma gli atti del Sommo Pontefice stanno a dimostrare che la seconda versione è una pietosa menzogna per ingannare il pubblico. E il pubblico italiano 0011 deve lasciarsi minchionare. Esso deve ricordai·e che il non expedit sarà tolto se i clericali crederanno di potere lottare con proba.bilità di successo. Se· C08Ì non fosse perchè l'Unione elett01·ale cattolica avrebbe da Roma emanato nei primi dì Gennaio una circolare colla quale incitava i cattolici di prepararsi per accedere alle urne , consigliandoli a mostrarsi a visiera alzata quali difensori dei loro convincimenti religiosi? La circolare avverte i cattolici di farsi elettori politici per non corre1·eil 1·ischio di 1·imane1·e senza soldati, quando il vescovo <Jredaopp01·tuno che si acceda alle urne ..... E se i clericali vincessero sappiamo cbe il Papa ha indicato con quali criteri dovrebbero governare: dispoticamente. Altro che Stato laico di Don R0molo Murri e discorsi equilibristici monarchico-cl erica! e- liberale-sociali del Deputato Cornaggia ! ! + Un Infamia consumata. -li prcgetto di espropriazione dei Polacchi, di cui ci c.ccupa.mmo 11el numero precedente è stato approvato con una scarsa maggioranza - sempre enorme, trattando:;i di una in• farnia senza pari commessa nella pri .na decade del secolo XX-dal Landtag prussiano. Si può essere sicuri che col suffragio universale la Prussia e i I suo governo non sarebbero riusciti a disonorarsi. In tutta Europa e' è stato un grido d'indignazione, provocato, anche dal nobile appello di Sienkiewiez, l'autore celebre del Quo Vadis e che meglio dovrebbe es ere conosciuto come scrittore e come patriota dal piccolo e insuperabile capolavoro che si chiama: Barteck il vincitore. Ali' appello dei Polacchi in Francia h!l.noo risposto i più illustri scrittori ; non così , almeno sinora in Italia. Una lettera ohe ha speciale valore è venuta dalla Russia, dal paese, cioè che promosse la prima scellerata spartizione della Polonia, è pervenuta al Sienkiewicz. E' di Leone Tolstoi. Benchè la stampa quotidiana l'abbia riprodotta noi sentiamo il dovere di riprodurne qualche brano. In uno giustamente è detto: « Nel mondo pagano poteva esistere un sovrano virtuoso, un Mareo Aurelio, ma nel nostro mondo cristiano i monarchi , anche dei secoli passati, i Luigi ed i Napoleonifrancesi, i nostri Caterina Il e Nicola I, Federico, Enrico ed Elisabetta, tedeschi ed inglesi , malgrado tutti gli sforzi dei loro adulatori, non possono oggi risvegliare in noi che del disgusto. Quanto ai sovrani attuali, promotori di massacri e di violenzedi tutte le specie, essi SOi10 talmente al disotto delle esigenze morali della maggioranza che non possono neppure eccitare la nostra indignazione; essi non meritano che la nostra pietà e la nostra avversione ~. Dopo una violenta tirata contro lo Stato soggiunge: (< Quanto ai dettagli della questione che vi interessa ed ai preparati vi che fa il governo prussiano per spogliare i proprietari rurali di nazionalità polacca , io sento più pietà per gli organizzatori e per gli esecutori di questa spogliazione che per quelli che ne saranno le vittime : questi ultimi hanno la parte più bella, essi saranno in un'altra terra in altre condizioni di quello che furono precedentemente. lo compiango gli opprtssori , compiango coloro che appartengono ad _una nazione ad uno Stato di banditi e ehe ne sono solidali. Credo I , ' che per qualunque uomo dotato di senso morale , non c e dubbio sulla scelta da fart: : è preferibile essere un prussiano solidale col proprio Governo, od un polacco cacciato dal suo focolare? Ecco il solito misticismo anarchico di Tolstoi , che conduce all'impotenza e che fa tanto comodo agli oppressori e non serve se non a perpetuare l'oppressione.

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