Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 21 - 15 novembre 1907

.. RIVISTA POPOLARE 565 minano insieme ai modernisti. Sono eletti 19 di destra a monarchici, 128 ottobristi e moderati , 4 della rigenerazione pacifica, 41 cadetti, 15 nazionalisti polacchi, 6 musulmani, 14 democratici socialisti, 28~di sinistra, 6 indipendenti. Diciamo, almeno nelle elezioni, perché niente prova che i moderati non vorranno esercitare sul serio il loro mandato legislativo, non apµena la Duma sarà messa in condizioni di funzionare. E il dissidio fra la burocrazia e il parlamento: fra l'aut0_irazia e il popolo si rivelerà una volta ancora, irriducibile. I cadetti hanno presentato e discusso su i loro giornali una. lunga serie di riforme radicali : e fuori di dubbio che essi vorranno farle approdare; ed è anche fuor di ogni dubbio che se queste riforme riuscissero l' autocrazia sarebbe spacciata. Bisogna considerare; essi vogliono, fra altro, che i ministri sieno responsapili dinanzi alla Duma, che i Governatori di Provincie possono nell'opera loro essere controllati dalla Duma; e che le quistioni di finanza dipendono direttamente dalla Duma. Tanto dire di mandare a spasso tutta la burocrazia. Ma vogliono anche di più. Essi dichiaranoe nessuno può dar loro torto - che la Costituzione non è mai stata applicata, anzi che non è stata ancora data : essi vogliono dunque che lo Tsar accetti dalla Duma i proprii ministri, or questo è quanto dire allo Tsar «Voi non sarete più l'autocrate-Voi non sarete più Tsar li. Intanto il popolo aspetta dalla Duma un 'opera seriamente fattiva. La promessa dello Stolypine , provvedimento strappato dalla paura all'egoismo, della di, visione e partizione gratuita delle terre ai contadini, non ha avuto, nè può avere effetto : il denaro manca al governo, manca anche per far fronte alla crisi economica, od alla miseria agraria che si presentano acutissime. Ed i rivoluzionarii acuiscono la loro attività. Si direbbe che di quà e di là si affilano le armi per l' ultimo scontro , per l' ultima decisione certo. E la recente rivolta di Wladivostock non pare venuta proprio apposta per rafforzare la fiducia dello Tsar e dei suoi nell'esercito I Che farà questa terza Duma? Posta come fra l'incudine ed il martello: fra lo Tsar che non vuol cedere; ed il popolo che vuole serie, profonde, radicali, riforme; fra i burocratici che intendono perpetuare il loro dominio ed i rivoluzionarii che vogliono vederla finita che farà questa Duma? Gli elementi che la compongono sono meno estremi, tanto a destra come a sinistra, di quelli che componevano la Duma che la precedettero; ma appunto r,er questo sembrano più determinati a volere non essere delle semplici comparse nel gioco della politica interna della Russia. Assisteremo ad una conflagrazione ? Questo è quanto vedrem_odelinearsi fino dalle prime discussioni, fino dai primi atti di questa terza Duma: intanto, ora che appunto la Duma inaugura i suoi lavori ci piace riprodurre un breve ma significativo passaggio dello Slovo , che non può esser tacciato di estremismo, e il governo si ricordi che ove non si con - cedano efficaci riforme al popolo, ove non si provveda ~ con rimedi duraturi alla crisi agraria che di nuovo mcombe, ne avverranno agitazioni funestissime per l'economia nazionale e la pace interna del paese li. Il che per un organo ufficioso è dir molto , e rivela che la situazione cui va incontro questa terza Duma e tutt'altro che chiara .. + La futura elezione presidenziale NordAmerloana - Sarà o non sarà 'reddy '? E' vero che l'elezione presidenziale non avrà luogo che a Ottobre d~ll'~nno J?ro~simo(1908) ma la campagna elettorale è già mcommciata , e già si sono fatti nomi di candidati, fra i quali quello dell' eterno candidato Bryant, 'e si fanno previsioni e si scontano probabilità ed oro-- scopi. Sarà o non sarà Teodoro Roosevelt ? Poiché essere rieletto Roosevelt o essere eletto un altro in suo luogo significa un cambiamento radicale nella politica, specialmente interna, degli Stati Uniti. Si è detto, ed è sembrato esatto: se fosse eletto Taft invece di Roosevelt la politica interna, l'atteggiamento della Presidenza di fronte ai Trus8, e sn la questione di alcuni ritocchi alla costituzione sarebbe lo stesso, poiché Taft è creatura di Roosevelt, ed è Roosevelt che lo presenta quale suo successore. Ecco: che Taft sia una creazione - non diciamo creatura -di Roosevelt è un fatto , che sia anche seguace della politica del presidente, e sia stato non indicato ma supposto presentato da Roosevelt stesso è anche un fatto ; ma che egli possa rimaner tale dopo che sarà andato ad abitar~ a White House questo è ciò che ci semb_ra poco probabile e quindi la politica potrebbe mutare. Ma poiché appunto sembra a Roosevelt che la sua politica sia la più opportuna per il bene degli Sta~i Uniti egli si ripresenterà, e la sua candid&.tura sigm• ficherà, come la sua presidenza significa, lotta a coltello contro la plutocrazia, contro i miliardari, contro i Trust. Lotta per una moralizazione del sentimento pubblico, traviato, corrotto reso egoista dalla mania feroce del- !' arricchimento a tutti i costi. Non c'è esempio peggiore della insolenza del danaroso; o non c'è politica più pericolosa e dannosa di quella che è fatta a base d' interessi per il semplice arricchimento d'individui. La nazione dove il plutocrate è, come agli Stati Uniti, il padrone del Parlamento, del Senato, della stampa, delltt. Banca ; dei corpi e delle coscienze ; dove il miliardario può comprare il giudice, come la sigaretta, è una nazione perduta ; e Roosevelt che sa questo, che ne ha la prova evidente sotto gli occhi lotta per strappare il potere al le mani dei padroni dei trusts. Ma riuscirà? Questo è il grande problema. . Intendiamoci; la candidatura non è ancora ufficialmente proclamata , nè per legge può esserlo ancora. Roosevelt potrebbe voler rispettare la consuetudineche non è legge - che nessun presidente ha chiesto mai di essere rieletto per la terza volta; ma bisogna notare che il momento è speciale: la lotta che Roosevelt combatte è eccezionale. I Tr11:-;t,specialmente ora che la Standard Oil è stata condannata a pagare una multa di 146 milioni, e che multe consimili minacciano altri Trust, non disarmano , anzi ; la crisi di Borsa, alla quale Pierpoint Morgan spaventato dai terribili risultati ha messo un'argine, è stato provocato da loro oltre che della deficienza di moneta circolante; mentre d'altro lato Taft, che parla, ora, a nome di Roosevelt dichiara: « Lo stato deve sottomettere a se i Trust, e la presidenza ri11scirà, per il bene dello Stato a vincere i Trust li. Ma riuscirà, Teddy, a farsi nominare ancora per vincere? Questo è il problema. • Cose Inglesi : 1. 0 L' Imperatore Guglielmo in Inghilterra. - Dunque ~io e nipote, Eduardo VII e Guglielmo II, si sono incontrati. Dopo l'aspra tensione degli spiriti, seguita al famoso telegramma del Kaiser a Kruger prima della guerra Anglo-Boera, alle irri verenti parole pronunziate da Guglielmo a proposito della Regina Vittoria, e a qualche scherzo-di cattivo gusto - dell'Imperatore a proposito di Re Eduardo, pareva doversi concludereinunairrimediabile contesa fra Germania ed Inghilterra. Tanto più che gli interessi delle due grandi nazioni, sono assai di frequente antagonistici, e che nou si può dire che fra poµolo Inglese e popolo Tedesco regni la più grande simpatia del mondo; anzi anzi gli inglesi, e come popolo, e come individui detestano ·cordialmente i tedeschi e viceversa. Certo Guglielmo non è stato male accolto nè a Portsmouth, nè a Londra, nè a Windsor, la popolazione

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==