Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 21 - 15 novembre 1907

RIVISTA POPOLARJ!. essi sono il zimbello del govesno non ottengono alcuna rifor· n· ; vogliono sopratutto la riforma eletterole in Prussia, per 7arla ai conservatori e provvedimenti scolastici. ttualmente 3000 posti d' istitutori sono vacanti per man - ci a di aspiranti , 9,663 classi sono insufficienti pel numero alunni ; gl' institutori sono male rt:tribuiti e posti sotto la sorveglianza diretta dal clero. E Bùlow sinora si è opposto alla riforma elettorale e ai provvedimenti scolastici, mostrando la tendenza conciliatrice col clero. Se questa conciliazione avverrà non avremo la levata di scudi dei liberali contro il governo attuale ? La situazione è imbarazzante per altrl motivi. Il Centro e i socialisti vogliono riforme sociali ; la destra si oppone. I dissidi indeboliscono il Ministero : Bulow è in opposizione con Pogadowski , che in_giugno ultimo fu congedato Tutti i ministri si fanno una guerra sotterranea. Le finanze ddlo Stato non sono in condizioni brillanti. Il bilancio del 1907 è in deficit di 500 milioni circa. Le imposte indirette votate nel 1905 hanno reso meno del previsto. Nuove imposte sono necessarie. Dopo l'avvento al trono di Guglielmo 2° l'Impero ha contratto quattro miliardi di debiti oltre quelli dei singoli Stati. Un nuovo prestito è previsto per questo anno. Non stanno meglio questi ultimi, che nello scorso anno non poterono versare al tesoro imperiale le loro contribuzioni matricolari. Non c' è armonia tra i princip~ e i governi confederati. Lo Imperatore ha avuto serie quistioni col principe ereditario di Baviera, coi granduchi <ii Baden e di Hesse, col duca di Sassonia Meiningen. Il contrasto tra la Prussia feud.~le e reazionaria e gli altri S~ati, principalmente il Baden, il Wurtemberg, l' Hesse, che evolvono verso la democrazia suscita numerosi conflitti. Infine una crisi economica minaccia la Germania. L'anno 1906 è stato un' epoca di grande prosperità. L' esportazione raggiunse 7 miliardi e 285,760,000 di lire; l'importazione L. 8,435,000,000. La Jisoccupazione diminuì e gli elevamenti dei salari hanno compensato la carezza dei viveri. Ma la crisi è vicina. La prosperità dello scorso anno è dovuta a cause acci:ientali : per es. all'arresto dell'attiv:tà economica in Russia. Una diminuzior,e di affari sembra imminente. Già i valori tedeschi ribassano in borsa. Il credito tedesco è seriamente minacciato. Occorrerebbero misure eccezionali per impedire o attenuare ta crisi imminente. Se non si avranno sarà completo il fallimento del governo di Guglielmo II. Il partito socialista sarebbe quello che se ne avvantagerebbe. Esso è già potente. Nell'ultima battaglia elettorale sopra 12,800,000 votanti , i socialisti ne ottennero 3,250,000. Durante la lotta ne aumentarono i membri iacritti e paganti le quote: erano 380,000 in ottobre 1906, divennero 450,000 in febbraio 1907. La stampa socialista ha più di un milione di abbonati; dei quali 200,000 sono venuti dopo I' u!timo scioglimento del Reichstag. Le finanze del partito s0no prospere; e il sentimento rivoluzionari o si fa strada. Un pubblicista dei più autorevoli , Mehring direttore della Ganetta popolare di Lipsia ha proclamato nettamente, che bisogna finirla coi mezzi legali. Intanto I' imperatore non: volendo rinunziare ad alcuna particella del potere cerca diversivi. La maggioranza del nuovo Reichstag non è concorde nel programma pohtic.o ed economico; ma è animata da tutte le passioni nazionaliste e imperialiste; vuole la più grande Germania e sosterrà la politica mondiale. Ma quella pacifica è fallita; dovrà mutare di carattere e la nuova forma di politica mondiale incontra nuovi ostaco!i, perchè la Germania è isolata, Essa può contare esclu . sivamente sull'Austria-Ungheria; ma questa potenza vale poco perchè Ungheresi, polacchi, Czechi sono ostili alla Germania &-:nza dire della giovane democrazia, che si è affermata così fortemente nelle ultime elezioni. Questa e i Polacchi , aiutati dall'Inghilterra, costituiscor:o il pericolo maggiore. L'unione della Francia, dell'Italia, della Spagna e dell'Inghilterra le chiude il Mediterraneo; l'unione del!' Inghilterra, colla Scan dinavia, colla Russia e col Giappone serra la Germania al Nord e all'Est. La mossa dell' Inghiherra alla Conferenza dell'Aia sulla diminuzione degli armamenti la mette in cattiva luce di fronte al mondo , perchè la Germania fu costretta a a respingerla per non rinunziare al sogno ài potersi misurare coli' Inghilterra e dt poter reprimere qualunque moto interno. La nuova politica mondiale. La stampa chauvinista ha celebrato la vittoria elet~orale del 2 5 gennaio come il principio dell'era nuova. Il programma del!' era nuova è semplice. Riposa sulla fede sacra nella missione storica dei tedeschi che sono chiamati la luce del mondo, il sale della terra, e che sono degni di essa per la lc.ro seri~tà, per la \·asta intelligenza. per la loro storia ammirevole, pei loro doni straord,nari. La stampa invoca sacrifici per mettere la Germania alla testa del mondo I All'uopo bisogna aumentare l' esercito e la Marina Le colonie devono essere il legame tra tutti 1 l art1t1 nazionali. Deputati come Mommsen - fig~io del grande storico - come :l liberale Basserman , accettano e propugnano tali ve - dute. Ma le colonie della Germania. checchè ne dica Darburg, sono dette steppe, valgono poco. Ebbene, bisogna conquistar.ne delle altre. Lo spirito di conquista che il Canceliiere Bulow respinge colle labra, anima i coloniali. Negli affari coloniali , essi dicono, non deve entrare il Reichstag, come non vi entrò che per approvare i fatti compiuti nelle due spedizioni in Cina del 1894 e del 1900, Ma dove trovare le ricche colonie? Non in Africa : Inghilterra, Francia, ltalia hanno occupato il meglio e garentiscono ançhe l'Abissinia. In Asia è già abbandonata la colonizzazione della Siria e della Palestina; i tedeschi che si sono stabiliti in Mesopotamia alimentano le illusioni. Ballin ha già stabilito un servizio di navigazione tra Amturgo e BagdaJ. Nel Bras;le meridionale, nell'America centrale si spera stabilire delle colonie tedesche. Ai confini dell' Impero la Uvonia, l' Estania, la Curlandia, la Lituania vivono molti tedeschi, che chiamano da anni l'imperatore-liberatore. Non si potrebbe farne delle provincie tedesche strappandole alla Russia? E quelle provin - cie da due anni guardano i Pangermanisti. Un vento di follia soffia su tutto l' impero; una frene:1ia di azione, una furia di espansione coloniale pare che vogliono distrurn:Jle ultime vestigia della ragione e della prudenza. Il governo segue ed eccita questi folli; esso ha infine creato la diversione. Deve ubbriacare la nazione e darle ricchezze materiali se non vuole cadere. Perciò Guglielmo II giuoca I' ultima carta posto in faccia a questa alternativa: la democrazia o la guerra. Ve,-so la conjlagra 1 ione generale I Giornali nazionalisti , liberali e conservatori; discorsi di deputati e di candidati non hanno che una sola nota : l' odio contro l'Inghilterra. Tutto · è messo in opera per eccitare gli odii popolari cotro Edoardo VII additato come il nemico della Germania. Si dice che Clemenceau sia l'istrumento del Re d'Inghilterra; e si assicura che la Francia si apparecchia alacremente alle revanche Ungiornale di Lipsia rimprovera a Bulow di non aver chiesti:: spiegazioni. Non è più la nervosità, è il furor teutonicus. Basserman grida : « Teniamoci pronti alla guerra ! » Kermann Muller, deputato aemocratico a Berlino ( 17 aprilr) proconizza I' unione di tutti i partiti borghesi contro l' inghilterra. Il conte di Reventlou, un amico dell' lmreratore, in un opuscolo: Pace mondiale o guerra mondiale? Dove conduce la via della Germania? mostra che la sorte del mondo è nelle mani del popolo tedesco e conclude che la confiagrazione generale è inevitabile. c~rti giornali, il Reic/1,hte, l t D.tut-;cht Tge;rcitll 1g, rim-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==