RIVISTA POPOLARE quale comincia a rivelarsi agli uomini nella sua pienezza e nella sua verità; e prima di ogni altro il consiglio più dannoso: quello della guancia offerta allo schiaffo ». ccNon vi è dunque alcuno che prenda cura della sua gloria? Non vi son dunque accanto a lui, parenti o amici, non per dirgli che è giunta l'ora di tacere - perchè non bisogna attristare i vecchi che hanno il suo passato - ma per dargli l' illusione consolante che egli parla ancora al mondo, pur prendendo pietosamente le necessarie precauzioni, perchè la sua voce, che oramai non è più la voce del suo genio, non giunga a tormentare coloro che vorrebbero conservare intatti il rispetto e l'ammirazione della sua opera ? » DoTT. NAPOLEONE CoLAIANNI Il femminismo e la questiosnesesuale Nelle mie dilettazioni psicologiche ho fermato l' attenzione su varii aspetti del vivere civile e delle molte manifestazioni morbose osservate ho raccolto sintomi e dat.i eziologici , che ho interpretato e· classificato m ordine al loro valore patognomonico per trarne a fil di logica ]a diagnosi clinica esatta. Ebbene l'esame obiettivo di questo complesso organismo, che è l'homo sapiens, il 1·e dell'universo, l'oc- ' chio del mondo , la misura delle cose - come profeti, filosofi e naturalisti 1' hanno chia:mato - quale si può fare sulla scorta delle manifestazioni psichiche individuali e sociali, mi ha g11idato più volte alla conclusione che non sarebbe inopportuno cambiare lo stoppino alla famosa lampada di Diogene per ricominciare la paziente perlustrazione. - Dov' è l' uomo ? -- Spogliando molte forme dell'odierna civiltà dall'abbigliamento posticcio di molta ipocrisia e di più menzogna per metterne a nudo carne ed ossa, rimane una misera cosa della nostra tanto cantata civiltà e l' animo si deprime nella constatazione dolorosa , che un dispendio si grande d' energie , in sl lungo volger di secoli, abbia solo modificato la forma esteriore della nostra natura animale, abbia smussato soltanto certi spigoli più acuti dei nostri istinti bestiali. - L' uomo invero si ricorda troppo spesso la sua origine animale. - La nostra costituzione sociale è troppo invasa da agenti parassitarii, troppo debilitata da forme degenerative, minata da focolai persistenti d'intossicazione, per meritare giustamente· il nome di civile. - Ohi non vede una diminutio capitis della nostra evoluzione intellettuale, nello spettacolo raccapricciante di popoli, cercanti con lena affannosa i mezzi più micidiali per distrugger"i l' un l' altro, sanzionanti la legittimità del furto e dell'omicidio, disperdenti la miglior parte delle loro energie ad uno scopo così selvaggio come la guerra ? - Chi non è· costretto a richiamare alla memoria l' homo homini lupus dell' Hobbes nell'assistere alla lotta cruenta di tutti i giorni e di tutte le ore delle due classi degli oppressi e degli oppressori nelle quali è divisa l'umanità? ..... - Chi non raccapriccia dinanzi al pietoso spettacolo dì tanti piccini crudelmente abbandonati nelle corsie degli ospedali da padri snaturati , protetti dalla legge nella loro abdicazione mostruosa ? - Chi infine non vede nella condizione di schiavitù, che la donna subisce da secoli, china sotto il peso della oppressione maschile un altro argomento per conchiudere sulla natura ancora brutale dell'uomo del ventesimo secolo ? - Si direbbe che i nostri centri inibitori, pei quali ci vantiamo differenziarci nettamente dai nostri simili immediatamente inferiori , non abbiano finora vibrato che per coprire di un velo pudico, tessuto d' ipocrisia e di falso amor proprio, il fustrato psicologico rimasto in fondo essenzialmente animale, vite di egoismi e di _istinti selvaggi. Cosi pensavo, con evidente esagerazione nell'eccitazione pessimistica del momento, giorni or sono, quando mi capitò sotto gli occhi un proverbio turco , degno davvero d'ammirazione. - La donna deve avere la capigliatura lunga e la intelligenza corta. - Evviva la sincerità , una buona volta. E noi, che non ci peritiamo di chiamare incivile questo popolo, che ha il coraggio di manifestare pubblicamente quello che sente, di applicarlo nella legge e nella pratica della vita, ci sentiamo per questo migliori? Tutt' altro. Tutti sappiamo che la polig.amia regnante fra i Turchi sotto la protezione della legge, non è men viva tra noi delle nazioni civili. La legge veramente la proibisce, ma chi pon mano ad ella? Ecco la civiltà I Non dobbiamo noi sentirci autorizzati ad esprimere il nostro sontimento di solidarietà coll'autore delle Menzogne Convenzionali? Vedete il caso strano A nessuno fra i femministi più arrabbiati è venuto in mente di mettere in rilievo e valutare per quel, che pesa, un coefficiente, che, a mio parere, costituisce la chiave di yolta dell' edificio femminista. Tutte le persone più evolute, è vero, in maggior o minor grado si proclamano ormai favorevoli all'elevazione sociale della donna e la gradazione delle varie opinioni è fondata sulla limitazione diversa da dare a questo cammino ascensionale della donna o sul metodo da seguire allo scopo. Vi è cosi una frazione di femministi - la parola è orribilmente brutta, ma l'uso ormai fa legge - che crede il mezzo migliore di elevazione femminile consistere nell' estensione alle donne del suffragio politico e amministrativo. Tutti conoscono l'accanimento delle s1.tffragiste inglesi che danno tanto da far~ ai loro policemens. I femministi tedeschi sono-divisi in due scuole. Una di queste propugna l'educazione del sentimento e delle funzioni materne come fulcro del miglioramento della donna e della sua elevazione sociale. Un'altra più sintetica e meno unilaterale riassume il suo programma nella spiritualizzazione della donna. Nei paesi latini, almeno per ora, non esiste una tendenza originale, ma solo un riflesso del movimento inglese e tedesco.
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