Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 21 - 15 novembre 1907

RIVISTA POPOLARE 575 2. L'anarchia. Le idee di Tolstoi, in quanto alle critiche dalla organizzazione attuale della propriet~, come si è visto, collimano con quelle dei collettivieti; vanno più in là nell' odio contro lo Stato: egli arriva all'anarchia. Anzitutto egli non esita a giudicare severamente il potere nelle sue origini. « La dottrina dell' apostolo Paolo, secondo la quale ìl potere viene da Dio, favorisce il dispotismo; nè giova quel~a cir_ies_e, secondo la quale il potentato supremo, Il F1gho del Cielo, dev'essere l'uomo più saggio e più virtuoso. Oggi si sa che il potere è riuscito disasi:roso ai popoli; perciò non può venire da Dio ». (Lettt·e à un Chinois). I fautori del governo oggi sono coloro che ne vivono e vivono del lavoro del popolo. Il governo fu sempre nefasto pel popolo, oggi che ha generato i rivoluzionari rappresenta una doppia calamità : i mali del governo antico e del nuovo che vuole sostituirlo. Nè basta, per liberarsi dai mali del potere, il limitarlo colle istituzioni parlamentari e di ogni altro gen~re ,. com_e hanno ~re:iuto gli occidentali. I popoh onentah, e la Cma sopratutto, che non hanno abbandonato l'agricoltura e non si sono depravati colle costituzioni dei primi, devono procedere alla salvazione completa liberandosi da ogni potere. « Il popolo russo non ha che una via da seguire ; è semplice, facile, e conduce infallibilmente alla felicità: rifiutare l'ubbidienza a qualunque governo, sopportar con dolcezza ed umiltà la violenza, senza parteciparvi. Per agire in tal guisa bisogna riconoscere la legge di Dio che dice: « colui che soffrii à sino alla fine sarà salvato >>. « Operai delle fabbriche, con_tadini, ~essate di obbedire al governo; cessando d1 obbedire, non saranno i padroni ad imporre le condizioni, ma sarete voi ad imporle a loro e tutti tornando alla terra libera tornerete alla vita naturale, agricola ». « Tutti i popoli cristiani cercano affrancarsi dai governi; e l' affrancamento riesce più difficile per la via del socialismo tra le popolazioni urbane e delle fabbriche; è più facile per gli agricoltori, che bastano a loro stessi e che dal governo sono spogliati e non aiutati ». <e Ma si dirà: Si può vi vere senza un governo? Ebbene la vita del popolo, che lavora e provvede a tutto in base all'eguaglianza nel Mir senza alcun intervento del governo è la prova migliore che il governo è completamente inutile. Sono gli agricoltori necessari al gcverno, non è il governo necessario agli agricoltori ». « Gli agricoltori ed anche gli operai delle fabbriche non debbono ubbidire ad alcun governo. Quando essi cesseranno di ubbidire, cesserà il governo. Si osserverà ancora: ma senza un governo e quando gli uomini vivranno a gru~p~ separati come si organizzera~no tatte le grandi mtraprese sociali, le vie, le strade ferrate, i vapori, i telegrafi, le poste, le scuole superiori, le biblioteche, il commercio ec.? « Non è necessaria l'opera del governo per tutto ciò. Le intraprese più importanti dapertutto sono .. organizzate e funzionano senza l'aiuto del governo; così: le società internazionali , scientifiche, commerciali, industriali, di ogni sorta. I governi invece di aiutarle, quando se ne occupano le ostacolano ». <e Ma senza un governo, senza pagargli imposte, senza fornirgli soldati , non verranno dei_ popoli stranieri a conquistarci? Non lo credere_. V1v1 nella comunità della terra, senza dare soldati, senza pagare imposte se non pe~ essere sociali e vo_lo7:1ta-: riamente, risolvendo pacificamente tutte le qmst10111 e i popoli stranieri non verranno a conquistarti. Se verranno dopo che avranno conosciuta la purezza della vita, in vece di combatterti si uniranno a te. Tutri i popoli, come te, hanno sofferto e soffrono per causa del governo, delle lotte tra i governi, della lotta militare, commerciale, individuale, del~a lotta delle classi e dei parti ti ». « Il governo non è necessaria condizione alla vita umana, non è condizione stabilita da Dio come l'agricoltura, il matrimonio, la famiglia, l'unione fraterna - che esisteranno sino a tanto che ci saranno uomini. Il governo è una istituzione umana che si stabilisce quando é necessaria e sparisce quando diviene inutile come ogni istituzione umana ». <e Sono scomparsi i sacrifizi umani, la predizione dell'avvenire, la tortura, la schiavitù; così scomparirà il governo. Il governo è nato quando il popolo era selvaggio , crudele, grossolano; e il governo conservò, riprodusse tutti i mali per cui esso era nato. Ma di governo oggi non c'è più bisogno, perchè il popolo è illuminato ed il ~?verno ~ diye~rnt? una calamità, un ostacolo per tutti 1 popoli cnst1am. Il guscio è necessario all'uovo sin tanto che il germe non è al completo sviluppo; ma il guscio diviene un ostacolo pel pulcino formato >>. E così avverrà pure pel governo : divenuto non solo inutile, ma dannoso alla vita del popolo, scomparirà come scompare il guscio delr uovo pel pulcino. (Ce qu'il faut faire.-Appèl aux Russes). Ma tutto l'odio di Tolstoi si concentra contro il regime rappresentativo, che allontanerebbe l'abolìrione dello Stato per sostituirvi le riforme dello Stato. Egli teme specialmente c_heRussia, Cina_, T_ur~hia, Persia, tutto l' O,iente rnsomma, voglia 1m1tare l'Occidente e le sue istituzioni politiche. Egli non nega ì danni incalcolabili del potere assoluto e consiglia anche che il dispotismo venga_ allontan~t?; anzi facendo propria una sentenza d1 Herzen ntiene che oggi un Gengis Khan col telegrafo e coi motori elettrici non sarebbe possibile e constata con soddisfazione che anche la Russia oramai si è convinta che il potere assoluto sia nefasto e spera che se ne ~ccorga anche la Cina. M8: gua~ a cadere nei danni del governo rappresentativo: i danni del potere di un solo sare~bero moltiplicati trasferendc; il potere su molti. « Apprendo dal v?stro_ libro e. d~ altre n~ti~ie, dice ai Cinesi , che m Cma uomm1 supedìc1ah e leggeri vogliono rromuovere un m?vim~nto P:r darle una Costituzione ed una orga111zzaz10ne militare e industriale modellate su quelle dell'Europa. Sarebbe grave errore; sarebbe la rinunzia a tutta la vita della Cina e dannosa a tutta l' umanità. Il Giappone ha gìà le. istituzi?ni ~ell' Occidente e il suo popolo si trova_ 111 una s1tuaz10ne penosa quanto quella dei pop,oli europei ». . . « Gli Stati ctell'Europa occidentale m apparenza sono potentissimi, ~ po~sono s_chiaccia~~ l' _eserci.t~ cinese· ma i popoh occ1dentah sono prn m1serab1h di qu;lli cinesi. C~è _una l?tt~ co_nti~ua tra _i lavoratori e gl'industnah, tra 1 r~cc~1 e 1 P?ven, ~ tra gli Stati tra loro. Il male pr111c1paledei popoli occidentali è che tutta la loro vita è basata sulla necessità di procurarsi i mezzi di esi~tenza presso gli altri popoli_. Essi ~o fann? colla v10le~za e ~o] delitto presso 1 popoli c~e v1~ono della vita !ag1?- nevole dell'agricoltura: 111 Cma, nelle Indie , 111 Russia ». cc E i Cinesi partigiani delle riforme vogliono imitare questi popoli parassiti l >> • • « Le costituzioni, le imposte protez10mste, le armate permanenti , -~utte que_ste insie!Il~ ha _fatto degli Occidentali c10 che essi sono; c1oe degli uomini che hanno abbandonato l'agricoltura, che ne

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