Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 20 - 31 ottobre 1907

RIVISTA POPOLARE 537 uscito meno giocondo è, pure, l'angelo della pace il qnale si dice siasi deciso a. mettere il famoso ramo di u~ivo al famoso monte di pietà., se glielo piglieranoo visto che alla conferenza si è parlato bene e conchiuso qualche cosa in proposito di guerra: mentre per ciò che riguardava la pace non ~olo l' accordo non c'è stato mai; ma i pacifici valentuomini hanno trovato mezzo di accapigliarsi sempre. Noi lo abbiamo detto più volte, ci piace ripeterlo ora che a lavori terminati la conferenza. viene a darci ra~ione -_la p~ce verrà. dai popoli; dai governanti, dai potenti, dai monarchi mai. + Cose Inglesi : l O La p?·opaganda antisocialista• I conservatori Inglesi, che tutti i giorni ne inventano una per cercar di sfogare il loro malumore , e vedere se sia possibile mettere un riparo alla catastrofe delle ultime elezioni, hanno escogitato ora un mezzo di propaganda , non nuovo in Inghilterra , a dir vero , che essi sperano potrà essere assai efficace. Si sa che in Inghilterra per parlare in pubblico a dieci o a dodicimila perscne non è necessario nessun avvis'.), e nessun permesso. ·Basta montare sopra una sedia, o sopra uno sgabello all'angolo di una via, o in uno square o o in un largo qualunque d'un parco, e mettersi a predicare. Il pubblico assiste, discute, si convince o.... se ne va. Tutti i parti ti in Inghilterra fanno la loro propaganda cosi ; ma i conservatori hanno voluto in tensifi.carla. Si son dunque provveduti di vett.urepiattaforma, di lanterne magiche, di grandi cartelloni e manifest.i con stampati sopra mot.ti e cifre antiso cialiste, e quindi si son dati a girare il paese-o per dir meglio i dintorni di Londra , facendo fare a dei conferenzieri la propaganda antisocialista. Resultato? Bastonate a Brixton, fischi a Clerkenwelt, tumulti a Tottenham , a Finisbury-Park, a Finehley ; fuga in tutti questi luoghi dei conservatori ; per contro , bastonate , uova marce , tumulti e fuga dei socialisti a Camden Town, a Hammersmith, a Battersea e altrove. Naturalmente non è a questo risultato che mirano i conservatori , ed anche la propaganda antisocialista non è, per loro, che secondaria: lo scopo principale è creare imbarazzi e osti!, tà al governo liberale e ci riescono. Dove trionfano protestano contro l'intervento del governo; dove le busse son per loro strillano contro il poco energico contegno del governo, e questo offre ai loro giornali ]a possibilità di cantare e rican tare su tutti i toni-cosa che fanno 'luotidiananrnntecbe il governo liberale mena il paese all' anarchia. Proprio com.e dei volgarissimi conservatori Italiani ! 2° Campbell-Bannerman e la Ctimera dei Lo1·ds - Dunque la battaglia ricomincerà. ben presto piu fiera di prima contro la Camera dei Pari. Le vacanze sembrarono stabilire una specie di tregua all'opera battagliera del partito liberale-oggi preponderante ai Co- ~uni-m_a ora che i lavori parlamentari hanno ripreso 11 loro vigore ecco di nuovo le due Camere di fronte. Da un lato i Comuni che propongono, dall'altro i Pari che respingono. L'alternativa sarebbe penosa; se in fondo il Parlamento non fosse sovrano e non avesse potere - quando che ne si a riconosciuta la necessità di fare una legge la quale limiti tanto le attribuzioni e le facoltà della Camera dei Lords da doverla considerare dopo come abolita. Ed il re Eduardo che è t~oppo. costituzionale per opporsi ai Comuni, e le cui s!mpat10 sono tutte - e apertamente - per il partito liberale approverebbe certamente la legge. A dir vero i Pari contano, per la loro impunità, sul sentimento misoneista del popolo Inglese, cui ripugnano istintivamente le novità troppo brutalmente applicate ; ma essi sembrauo non tenere conto di due fatti : 1 ° che le leggi cui, finora, i Pari si ostinano a mantenere il veto sono oltremodo care-perchè utilialla grande maggioranza del popolo Inglese ; 2° che fin ora le proposte di guerra alla Oarnera dei Pari non ebbero grande influenza sulla popolazione, perché sembrarono esagerazioni mitingaie dei meno influenti deputati e politicanti di parte liberale. Ora però la faccenda piglia una piega di versa. E' il capo del governo stesso che ha parlato : ed ha parlato con una energia, ed una chiarezza che non potrebbero essere desiderate maggiori. Sir Henry Campbell-Bannerman ad un banchetto offertogli da ami~i ed elettori, parlando come uomo politico , come capo del governo e come leader del partito liberale ha detto con una franchezza tutta inglese : e i lo1·ds capitoleranno, e permetteranno che le leggi votate dai Comuni abbiano la loro applicazione nel vaese, o noi ci vedremo costretti a prendere tali provvedimenti che la Carnera dei Pari dovrà sentirsene ménomata; e ci appelleremo dell'opera ·nostra al paese; ponendo nettameute la questione della abolizione della Camera dei Pari > • E questo è parlare chiarissimo. Carnpbell-Bannerman ha scelto opportunamente il suo tempo per dare battaglia. La grande maggioranza del paese è ancora - e ora più di prima con lui-le Compagnie ferroviarie che si. appoggiano ad argomenti di conservatori per negare ai loro operai il riconoscimento della Unione, danneggiano - indirettamente si ma sicuramente - il partito conservatore difensore· dei Pari : · l' opera del governo nella politica estera , lo mantiene in buona luce presso l' opinione pubblica ; la questione delle scuole è, per ora, messa abilmente in tacere. CarnphellBannerman dichiara che è ora venuto il buon momento. Colpa di Jm·nac, strilla la stampa conserva- ~rice. E quand'anche fosse, che cosa importa, se assicura la vittoria? E Campbell-Bannerman che questo pensa , dichiara freddamente e risolutamente: e o cedete , o ci batteremo , ora , perchè i;iamo sicuri della nostra riuscita a. E vedremo ben presto quale difesa apporranno i Pari a questo assalto diritto. 3° Kefr Hardie e gli Inglesi nell'India.-! giornali conservatori hanno in vocato la misericordia di tutti gli Dei, a disperdere le sinistre profezie di Keir Hardie a proposito dell'India. L' infaticabile leader dell'Indipendent Labour Party ha speso il tempo delle vacanze parlamentari visitando l' India , ricercando la causa delle rivolte e delle carestie , proponendo rimedi , e mettendo in luce certi metodi di governo e di polizia tntt' altro che civili. Naturalmente le rivelazioni di Keir Hardie hanno fatto rumore. Egli ha dichiarato che la più sfrenata corruzione regna fra coloro che ·sono destinati a governare il paese ; che la polizia è uno strumento di esosa oppressione dei nativi. Ha dichiarato che la famosa rivolta del Pendjah si riduce semrlicemente alle operazioni disperate di una banda di vagabondi affamati , artatamente esagerate nella loro importanza dalla polizia , e delle quali non resta più alcuna traccia nel paese. Ha scritto anche, ed ha appoggiato i suoi argomenti con citazioni di cifre e di fatti , che l' amministrazione inglese nell' India è e la più stupida ed al tempo stesso la più ladra che mai abbia amministrato un paese•. John-Morley il ministro di Stato per l'India ha creduto opportuno scagionare , in qualche modo, dalle roventi accuse l'opera della sua amministrazione, e in un suo discorso s'è scagliato contro Keir Hardie, non per dimostrare che quello che il deputato operaio ha detto è falso, ma per polemizzare contro la idea attribuita al Keir Hardie che « ciò che è buono per il Canadà deve essere buono per l' India >. Sfortunato Morley I Appunto l'indomani del suo discorso lo Hardie telegrafava da Baroda che quelle parole gli erano state . falsamente attribuite, eh' egli non si era mai sognato di emettere una opinione tanto assurda. Così restano integre e senza confutazione le accuse del Keir Hardie al la amministrazione Inglese nell' India. Specialmente

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