RIVISTA POPOLARE 547 i danneggiati, ecc. ecc.; La somma più o meno ingente che la Commissione Governativa, nominata ora con Decreto Ministeriale, va raccogliendo potrà sopperire ai bisogni urgenti del momento; ma dopo? Ecco il problema difficile che bisogna una volta risolvere. Intanto volgiamoci indietro. La legge del 25 giugno 1906 N. 255 relativa ai provvedimenti a favore della Calabria, votata dai due rami del Parlamento con vero amore fraterno, sancis:e ottime disposizioni. Ma - bisogna dichiararlo con dolore - la sua pratica applicazione è lenta , lentissima e parte di essa - per negligenza di governanti e di enti, e per deficienza di mezzi finanziari, si à ragione di temere, resterà lettera morta. Vediamo se mal ci apponiamo. ♦ Le provincie ed i Comuni, stabilisce l'art. 13 della suddetta legge, per riparare i danni a loro cagionati dal terremoto, possono contrarre mutui con la Cassa di depositi e prestiti ammortizzabili in 50 anni, obbligandosi lo Stato a pagare la metà dell'annualità. Ebbene, il Ministro delle Finanze On. La Cava, nel discorso pronunziato giorni or sono a Favelloni Piemonte, disse che appena tre Enti hanno chiesto, sin'ora, il concorso dello Stato nella spesa per riparare i danni sopra cennati. E dire che il termine utile per la presentazione delle relative domande scade il 7 gennaio 1908. Di chi la colpa , degli enti trascurati per indole o sfiduciati per esperienza, o dell'amministrazione dello Stato che con i suoi regolamenti , pare lo faccia apposta, intralcia e rende quasi impossibile l'applicazione delle disposizioni legislative? Degli uni e <lell'altra, credo io. Che dire, poi, dei mutui ipotecari da concedersi ai privati per procurarsi i mezzi necessari per le ricostruzioni e le riparazioni dei fabbricati distrutti o danneggiati dal terremoto di cui parte l'art. r7 della legge? Molte domande si sono presentate, il termine utile , giusta l'art. 22 sarebbe scaduto il 25 giugno 1907 - termine prorogato, per miracolo, di un altro anno con una recente leggina -· ma la Se1ione temporanea annessa alla sede dell'Istituto di Credito Agrario non fun 1 iona anco,·a ! E la colpa in questo caso, non può certamente attribuirsi ai Calabresi. bensì agli organi complicati cd ossidati dello Stato. E l' on. Lacava , nel suo discorso di Favelloni , disse che si ha ferma Gducia che tra breve potranno iniziarsi siffatte operazioni I Ogni commento guasta. ♦ A leggere le tabelle A bis, B, C, D, E ed F annesse alla legge del 25 giugno che comprendono le opere pubbliche da eseguirsi nelle provincie Calabresi dal 1906 al 1924, il cuore si riempie di gioia. Ed in vero, dette opere pubbliche riguardano le strade ferrate, le viabilità ordinarie (nessun comune o frazione di Comune importante resterà senza strada rotabile I), la sistemazione idraulica, le bonifiche ed i porti. Quanto ben di Dio I Ma quando si rileva che per costruire_ o completare, nelle provincie di G:osenza, Catan~aro ~ Reggio Calabria, le strade ferrate, quelle naz10nali, provinciali, comunali obbligatorie e di accesso alle stazioni per sistemare i corsi d'acqua in montagna ed in pianura, per eseguire le opere di bonifica e marittime, per consolidare le frane minaccianti abitati e per sussidiare, in iìne, gli Enti, che vogliono fornire d'acqua potabile i Comuni, si sono stanziate sole L. 181,299,250 (1), non si può fare a meno di dire che la legge sulla Calabria, per quanto riguarda almeno le opere pubbliche, dopo il r924, lascierà molti delusi I Ed infatti, bisogna percorrere in lungo ed in largo le Provincie Calabresi per constatare le notevoli distanze che intercedono tra Comune e Comune, la natura dei terreni, ora franosi e mobili ed ora rocciosi, sui quali devono svolgersi le nuove strade elencate, ed i torrenti ed i fiumi impetuosi da attraversare per convincersi quante e difficili opere d'arte bisogna costruire, e, quindi, quante centinaia di milioni bisogna spendere per mettere in comunicazione paesi disseminati in grandi valli o sulla cima di alte montagne. Ebbene, sin' oggi , quali opere pubbliche nuove si sono iniziate? Nessuna. E l' on. Lacava, per iscagionare il governo parlando delle ferrovie ebbe a dire: « Il Governo affretta il più possibile i provvedimenti relativi, ma il resto del compito non è tale da potersi assolvere in breve ». E se, riferendoci a lavori di bonifica, si trova in corso d' esecuzione la sistemazione montana del'Allaro, in provincia di Reggio Calabria, per l'importo di L. 1,200,000, bisogna notare che tale sistemazione non la si deve alla legge sulla Calabria, ma a precedente legge speciale in forza della quale erano stati fatti gli studi tecnici ed appaltati i lavori. E' necessario, quindi, se non si vogliono turlupinare quelle popolazioni, che siano aumentate sensibilmente le somme stabili te nella legge del 25 giugno 1906 e che sia destinato in Calabria un maggior numero di tecnici provetti per redigere con sollecitudine i progetti relative alle opere d'arte su descritte, appaltando subito i lavori. - Appalti che arresterebbero la corrente migratoria la quale, se uno a qualche anno fa ha salvato la Calabria dalla fame e dalla allarmante delinquenza, comincia ora a preoccupure seriamente, perchè man1.:ano le braccia per la vorarc la terra. . Diversamente operando, si arriverà al 1924; 1 180 milioni saranno spesi a beneficio di pochi Comuni,. importanti od influenti, ed il resto della Calabria sarà sempre povera di_ strade, ma ricca di malaria, e con l'eterno incubo del terremoto devastatore. ♦ L' Istituto Agrario Vittorio Emanuele Hl di cui parla l'art. 45 della legge, come le altre bencfìche istituzioni, non funziona ancora. E' vero che il Ministero dell'Agricoltura ha provveduto alle nomine delle amministrazioni nelle varie Sedi, ma non sono stati ancora nominati i Direttori_; e chi lo sa quando saranno nominati! Così gli agricoltori si mettono il cuore in pace per quest'altro anno ancora. C' è sempre tempo per ottenere i prestiti per le raccolte, per ta coltivazi~ne, P.er. le sen:ienti ,. per . i concimi, per le materie ant1cnttogam1che, insetticide e per dotare i fondi di scorte, di macchine ed attrezzi rurali? E dire che lo stesso On. Lacava ha riconosciuto che il credito agrario costituisce il lato finanziario del programma del risorgimento agrario Calabrese I ♦ Nominati i direttori delle tre cattedre ambulanti di agricoltura, gli assistenti ed i sorveglianti esperti, ancora non si è assegnato, per ogni circondario della Calabria, il potere dimostrativo della superficie di IO Ettari stabilito dall' art. 62. ( 1) ln detta somma è compresa quella di L. 6 1 ,9 I 1,250 autorizzata dalle leggi: 30 maggio 1875, 23 luglio 1881, 14 luglio 1889, 22 marzo 1900, 7 luglio 1902, 13 marzo 1904, 30 giugno 1904 e 9 luglio 1905.
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