Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 19 - 15 ottobre 1907

508 RIVISTA POPOLARE come maestro di musica, avrebbe potuto pretendere a meglio. No, non ci sembra interessante ..... tutt' altro! + I socialisti italo-austriaci.- Sotto questo nome (\omprendi~mo e i socialisti di Trieste e dell'Istria e quelli dell'Austria, che rappresentano i rispettivi elettori nell'imperiale Reichsrath di Vienna. Dei socialisti di Trieste si è occupata la stampa italiana sia perchè ad essi vennero attribnite le dimostraziJni per il rincaro dei viveri, rivolte sopratutto contro l'elemento nazionalista italiano; sia per l'affare della compagnia italiana che rappresenta attualmente a 'l'rieste facendo da impresario il locala Oi'rcolo di Studi sociali. L'azione complessa dei socialisti di Trieste dal valoroso Oyrus della Vita venne giudicata come tendente a trasformare l'anima della città da italiana in austriacante. Cosi almeno riassumono il pensiero del giornale di Roma i signori Pittoni e Vivante che hanno risposto aspramente a Oyrits nella stessa Vita del 1° Ottobre. I signori Pittoni e Vivante, paladini dei socialisti di '.rrieste, formulano un grave atto di accusa, assai impressionante contro il partito nazionalista italiano e finiscono col dfre che essi sono antinazionalisti, ma non anti-italiani. Non c'è contraddizione in questa affermazione e alcune delle argomentazioni dei socialisti collimano col pensiero nostro. Noi, però, i socialisti di Trieste dobbiamo richiamare a più esatta osservanza della v~rità e dei precedenti. . Le conferenze di oratori itaHani promosse dal Circolo di Studi sociali e le rappresentazioni della Compagnia italiana di cui si è fatto imprebm·io il suddetto Ofrcolo pare che mirino pi11 a fare un buon aff..a.re fi. nanziario nello interesse del partito anziccnè P~ promuovere e difendere Ja italianità in Trie~te, come ha osservato La Vita; mirano più all':.LJ.teressedella classe anzicchè a quello del senti'!Iìento italiano. Si direbbe, anzi, che i socialisti sfruttano abilmente a loro pro' il magnifico sentimento italico di Trieste. C' è di più. I socialisti di Trieste prima. e durante la lotta elettorale ultima furono impeciati di herveismo più che di socialismo e la lor.o intima alleanza cogli Sia vi li fece sospettare nemici anzichè promotori della Italianità. Di che si ebbe prova nella lettera sdegnosa di Arturo Labriola che allora si trova.va in Trieste e che volle perciò staccare nettamente la propria responsabilità da quella dei suoi compagni del luogo. E' forse il La brio la sindacalista rivoluzionario , un tiepido compagno? Ciò pel passato abbastanza anti-italico e non solo antinazionalista. Laida, anti:italica e anti-naziona.le fu la lotta del candidato socialista contro il sindaco di Zara che i nazionalisti di Trieste portavano come protesta contro la prepotenza slava in Dalmazia. E che sia stato anti-italico e anti-nazionlista si r,uò argomentarlo dalle simpatie e dalla tolleranza che la polizia austriaca mostrò verso i socialisti , mentre riserbava tutta la sua violenza preventiva· e repressiva contro i nazionalisti. Passate le elezioni e guadagnati i seggi nel Reichsfrath che a Trieste erano prima occupati dal partito nazionale, i socialisti si sono ricordati di essere ... italiani. Perciò nel Reichs1·ath il deputato Pittoni ha chiesto con ardore l'Università italiana a Trieste ; e pare che il governo austriaco voglia concedere ai socialisti, ciò che pervicacemente negò ai deputati nazionali italici .... La diversità di atteggiamento del governo austriaco sarebbe molto suggestiva! Ora, infine, lo stesso Pittoni ha riaffermato insieme al Vivante con grande entusiasmo la propria italianità. Ma i maligni potrebbero osservare che l'affermazione di oggi potrà servire a mantenere il seggio di deputato .... Rileviamo, infine, che il deputato Pi_ttoni iu risposta a Calcante del Pungolo nell' Avanti del 6 ottobre spiega in quale senso egli fu ufficiale austriaco ... Egli cerca sapere chi si nasconde sotto lo psendonimo di Calcante; ma quando lo avrà saputo esclamerà: dagli amici e dai compagni mi guardi Iddio ..... Infatti Calcante si è subito fatto conoscere uello stesso Pungolo di Napoli: è Arturo Labriola. Il quale ha risposto al Pittoni con questo po' po' di roba, che riconferma in modo scottante l'austrofilismo poliziesco del Deputato Pittoni, che vorrebbe essere ritenuto un socialista tardivamente convertitosi ai sentimenti italiani: (( Poche o punte congratulazioni al signor Pittoni, dice il sindacalista italiano, per la sua rettifica che .... conferma così bene ciò che io scriveva. Le mie condoglianze sincere per un intervento affrettato che cela una preoccupazione che io conosco bene. Troppo abituato a difendersi questo degno signore ! Perchè non smentisce anche la sola notizia che veramente nel mio articoletto doveva bruciargli , che cioè ha una forte inclinazione a disr,utere coli' I. R. luogotenente di Trieste la politica del partito socialista ? » (( Io conosco un caso solo e lo confermo in tutta la sua estensione. So che la mattina del giorno in cui uscì il decreto che toglieva al Municipio italiano di Trieste le cosi dette (( funzioni delegate » (istruzione, coscrizione militare ecc.) il signor Pittoni è stato convocato alla luogotenenza , ha avuta comunicazione preventiva del decreto che solo la sera fu co - municato al Municipio e dette assicurazione al luogotenente che il partito socialista avrebbe difeso l'infame attentato che il governo perpetrava contro il Comune di Trieste ! » (( Poteva prometter bene Pittoni; s'è ridotta in mano la massa operaia di Trieste e la può condurre dove gli piace. Egli aveva diritto di ridersi dell'opposizione che gli muovevano su questo punto due oneste: coscienze in materia il dott. Vi van te e l' avv. Oueker gente incapaci di servire alla politica del principe Hohentohe ii. (( Pittoni sa che il mio giudizio su lui data da questo fatto. I motivi che dir~ono la sua condotta non mi preme ricercarli. Siano yuali si vogliono: odio politico o fanatismi anti-italiani, o la vanità di apparire uomo mediocre qua 'e egli, è il padrone di una delle più colte e civili città del governo; io sono convinto che egli dirige la politica del partito socialista di Trieste in un senso che coincide cogli interl!ssi delle autorità austria che. Il mio giudizio riguarda solo la sua persona t: 10 non lo estendo ad altri socialisti di quella città. :& (< L'Avanti! faccia pure l' apologia del signor Pittoni , ma si guardi da penose responsabilità. Esso è l' organo di tutto un partito e non di un paio di Demosteni che si recano a conferire in Trieste pagati dal signor Pittoni. » ♦ Poche parole pei deputati socialisti autenticamente austriaci e non austriacanti come quelli di Trieste. I socialisti austriaci hanno tennto dal 1 ° ottobre in poi il loro Congresso a Vienna. La discussione più lunga e più viva fu quella sulla gita a Corte dei deputati del partito e sulla assistenza alla lettt!ra del discorso delia Corona. Schumeier e Austerlitz, nonchè il Dr. Adler capo del partito, difesero calorosamente tali atti , e il Congresso li ha approvati. Il deputato socialista Calvi se n'è scandalizzato nel Grido del Popolo di Torino e melanconicamente riflettendo sugli effetti del suffragio universale in Austria esclama: « Q,uem.... imperator vult pe1·de1·edementat I > Sia più prudente l' on. Calvi ricordando che per molto tempo i socialisti italiani non sono andati a Corte ; ma alla Corte hanno reso e rendono ben più segnalati servizi combattendo i repubblicani con. un accanimento e con una perseveranza che non misero mai sul ~erreno politico nel combattere i monarchici. + La situazione nel Balcani. - Insomma la que sfaone Balcanica, ricomincia di nuovo a farsi acuta. Prima di tutto l'accordo Austro-Russo è indubbiamente uno smacco subito dalla nostra politica estera. Fra le tante sue ciambelle seuza bue(, l'On. Titttni può mettere anche questa. L'accordo riaffermato fra l'Austria e la Russia a proposito dei Balcani ha il significato

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