Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 19 - 15 ottobre 1907

530 RIVISTA POPOLARE Successivamente I; on. lacava,•1; on. Branca e l'on. Giantuh:o Hanno presentato progetti di legge più rispondenti alle necessità dei tempi che rinnovano molti la menta ti inconvenienti ma ne lasciano sussistere alcuni e peggio, per le dispo. sltio11i che contengonò ò non contengono o che per le tendenze dimostrate dal Senato e per una specie di ostruzioniimo col quale pare si voglia impedire di ~ondurli in porto , le condizioni delle cose non accenni dal punto di vista dell' interesse dello Stato a migliorare. li progetto di leg~e quale trovasi in Senato, conduce infatti in un periodo di tempo per noi troppo lungo, quale è quello di 60 anni alla nazionalizzazione delle forze idrauliche preci samente col metodo che, credendo forse di proporre cosa nuova mette innanzi l' ing. Azari. La concessiane delle derivazione è fatta per un lrentennio e rinnovabile per un altro trentennio coll'aumento della metà del canone; dopo questo sewndo periodo ogni rinnovazione è semplicemente facoltativa ed alla fine della concessione tutte le opere diventano proprietà del Governo, E fin qui nulla a ridire. Ma per le concessioni fatte finora sotto il regime della legge vecchia cosa si statuisce? E la ten denza a più riprese manifostata dal Senato di voler aumen tare i canoni a quali conseguenze porterà ? E finalmente 11 metodo scelto per arrivare alla nazionalizzione delle forze idrauliche è il più razionale? ( Giornale dei Lavori Pubblici, 25 settembre). RECENSIONI V. GALANTE. -Diritto processuale civile- Parte prima. Napoli, L. Alvano, Editore, 1907. - Un grosso volume di pagine 548. La procedura civile, intesa come disciplina avente per iscopo precipuo l'attuazione del diritto, esce finalmente anche in Italia dallo studio empirico formalisticc , che non può diui ancora . del tutto superato, per entrare definitivamente in quello scientifico sistematicc, e pren,lere, accanto alle altre sc:enze giuri - diche, quel pos_to che a buon diritto le compete. {I progresso odierno, apparso così tardi nel campo processualistico in grazia all'inerzia delle forme, che fin qui pareva invincibile, e dovuto del resto meno a merito di individui che ai nuovi e imperiosi atteggiamenti della vita sociale in genere e del diritto in ispecie; e si riflette, come eco fedele, in alcune recenti e ir,teressantissime pubblicazioni: esempio cospicuo il << Diritto processuale civile ii del profS!ssore V. Galante. L' autore, già noto agli studiosi per una serie di monografie assai importanti , ha raccolto in questo volume le lezioni da lui professate nel corrente anno scolastico al corso ufficiale di procedura civile neila Università di Napoli, nelle guaii ha avuto agio di intrattenersi intorno aJ alcuni fondamentali ar-- gomenti - del resto ampiamente svolti e organicamente con - nessi - del diritto processuale civile. L'opera si divide in dodici capitoli: il primo è dedicato all'obbietto e alla impor~anza ddla scienza processuale; il secondo alla tutela giuridica e alle sue forme; il terzo al giudizio per arbitri; il quarto alla teoria dell'azione; il quinto alla distinzione delle azioni; il sesto alla teoria del processo civile; nei capitoli settimo, ottavo, nono, decimo e undecimo si discorre degli elementi del processo; e nel)' ultimo infine delle condizioni fiscali e di altre condizioni d' indole particolare. La teoria delle azioni, svolta con esauriente larghezza, va segnalata anche per l'analisi finissima a cui sono sottopostecrediamo per la prima volta in un trattato - le più recenti dottrine del Mortara , del Rocco e del Chiovenda. I singoli capitoli sono corredati di una ricca e scelta bibliografia , in e u i è fatta larga parte a Ila relati va letteratura tedesca , e di numerose note , delle_ quali non poche , per l' ampiezza dello svolgimento e per la densità ::lei contenuto, assurgono a dignità monografica. Completano infine il testo opportuni e frequenti richiami di giurispruder:za, ora per corroborare un assunto, ora per sottoporne i responsi alle punture di una critica il più delle volte giusta, acuta sempre. L' autore ha ragioni da vendere allorchè si scaglia contro I' esoso ed intollerabile fiscalismo statale, che mediante una congerie di inconsulte ed ingarbugliate disposizioni, è la causa vera della estrema lentezza nei processi, quando in modo in diretto, come avviene frequentemente, non cagiona addirhtura la perdita dei diritti ! Il libro ~et Galante è nato nella scuola e per la scuola, come si dice; ma esso è diretto anche al pubblico dei pro fessionisti , ai quali può riuscire utilissimo per la risoluzione delle questioni che si presentano nella pratica. E sia data lode piena e sincera ali' autore che nello scriverlo, pur adottando un metodo rigorosamente scientifico, lontano per altro da inconsulta mania i' imitazione tedesca, non ha mai dimenticato, come di rado avviene, che la scienza in generale e il diritto in modo particolare servono ai bisogni della vita. E. PANEPUCCI FRANCESCO VERNEAu-L'Acquedotto di Napoli -Storia e descrizione r_agionata dcli' opera. Napoli , L Pellerano , lire venti. L'Autore, che ebbe parte principale nei lavori di prepara - zione per la costruzione del!' acquedotto che ha iniziata la ri generazione igienica di Napoli, dedicò gli ultimi anni della sua vita laboriosa· a scrivere quest'opera che non potè vedere pubblicata. Essa, su proposta dal collegio degl' ingegneri napole · tani, doveva essere stampata a cura del mu11icipio che per ben tre volte approvò i fondi necessari. Ma la G. P. A., che pure apprcwò senza osservazioni tante spese inutili o addirittura paz - zesche, tre volte respinse la deliberazione municipale, L'opera veie oggi la luce a cura e spese del figlio del\' Autore , I' in gegnere Edoardo Verneau, uno dei più colti e apprezzati fun zionari delle ferrovie dello Stato, che non ha badato a sacri ficii di tempo e di danaro per compiere una pubblicazione che è l' unica sulla colossale costruzione dell'acquedotto e che - come ben dice il collegio degl' ingegneri - « pei dati che vi si trovano registrati, sarà <li non poca utilità nella soluzione delle gravi quistioni che l' Amministrazione Municipale potrà essere chiamata a risolvere in avvenire i>. E la pubblicazione che può dirsi ufficiale per le leliberazioni municipali anzidette diventa di attualità oggi che nuovi studi del problema delle acque a Napoli si trovano sul tappeto. L' A. inizia l'opera con uno studio oro-idrografico, del tutto originale, sulle dirama 1.ioni del!' hppennino napoletano ; quindi con (( uno studio sulle acgue in generale, considerando la loro natura, la varietà degli stati in cui si trovano, le qualità necessarie per essere adoperate ai vari usi, le opere che richie dono per essere condotte n. Capitoli questi di importanza ec cezionale e che da soli formerebbero già un'opera profondamente studiata e ,condotta, utilissima ai tecnici che cercano di utilizzare le acque per le industrie che sole potranno rigenerare economicamente e moralmente le nostre contrade. L' A. premesso un breve studio in rapporto dell 'alimencazioni delle sorgenti , dà un cenno storico-topografico e geologico sulla città e tèrritorio di Napoli e delle sue acque , e delle derivazioni fatte in varie epoche. La parte III ci descrive minutamente, con una precisione ed una lucida chiarezza che invano si ceree nei giovani, tutte le opere della grandiosa condotta delle segue del Serino in Napoli, dandon.:: i minimi particolari, dalle prime opere di presa al modo come vengono incanalate e distribuite nel!<! abitazioni le diyerse peripezie subìte dai veri progetti , le divergenze, le spese, l' elenco dei comuni che ne usufruiscono, ecc. L' opera della quale più che una recensione siano costretti a dare un pallido sommario, è completato da un magnifico atlante di r6 tavole di cui parecchie originali ddl'A. Importan tissime tra le altre la Carta topografica contenente i bacini fluviali di Napoli e Salerno, col tracciato dell'acquedotto ed il diagramma delle relazioni tra le piogge e le erogazio:1i delle sorgenti dell' Acquedotto. xy. G. PINARDle SCHIAV:I L' Italia economica - Anno I. 1907, Milano Società Editrice di Annuari L. 2. L'iniziativa dei signori Pinardi e Schiavi non sarà mai abbastanza lodata e incoraggiata. In questo denso volume di 532 pagine, che costa una vera miseria e' è un po' di tutto; e da trovar ciò che si cer.;a giova l'indice alfabetico delle materie. L' indice è necessario perchè manca l'ordine. Così, ad esempio, e' è una parte destinata alla demografia-e gli autori hanno fatto benissimo a comprendervela - che comincia a pag. 14, e poi tratta della malaria a p. 443; così pure per l'istruzione; se ne parla nella demografia e poi a p. 45 t ci sono pure non poche spropor zioni. Rimproveri maggìori gli autori meritano per certi errori tendenziosi; per esempio: a pag. 352 si enumerano le imposte sulla proprietà, sul capitale mobile e sul lavoro; e nelle imposte sul lavoro si comprendono sale, tabacco, lotto, gabelle, dazii comunali, tasse valore locativo ec. Via ! La classifica-

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