526 RIVISTA POPOLARE un vero gioiello: il ritratto intero, ma molto impicciolito, d'una ~ignora VmNNESE, dai cap~lli e dagli occhi castani, sedut_a mo_lle~ente sul d~vano nel suo salotto, vestita d1 pagl1er1110 a globett1 color prugna, con stola di pelliccia, in atto di di- _ scorrere un pò lacguida, un pò provocante. un pò aaia un pò sorniona, in ogni modo indiavolata0 ) · 1 1 ' mente femmina, con lo spettatore: 1 qua e, se e uomo o se è artista , o meglio è l' una e l'altra cosa i~1Sieme, non scorderà fìnchè viva ii gentile colloquio. * Gari Melchers rappresenta, come sempre, assai degnamente la sua Nord-America in questa sala col bel ritratto al vero, di profilo, d'un MAESTROnr ARMI in posa professionale di riposo, ma erto e fìero col fioretto nella destra avvolta nel guantone ' ♦ • \,. • • e la m::ischera nella s1111stra, pronto a mettersi 111 guardia; e con un BoscHErTO che è una festa del1' occhio e dell'anima: il sole, un sole sfolgorante d'agosto, vi s'insinua vittorioso tra il fresco verde dei giovani arbusti, e vi illumina ]a scena idillica della nutrice seduta col suo marmocchio sopra la panca di pietra, ~ della sorella maggiore in giubbetto rosso fiammante che lo vezzeggi 1: audacia e vittoria cromatica eroica addì ritlura, in cui tutto squilla e tutto ride, e nu ila stona e nulla offende il senso più delicato. * Tra i buot_1i quadri della sala van ricordati i tre paesaggi, un pò romantici, un pò fantastici, un pò stilistici , di Gerola n10 Cairati, quello di Otto Hesselbom, sempre inconfondibilmente svedese, e le tre eccellenti marine olandesi di Hendrick \i\Tillem Mesdag: i quali , però, si ripetono sempre, e dei quali io pure dovrei quindi ripetere ciò che scrissi parlando dei loro quadri le volte passate: preferisco mormorare, pure ammirando sempre, il motto, classicamente coniugale di Luigi XV: « Toujours perdrix I >>. * Colpisce, in vece , perchè nuovo ed originale nella estrema parsimonia dei mezzi espressivi, il R1TRATT0al naturale che Wilhelm Schmurr ha saputo da rei, proiettandolo tutto vivo e franco sur un fondo grigio uniforme, del suo giovane modello accigliato, intabarrato di nero, che sembra colto in un punto critico della vira, in una di quelle « svoltate della storia >> individuale che a volte decidono di tutta una vita. * E si ammirano, invece, la bella e quieta policromia, la ricca e armoniosa composizione, nel salotto signorile che J. J. Shannon ha ritratto prima con la fotografia, certamente (come di mostrano le proporzioni delle figure, alterate dall'obbiettivo e non in giusto rapporto con le distanze), e poi col pennello: al quale si devono invece gli abili effetti di luce e la vivezza e naturalezza della c,onversazione famigliare AccANTO AL Fuoco del caminetto: home, sweet home I ... * E bei ritratti, son quelli di Laurits Tuxen, danese, MIA MOGLIEE I MIEI BIMBI, ai quali tutti splende negli occhi vivissimi l'anima; e PETER SEVERINKROYER, che va sulla spiaggia al gran sole, biondo ed ardente com' esso, vestito di tela, recandosi il suo cavalletto ed il suo sgabello pieghevoli, e la sua scatola di ammiratore e di dipintore della natura selvaggia: la quale gli si distende altrettanto semplice, fiera, luminosa all'intorno. * Originale sempre, e sempre nuova, infine, la vasta marina di Willy Sluyter, SuLLA SPIAGGIAOLANDESE: con la sua singolare ricchezza di tinte velate su cui appena, qua e là , èmerge qualche nota più viva e squillante; con tutto quel grigio di cielo e di mare corrucciati, su cui sorgono oscuri e panciuti i grossi velieri all'ormeggio; e con tutta quella gente, uomini e donne, tozza, bracata, in berrettone od in cuffia, che s'affaccenda solerte ma èalma nelle manovre di sbaréo e d'imbarco: pittura grassa e molle, che dà tutta l'atmosfera e tutta la psicologia e tutta la poesia del paese e della razza: bellissimo quadro. * Scultnre: cinque piccoli graziosissimi bronzi d' Enrico Glicenstein, polacco, tra cùi un SALTATORE giovinetto, seduto ignudo a riposarsi, ma che ha già gli occhi intenti ed i muscoli tesi ai suoi agili ed eleganti esercizi ; e un RITRATTOdi signora, direi quasi un' istantanea plastica, colta à' un tratto in piena e animata convers'azione. E un altro bronzetto decorativo, a pàtina uniforme turchina, L'ONDA E LO SCOGLIO, personificati da Teodor Lundberg, svedese, in una fanciulla Hessuosa e tentatrice, che scivola e sale e s'aggrappa e s'aggroviglia e si stringe in un lungo bacio ad un giovane erto ed immoto, che, beato lui ! non ha che da lasciar fare; e la modellazione è austera come lui, e squisita come la sua squisitissima amante. X La sala V, norvegese, è decorata quest'anno dal Borghersen di Christiania, su disegni di Gerhard Munthe inspirati ad antichi motivi nazionali: un gran FREGIO di legno lucido color mare ricorre in giro sull' alto delle pareti e incornicia le porte; e vi si svolgono, in basso e piatto rilievo, strane galoppate di cavalieri barbarici « con la fiaccola in pugno e con }a scure >>; fughe vertiginose di sciagurati, tutti uguali, che grossi uccelli implacabili, forse rancori, forse rimorsi, fan segno alle ingiurie dei rostri e degli artigli ; lunghe monotone teorie di chimère e d' arpie in profilo, emergenti armate di spade da laghi di fiamme; vecchi sovrani barbuti , irrigiditi sul trono, che si ripetono identici, fra gli stessi ceri, fra gli stessi messali, tra gli stessi draghi; e cerchi magici, e nodi e grovigli di 'linee cabalistiche e di ornati simmetrici, e di nastri e di raggi ... ·* E del medesimo Munthe è pure il più singolare dipinto di questa sala, deliziosamente primitivo ed ingenuo, dal titolo INCONTROCELESTE:dipinto, ho detto, ma non dipinto soltanto: perchè c'è un pò di tutto: doraturn e stucchi, rilievi e luccichii, pietre multicolori incastonate nella tavola, misteriose sporgenze, oscure rientranze ... E siamo sempre nel mondo dei sogni: c'è un giardino verde, tutto smaltato di fiori meravigliosi, dove folleggiano e giocano agnelìi e capretti e giovani daini da arca di Noè; c'è un fiumicello azzurro, a piccole ondette arcuate, su cui saltellano, balzandone fuori festevoli, i pesci d'oro, e s'avanzano, come sur un sentiero, due giovani sposi attoniti che pajono giunti qui, in viaggio di nozze, da un lontano mosaico bizantino; e ci sono ad attenderli , al di là d'un ponticello gemmante , tanti angeli stupefatti, dalle aureole lucenti e dalle ali iridate; solo, in un angolo, un reuccio imbronciato vigila in armi. * Ma è il paesaggio, il singolarissimo paesaggio dell'estremo nord, la realtà che par sogno, la natura che par fantasia, ciò che più abbonda in questa sala: le candide nevi, le acque plumbee, le cristalline atmosfere, ritratte con pochi ma efficacissimi tratti da· Thorolf Holmboe nel suo MATTINOe nella sua SERAn' INVERNO1N NORVEGIA;la NOTTEn'EsTATE col fiume vitreo lucente tra il verde smeraldino dei prati, come nei più luminosi crepuscoli nostri, e la VECCHIACASAdal basso tetto spiovente a specchio d'una laguna deserta, entrambe di Kitty KrnLLAND; il LuoGo SOLITARIOd,i Amaldus Nielsen, dove le acque ristagna no torpide fra le coste boschive e dirupate, quadro di grande evidenza e suggestione, e la sua SERA Dr SETTEMBREd,ove uno spicchio di luna sfaviila dal cielo torbido sulla marina oscura, e rivela
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