Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 18 - 30 settembre 1907

482 RIVISTA POPOLARE quemila presenti l~ proposta di sottoporre a referendum la questione se si deve o no far lo sciopero generale. E lo sciopero sarà votato quasi a unanimità è certo: ed è certo pure che gli operai inglesi hanno saputo mettersi dal lato della ragione. Essi hanno abbandonato tutte le altre rivendicazioni e mantengono questa sola: Riconoscimento ufficia"le pe1·pa1·te delle Compa• gnie della Amalgamated. E su questo terreno l' opinione pubblica è favorevole ai ferrovieri. . E' certo che da oggi al 26 ottobre, giorno nel quale saranno restituite. le schede, il comitato della Amalgamated, cui è segretario il Bell deputato ferroviere al parlamento, farà ancora dei passi per la soluzione pacifica; ma se non riuscirà ad ottenerla si as8isterà ad una delle lotte più grandiose fra capitale e lavoro. Si consideri : La lunghezza complessiva delle linee ferroviarie Inglesi è di 23,074 miglia. Il capitale investito è di 1,287,375,000 sterline , in cifra tonda 32 miliardi di lire. Nel 1906 le ferrovie britanniche trasportarono 1,340,333,000 persone e circa mezzo miliardo di tonnellate di merci. Gli introiti lordi per l'anno passato furono di dne miliardi e 750 milioni di lire, dei quali più di un miliardo e 800 milioni furono assorbiti dalle spese di esercizio. Dal canto loro gli operai dispongono delle segt1enti forze 227,653 dipendenti dalle compagnie: 97,000 organizzati nella Amalgamated che ha, come fondo di riserva 10 milioni di capitale. Si noti che con una tattica veramente intelligente, la Amalgamated ha cercato di organizzare, e vi è riuscita , tutti (diciamo tutti) i macchinisti e fuochisti (engineers) i manovratori e frenatori, i capi-treno, e gli operai dei depositi; poi moltissimi_ cantonieri e manovali. E' dunque al caso di arrestare compietamente il movimento ed il commercio Inglese, e simultaneamente la sera del 10 novembre prossimo, se prima di quella sera le compagnie non avranno ceduto. Una di essa veramente, la North-Eastern ha già aderito ai desiderata; ma i ferrovieri di questa si metteranno · in sciopero come quelli delle altre per impedire che, per quanto può, questa provveda per tutte al servizio. Se la lotta vi sarà-ed auguriamo ai ferrovieri inglesi che non ve ne sia bisogno- se la lotta vi sarà, sarà certamente interessantissima , e potrà mostrare al proletariato come si prepara, si organizza e si conduce uno sciopero quando si è veramente intenzionati e capaci di vincere; poichè non o'è nessuno che metta in dubbio la vittoria dei ferrovieri ; come nessuno mette in dubbio il loro diritto. 2° I guadagni dei sdrvizi municipalizati. - Alcuni giornali hanno testè portato come un esempio delle rovine che arreca la municipalizazione dei servizi pubblici , il disastro degli omnibus ed automobili a Londra. Uno studio più attento, e meno in mala fede, dimostra che il disastro è dovuto alla cattiva amr1inistmzione, non alla municipalizazione di quel servizio di trasporti. Un blue-book del Boa1·d of trade reca alcune cifre. Le riproduciamo senza troppi commenti. I servizi municipalizati diedero in tutta Inghilterra e nel Galles - Londra esclusa - un beneficio netto di 898,442 sterline. Di questa somma fu necessario stanziare 242,472 sterline per colmare i deficit prodotti da altri esercizi male riusciti. Ecco alcune cifre di profitti e perdite : Birmingham perdette L. st. 45000 Manchester guadagnò > 80000 dal gas ,) ,, > 52000 dai trams Leeds guadagnò . > 54000 dai trams > > • 16000 dal gas > > > 12100 dall'acqua Bristol . " 20000 dal porto. 11 totale dei benefici ricavati dalla municipalizazione fu di 4~8,000 sterline dal gaz. di 210,000 dai trams di 105,000 dall'acqua di 650,000 dalla luce elettrica. Il che prova che municipalizzare non è poi cosi pericoloso o dannoso come vogliono i monopolisti e i loro difensori. Torneremo su questa quistione. NOI Per l'abolizione ·delplaendaimorte in FRANCIA La grazia concessa a Soleilland, il mostro orrendo che fece strazio di ogni genere di una povera fanciulla, Maria Erbelding, ha sollevato l' indignazione popolare contro il Presidente della repubblica. Fallières l' ha concessa perchè essendo stato un sostenitore <lell' abolizione della pena di morte, come deputato, ha creduto suo dovere di coerenza confermare la teorica col fatto da capo dello Stato. L' attenuante in sun favore che si presenta , cioè: che egli non abbia fatto altro che dare esecuzione ai voto della commissione delle grazie, che, con tre voti contro uno, si era dichiarata favorevole all'ignobile assassino ha una scarsa importanza. Il Presidente potev,l _non tener -conto di quella decisione ; e questa forse, non sarebbe stata presa se i membri della Commissione non avessero saputo di far cosa gradita al Capo dello Stato pronunziandosi per la grazia. Ma c'è vera indignazione contro Fallières per questo decreto di grazia ? Non si tratta forse di una gonfiatura artificiosa della stampa conservatrice o reazionaria, dal Temps, alla Presse, all' lntransigeant, che ha colto questa occasione per attaccare il Presidente della repubblica nelle vana speranza di indebolire le istituzioni repubblicane? Per me non c'è alcun dubbio: la grazia a Soleilland è impopolarissima. Ciò si deve argomentare non solo dalla dimostrazione di alcune migliaia di persone, che hanno percorso i boulevards gridando: Giustizia ! Giustizia !; ma dalla convergenza di altri sintomi. Le classi popolari del quartiere di Saint-Maur si può dire che sono state mosse a dimostrare dalla pietà che ispira la madre della povera Erbelding, che impreca allo stupratore assassino, e che è tanto inconsolabile quanto inesorabile nel chiederne l' esemplare punizione. Nelle menti semplici delle povere madri che non possono sorvegliare in tutte le ore del giorno le loro piccole figlie deve aver fatto una profonda impressione il ragionamento suo : chi salverà le vostrecreaturedagli attentati più laidi e più crudeli se l' impunità verrà accordata,se la vita verrà conservata al più scellerato degli assassini , a Soleilland? Ma in altre classi più colte e che non sono direttamente sospinte alla vendetta e alla reazione sociale come la madre Erbelding e le popolane di Parigi si sono avute , prima e dopo il delitto di Soleilland , delle manifestazioni convergenti perfettamente coll' ultima dimostrazione dei boulevards che invocava GiustiziaI cioè la inesorabile applicazione della pena di morte. Testè i giurati di Parigi prima di separarsi consegnarono al Presidente della Corte di Assise, per-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==