480 RIVISTA POPOLARE chiamati pessimisti, reazionari, calunniatori dei socialisti. E noi ci sentiremo fortunati se i fat.ti dimostreranno che siamo meritevoli di tutti quelli aggettivi. Avvertiamo, intant(l, che il nostro pessimismo è diviso dall'on. Aroldi: egli parla di tregua e non di pace. Cosa più importante: tenta di stabilire l'alibi del partito socialista dall'attuàle movimento pugliese. O perchè mai , se sinora i socialisti non ammettevano che si muovesse foglia d'albero senza la loro diretta partecipazione ? + Sicilia e Calabria In Corte di Assise ..... . a Trieste. - Ci mandano da Trieste un numero del Piccolo, nel quale c'è il resoconto del processo per I o omicidio commesso dal socialista Cettin contro il nazionalista Zappettini. Il truce reato avvenne per odio politico e senza alcuna provocazione - pare almenoda parte dell'ucciso. Intanto i compagni socialisti vogliono salvare il Cettin ; perciò un gruppo di testimoni hanno deposto circostanze favorevoli" all' uccisore onde attenuarne la responsabilità. Ci si ::;ono messe di mezzo le donne, e due di esse, madre e figlia Cavalich hanno riferito cose in favore dell' accusato, che questi non osò dire. Di più esse si sono maledettamente contraddette. Di fron_te a queste contraddizioni il Pubblico Ministero richiese che la Cavalich venisse tratten11ta a disposizione della Corte motivando la richiesta con qneste parole : e affenchi si sappia che certi sistemi di e picciotteria e di mafia sono possibili in Sicilia e in e Calabria, ma qui no • . . Con queste parole quel magistrato offendendo due regioni d' Italia , mostra la propria ignoranza...... I casi da lui giustamente deplorati sono tanto possibili a Trieste ...... che vi sono avvenuti! E non solo sono possibili le false testimonianze , ma anche un feroce omicidio per passione politica. Come mai non ha anche affermato che a Trieste non si è in Romagna? Il Pubblico Ministero di Trieste se avesse più larga coltura saprebbe che certi casi sono possibili dapertutto; e la maggiore coltura gli avrebbe impedito di vilipendere due regioni, delle quali ignora la storia dolorosa. E l'Avanti I non trova una parola di biasimo con. tro quel socialista assassino mentre ne trova tante contro i liberali di Trieste che non aiutano una compagnia drammatica italiana, per la quale si mostrano teneri i socialisti? • Per la riforma costituzionale In Francia .... e In Italia. - L'abbondanza àella wateria che c'impedì sinanco. di pubblicare la rivista delle riviste tedesche nell'ultimo numero ci ha impedito sinora di dare un interessantissimo articolo del Cavaillés dalla Revue bleu sulla rappresentanza degli interessi regionali. Ciò che lo scrittore francese dice dei Prefetti e dei Consigli generali in Francia si applica con una precisione meravigHosa ai Prefetti e ai Consigli provinciali d'Italia. E si capisce : tutto l'ordinamento politico e amministrativo nostro fu copiato su quello imperiale francese. · Il rimedio è nella organizzazione federale ; ma il Cavaillés ha r,aura della parola federalismo, mentre ne propugna la cosa. + .e congressi di Essen e di Cristiania. - L' uno completa l'altro, per ora; a Essen si è votata una mozione in favore del patriottismo; a Cristiania è stato approvato l' ordine del giorno contro lo sciopero generale. Il Congresso di Essen è socialista ; il congresso di Cristiania è sindacalista; nazionale il primo· internazionale il secondo. Se poi questi due congressi li mettiamo in relazione con l'altro tenutosi , quasi contemporaneamente , dai delegati internazionali dei minatori a Salisburgo noi abbiamo gli elementi di una serie di constatazioni - ed anche di previsioni- assai interessanti. E prima di tutto questa. I revisionisti tedeschi trionfano; Bernstein e Wollmar i conduttori della frazione opportunista tedesca vedono andare ù loro la· massa grande del partito, che, pur ieri, era contro di loro e li ·scomunicava. Chi non ricorda le ire e le invettive di Bebel contro Bernstein? Ieri Bebel sedette accanto a W ollmar e ne accettò la tattica opportunista. Dichiarò che nòn bisogna chiudersi la porta a possibili alleanze con i partiti borghesi più avanzati - ciò che dichiaravano i reprobi d' ieri -; che biso~na cercare di ottenere vantaggi attuali , e lasciare da parte, per il tempo lontano, le rivendicazioni assolute le finalità estreme del partito socialista. E più accen~ tuato assai è stato I' indice rivelatore delle tendenzt, del partito in seno al congresso quando si è trattato della scottante q uestionQ del militarismo. In vano il Liebknecht, con la sua forza oratoria, la Clara Zetkin col suo rapido torrente di parole , W etzer , Protsch, Konratk, ed anche il vecchio Kautsky - cui è titolo d'onore l'essere stato arnie:> di Carlo Marx-e che ha cercato di portare una parola, ed un concetto di teoricista nella discussione, hanno disperatamente difeso l'antico antipatriottismo dei socialisti: il congresso ha. condannato a grande maggioranza non solo la teoria herveista, ma anche l'internazionalismo, ·assolvendo il N1shey il quale in pieno Reichstag dichiarò e che i socialisti, ammettendo il principio di nazionalità , sarebbero pronti a prendere il fucile e marciare contro il nemico se la Germania venisse assalita: > e plaudendo alla dichiarazione di Bebel-dichiarazione che sembra tolta di peso da uno dei· ritornelli tanto cari al Kaiser : « Noi abbiamo bisogno del paese ove siamo nati , del secolo nel quale vivia11Jo, e della lingua che pàrliamo per f m·e della nosfra patria il paese più bello e più perfetto che esista al mondo, e se noi vogliamo difenderla contro il capitalismo, vogliamo difenderla (tltres'l contro i nemici del di fuo1·i. > Ciò che è perfettamente logico ed umano; ma dimostra altresì che il socialismo si sbarazzi del vecchio fardello delle idee primordiali e tende ad incamminarsi per la via delle transizioni, dei patti-, degli adattamenti allo sviluppo, ed all'azione della società attuale. Ed i socia.listi Italiani e Francesi che predicano lo sciopero generale e la diserzione in tempo di guerra· e. tendono alla disorganizazione dell' esercito in tempo d1 pace, faranno bene a riflettere alle parole di Bebel ed al voto di questo congresso del partito socialista tedesco: il qua1e partito, dopò tutto. è una seria forza come lo si può rilevare da.Ile relazioni del segretario Ebert , e dj Gerisch su la situazione del P!trtito: 1,049,707 abbonati ai 70 fra giornali e riviste del partito, cresciuti di 214,000 1101 decorso dell'anno; 533,760 iscritti in regola con i pagamenti ; una entrata di 1,192,000 marchi, con un deficit di 158,000 marchi dovuto quest'anno alle spese straordinarie per la lotta elettorale; deficit che, dice lo Ebert, sarà colmato con una sottoscrizione straordinaria fra gli ascritti. Ora questa è una forza. che val la pena tenere di conto nei calcoli della probabilità, in caso di guerra poco probabili si, ma possibili. E fanno chiaro riscontro a queste decisioni del congresso di Essen quelle del congresso di Cristiania delle associ·azioni dei Sindacati. Da questo congresso escono due insegnamenti: il primo che la frazione veramente sindacalista quale è rappresentata dalla Oonfede:ration Gene1·ale àu Travail di Francia e da alcuni sindacati e sindacalisti Italiani è in grande minoranza in Europa; il secondo che il vero proletariato tende ad abbandonare la lotta politica per quella puramente economica. Se questo sia un bene o un male non si può, ora, chiaramente vedere: il muta.mento di tattica delle
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