Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 18 - 30 settembre 1907

RIVISTA POPOLARE 479 a mettere le vetture nelle condizioni richieste dai tramvieri. La Belga che rendendo pubblico il decreto avrebbe scongiurato lo sciopero, non lo fece. Perchè? Perchè il Direttore-un cav. Vilers, console del Belgio e rimasto console malgrado fosse complicato per corruzione nel processo Casale-non pubblicò il decreto? Per la illusione che tutte le grandi compagnie, colpite ·dagli scioperi , nutrono di evita,·e le agitazioni epurando il personale, cioè licenziando coloro che si trovano alla testa delle organizzazioni. Credeva il Vilers di poter fronteggiare lo sciopero coll'aiuto delle autorità, di vincere la resistenza dei tramvieri ed imporre le sue condizioni. Ma la bella prova di solidarietà data dalla classe operaia napoletana , che minacciò lo sciopero generale se si fosse fatta violenza agli scioperanti, fece cadere ogni belga ill11sione. Le autorità sia per la minaccia della classe lavoratrice, sia perchè i tramvieri avevano ragione e sia per i modi impertinenti del Vilers e dei suoi sosti tu ti , parteggiarono apertamente per gli scioperanti ed influendo anche per via diplomatica presso il Consiglio di Amministrazione della Belga , a Bruxelles, fecero avere completa e meritata vittoria ai tramvieri, i quali, durante tutto il tempo dello sciopero , si sono comportati in modo veramente ammirevole. Abbiamo accennato ali' impertinenza del Direttore: costui, ad un telegramma del Sindaco di Napoli che cercava di aggiustar le cose , non seppe rispondere altro che: Rien à faire I Eppnre que8to signore che corruppe gli amministratori di Napoli che fecero il contratto, questo signore che dirige una società che fa affari di oro, che fa l' annunzio di una emis::1ione per circa quattro mi I ioni di nuove azioni , solo dopo cinque mesi dall' avvenuta deliberazioue, perchè non fosse Rcqnistata in Napoli ed in Italia nemmeno una azione, avrebbe avuto il dovere di mantenere tutt'altro contegno verso il primo magistrato della città. I tramvieri ottennero tutto ciò che chiedevano, compreso un aumento di veuticinqne centesimi al giorno. Alla loro vittoria contribui non poco una commissione <li industriali e commercianti che lodevolmente prestò la sua opera pacificatrice. Insieme ai tramvieri scioperarono gli spazzini, classe infelice, pagata dal municipio L. 1,50 al giorno, con un lavoro improbo dato il loro esiguo numero e la vastità della zona affidata per la pulizia ad ogni spazzino. Essi chiedevano che le lire due al giorno che . per un nuovo contratto dovevano avere il 1° gennaio, fossero date subito. Ma l' assessore per lo spazza.mento, un ufficiale che si è dimesso per conservare la nuova carica, non volle acconsentire e resistette proprio per un puntiglio di persona. abituata alla caserma. Ma ha dovuto piegare davanti alla eroica resistenza dei miseri scioperanti e di fronte alla solidarietà della classe operaia che si impose in modo veramente dignitoso e civile. Il puntiglio dell'assessore costerà parecchio al bilancio municipale. Ma chi si è mai occupato di tali bazzecole? Un esempio, per tutti : Un impiegato municipale , per un capriccio o per altra ragione non affidò più certi lavori tipografici ad una ditta con regolare concorso, fornitrice, dandoli invece ad altra tipografia. Il municipio fu condannato ai danni e pagò in "linea di transazione 60,000 lire più circa lire 15,000 di spese. Per l'impiegato ebbe parole roventi il consigliere e deputato Placido che chieseuna punizione esemplare, ma l'impiegato capriccioso è rimasto al suo posto. Tanto, il oontribuente é una bestia tanto paziente I Strilla un po', ma finisce per pagare anche i capricci_degli assessori e degli impiegati municipali! • Gll solopePI di Puglia. -Sono ricominciati più minacciosi che mai. Da quale parte stanno il torto e la ragione? E difficile poterlo dire. Ma alla violenza certamente hanno ricorso i contadini. Chi dubitasse del torto dei contadini da questo lato legge l' u.rticolo del Deputato socialista Cesare Aroldi nell' Avcinti del 28 settembre, scritto all' indomani di una sua gita in Puglia. Egli confessa, che fu mandato sul luogo dal partito, tra le altre cose , per impedire gli atti di violenza contro le persone e contro gli averi. Il corsivo è sno I 1 Poi , deplorando con ragione , che nelle Puglie non ci siano e lotte civili di parti ti politici ecc., ma lotte e selvagge di persone, col solo principio del dominio, e colla sola finalità del proprio tornaconto , col solo e programma delll\ vendetta I> onestamente aggiunge: e E non è piaga soltanto delle classi cosidette diric genti ed elevate, perche s'è diffusa anche frammezzo « alle classi lavoratrici •. Egli è vero, però, che l' Aroldi, un galantuomo che ha cercato fare opera di pace e di civiltà, si conforta affermando che i contadini cercano di epu1·a1·si e di migliorarsi , espellendo i sentimenti meno buoni. Ma se sono esatte le notizie, che sinora ci sono pervenute di questa epurazione negli scioperi attuali non si scorge traccia. Si afferma infatti , che Ìt1 molti punti non solo essi hanno voluto gli alti salari e le poche · ore di lavoro; ma che lavoro utile non vogliamo fare; che non vogliamo sorveglianti ; che non intendano rispettare i domicili di coloro, che a loro sono invisi; che impediscano la circolazione dei cittadini ed anche delle autorità ; ohe non consentano a parità di condizioni -- e perciò escludendosi ogni concorrenza crumirica - il lavoro degli st1·anieri, cioè dei comprovinciali ..... E il Deputato Todeschini applicando in modo su perlati va.mente ironico il principio della fratellanza internazionale, si dice, che ha approvato ed incoraggiato la ripresa dello sciopero di Cerignola , in odio agli stranieri ..... di Terlizzi! Quali le cause di questo grande e minaccioso e durat11ro perturbamento? Riassumiamo e ripetiamoci. Nelle Puglia ci sono condizioni demografiche, che spiE>ganoi fenomeni economici e politici. Ivi su 1000 persone della classe agricola oltre se:i,cento appartengono ai braccianti che vivono alla giornata ; e ivi questi contadini sono riuniti in grandi centri. D'onde la facilità della organizzazione, dell'intesa e dell'azione. Sono poveri , sono analfabeti, sono ineducati ; e non per colpa propria. In tali condizioni fate che la voce di 11n prop11gandista svegli le loro coscienze e si può prevedere ciò che potrà avvenire. Gli urti poi sono resi più facili da proprietari dissanguati , che poco o nulla possono concedere sul terreno economico senza assottigliare i loro già magrissimi redditi ; perciò cedono un giorno e l'indomani cercano ripiglia.re ciò che hanno conceduto. Le concessioni spesso sono state fortissime; sicchè i salari di Puglia ormai Aroldi e Todeschini non li potranno riscontrare tra i contadini della Lombardia e del Veneto. Con ciò irritano, eccitano, inferociscono coloro che credettero di avere la vittoria iu pugno e che i suoi frutti si vedono ritolti per la malvagità, che essi attribuiscono ai proprietari. Si aggiunga, poi, che se 11 salm·io quotidiano è aumentato, il reddito annuo è diminuito pe'rchè i piccoli e medi proprietari, per dolorosa necessità di cose, hanno ridotto al minimum indispensabile la richiesta di mano d'o~era. D'onde per molta parte dell' anno la disoccupazione. A Santeramo, a Bitonto a queste cause di malessere e di risentimento si è aggiunta la quistione demaniale e il ricordo delle antiche usurpazioni e delle invocate rivendicazioni. La memoria delle antiche angherie e del disprezzo che per tanti anni ostentarono per loro le classi dirigenti fanno il resto e agiscono come un acido corrosivo dei più potenti . D'onde le violenze e gli eccessi di Ruvo, di Canosa, di Minervino Murge, di Andria ecc. Scrivemmo a.ltra volta che nelle Puglie e in Sicilia esistono tutte le condizioni per una Jacquerie; e fummo

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