RIVISTA POPOLARE poi le ore di lavoro sono ancora scese al disotto del limite legale. Ora la maggioranza delle operaie della regione romana lavorano dieci ore e mezzo e solo piccola parte undici ore. Tra le industrie con operai soltanto la percentuale di quelle che lavorano dieci ore al giorno è salita da 52 a 72 l'anno scorso. In molti grossi centri l'orario è stato dalle forti organizzazioni operaie ridotte fino a nove ore o nove ore e mezzo. Seguendo questo movimento anche gli operai di industrie iso late nella campagna che lavoravano ancora 14 o 15 ore tre anni fa hanno potuto ridurre la loro giornata a 11 'ore. Quantunque i salari siano saliti di molto non può farsi un'idea esatta del valore di questo aumento se non si cono• sce anche l'aumento dei prezzi delle cose di consumo. Ora in generale questo è stato tale che l' aumento dei salarii ha potuto appena coprirlo e in qualche luogo è stato superiore all' aumento di salario, come nei distretti di Erfurt e di Hannover. L' aumento dei prezzi degli oggetti di consumo è stato molto notevole tra il 1901 e il 1905, come risulta dalla statistica compilata dalla Lega tra i compositori e che si riferisce a 650 città e villaggi. I prezzi della carne di bue sono saliti 15 a 28 centesimi al chilo, della carne di porco 18 a 37, carne di vitetlo 22 a 30, le patate circa due centesimi. Caratteristico in questa statistica è che gli aumenti più forti furono nelle città più piccolé. l prezzi degli affitti sono saliti da 20 a 40 lire atl' anno per appartamenti composti di una camera e cucina, e da 20 a 30 lire per appartamenti di due camere e cucina. Dal 1905 al 1906 si devono aggiungere altri notevoli rincari, come risulta dai prezzi medi : della carne di bue lire 3,88 al chilo (1905 , 3,50), di porco 4,22 (3',78), di vitella 4,08 (3,75), di montone 3,85 (3,60). L'aumento dei salari non corrisponde dunque in generale a un miglioramento delle condizioni degli operai ; ma vieeversa rappresenta un notevole ag - gravamento delle condizioni in cui lavora l' industria, che ha per conseguenza che i prodotti industriali rincarano anch'essi e la concorrenza coi prodotti d'altri paesi ali' estero si fa·più difficile. (Preussische Jahrbilcher, agosto 1909). + Hermann Greulich : Partito socla11sta e leghe di resistenza 1n !svizzera. - La formazione di leghe di resistenza incominciò in Isvizzera nel 1866, con poche eccezioni, coli' associa,rione interna,rionale dei lavoratori e prese grande sviluppo dopo il congresso operaio di Norimberga nel 1868. Questa associazione era socialista in principio, ma il suo socialismo era molto utopistico e quindi non partecipava direttamente ad agitazioni politiche. La guerra del 1870 colla formazione di uno stato tedesco militarista rese necessaria una unione più stretta nella federazione Svizzera, alla quale parteciparono anche i lavoratori. La loro organizzazione politica centrale era il Griitliverein, in molti luoghi ancora fortemente radicale, ma in grossi centri già apertamente socialista. L'associazione internazionale a poco per volta si ritrasse dalla scena per lasciare poi il posto definitivamente a una lega operaia svi,Hera fondata nel 1874 a Olten : a questa lega aderirono presto anche le sezioni più grosse del Grùtliverein. Malgrado però che questa lega operaia fosse molto forte il suo potere politico era limitatissimo, specialmente negli affari federali. Ciò spiegasi col fatto che grossa parte della mano d' opera sviz- · zera, a quell'epoca la maggioranza, è straniera e non possiede diritto di voto. Comunque fin verso l' 88 le due associazioni , politica ed economica, procedettero insieme. Allora si tentò di fondere le due associazioni in un' alleanza veramente e propriamente socialista: ma il Grutliverein, quantunque avesse un programma in massima socialista rifiutò. Seguirono gli anni di terribile crisi ei:onomica fino al 1882 con terribile disoccupazione : le leggi eccezionali tedesche ed austriache fecero piovere in Svizzera gli anarchici e le spie e la lega operaia si disciolse. E,,sa lasciò ai suoi successori tra organizzazioni differenti : una unione di leghe di resislen,re, un partito socialista svi,:rero e uno speciale partito socialista di tedeschi di Germania, che durante gli anni delle leggi eccezionale rese ottimi servigi a i socialisti tedeschi. Dopo il 1891 l' unione delle leghe prese un grande slancio , ma dovette presto provvedere a decentralizzare il carico della sovvenzione degli scioperi che era stato a.ffidato a una cassa centrale , perchè questa fu ben presto esausta : nel congresso di Basilea nel 1896 fn deciso di lasciare che ogni lega provvedesse ai suoi scioperi coi propri fondi. Anche il Grutliverein frattanto faceva l' ultimo passo e nel r901 in Solothurn decideva di divenire il centro del partito socialista svizzero, organizzandosi per cantoni , che sono quelli in cui si offrono ancora le migliori occasioni di agita zione politica. Partito socialista e leghe ora sono interamente indipendenti , quantunque si trovino in amichevoli relazioni e in certe occasioni procedano anche d'accordo. Le organizzazioni politiche richiedono spesso i loro membri di entrare nelle leghe e nelle leghe spesso si fa propaganda per i giornali del partito: ma non sempre nè dappertutto, poichè molte leghe, come quella degli orologiai, appartengono ancora al partito radicale. Il movimento delle leghe dipende dalle condizioni economiche del momento; ma malgrado lo sviluppo raggiunto si tr<,va ancora nei primi stadi. Sono poche le industrie nelle qua li l' 80 01° degli operai è organizzato : ln molti casi il numero degli organizzati raggiunge appena il 5 01°. I padroni 0rga - nizzati e i poteri dello stato , che sono a loro disposizione, fanno molto per trattenere le leghe nel loro cammino. Tuttavia esse hanno già raggiunto notevòli risultati e ne raggiungeranno maggiori se come non può tardare ad avvenire, leghe e partito finiranno per essere una cosa sola. ( So,rialistische lv.fonatshefte, Agosto 1907). + F. Dessauer : l pericoli del ra~gj Rontgen - Il dottor Freund di 'lienna , che fu il primo a droporre che i raggi Rontgen fossero adottati per scopi terapeutici, fu indotto a questa sua proposta dall' osservazione che i raggi avevano sul corpo degli sperimentatori dei notevoli effetti fisiologici. D'allora in poi la terapia dei raggi X ha conquistato il mondo e rende servizi incalcolabili specialmente nella dermatologia. Tuttavia si è ancora al principio e ci si trova di fronte a un'energia ancora poco conosciuta e nessuno può dire che cosa il futuro le riaervi. Basta pensare alle speranze che sono state poste nei raggi V per la cura del cancro. Ma queste prime conquiste hanno costato parecchie vittime che se non furono in nomero superiore a quelle fatte da tante altre conquiste della scienza, hanno dovuto soffrire molto più atrocemente. I raggi X sono una forza di grande utilità , ma che può divenire molto dannosa : una lama a doppio taglio, che può far bene e far male. Per questa ragione si è diffusa una diffidenza molto sensibile contro la radioterapia ma in complesso ingiustificata , perchè i pericoJ.i si possono facilmente evitarei se si opera con precauzione. Di che natura sono infatti i pericoli della radioterapia ? Essi minacciano il paziente ed 11•medico , meno però il paziente che il medico curante. Il s0lo caso iu cui nella cura radioterapica di un paziente esista un pericolo grave è in certi casi di gravissime atfoziobi cancrenore in stadio nvanzate, che non lasciano intravedere al malato altra uscita che una morte piena di colori e di orrori: in questi caso la radioterapia deve essere applicata in modo molto energico e allora si rischia il tutto per il tutto: c'è la possibilità che la cura UL·cidail malato, e ciò non sarebbe che compiere il fatto già segnato , e c'è la possibilità che lo sai vi o che per lo meno ne allevi i grandemente le sofferenze; il giuoco dunque vale la posta. Ma
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