488 RIVISTA POPOLARE Perun'azioaneticlBricale ~ositiva I. Sembra a chi scrive che una delle, principali ca- . gioni della relativa efficacia delle agitazioni anticlericali italiane consista nell'angusta idea che del problema ecclesiastico anche i loro capi più illuminati si fanno; angusta idea per la qualé ritengono che a risolverlo bastino alcuni voti .parlamentari che istituiscano la scuola laica, gli asili infantili municipali, il carattere nazior!ale della scuola, e aboliscano la legge delle guarentigie; angusta idea per la quale, confondendo la. religione in ciò che essa ha di storicamente essenziale e significante, con le istituzioni in cui or meglio , or peggio si esprime, son portati ad adottare una tattica che invee~ di diminuire aumenta il numero degli avversa.rii e degli ostacoli da vincere. E' nostra intenzione di trattar qui diffusamente, nella misura consentita dallo spazio, della natura vera e profonda del problema che ci sta di fronte. Solo osservando in che esso differisca tra noi e negli altri paesi, e sulle conseguenze nel divario erigendo la nostra attitudine pratica, ci sarà dato di arrivare a qualche risultato positivo e permanente. Sopratutto dobbiamo immediatamente riconoscere fatale ed erroneo il punto di vista di coloro che vogliono dare· a!Ja lotta il carattere di sforzo a morte per la distruzione della Chiesa e del Cristianesimo; costoro allungano inutilmente il problema invece di circoscriverlo ; costoro si creano immediatamente come avversarii tutti quanti. pur disposti a creare- una condizione di maggior subordinazione e controllo da parte dello Stato sulla chiesa , hanno in materia filosofica e religiosa convinzioni diverse dai preti non meno che dai materialisti. Costoro, avrebbero, ad es., contro di sè Giuseppe Mazzini. Costoro - in primis et aute omnia - non sanno nè che cosa sia storia, nè quale ne sia il significato. Una tattica assai più efficace , e che la storia giustifica assai di più, è quella che cerca di avere per sè anche le stesse forze religiose attualmente dissoddisfatte sullo Stato e sulla politica della Chiesa. Questa tattica posa sul fatto che tendenze religiose ci furono sempre ed ammette l'ipotesi che probabilmente continueranno per sempre ad esistere ; posa sul fatto che, o inclusa e fusa nello Stato, come nel!' antichità e iu Russia, od organizzata separataménte in istituzioni proprie, la Chiesa, intesa ceme società per fini religiosi, è sempre esistita, e, per comodità pratica, ammette che sia opportuno supporre, che essa debba continuare ad esistere anche per l'avvenire; e si chiede: quali sono le relazioni che devono esistere tra la vita religiosa organizzata e il resto della organizzazione della vita sociale? Non ci possono essere che tre modi di :conce- ~ pire queste relazioni: a) la vita religiosa organizzata è considerata come un ramo, un aspetto della vita pubblica; b) la organizzazione della vita religiosa controlla quella della vita pubblica; e) lo Stato si disinteressa_ della vita religiosa e le lascia piena libertà di svolgimento. Nella storia noi troviamo esempi di tutti e tre questi modi di concepire dett~ relazioni. Nell'Oriente e in Egitto si hanno caste sacerdotali che ten gono in mano l'intera cosa pubblica ; tra gli Ebrei, per la prima volta, a cagione della dispersione, si ha un popolo ove la coscienza nazionale mercè il vincolo creato tra i suoi membri della fede in J ahve ; nel mondo classico lo Stato considera la vita religiosa come nna delle sue funzioni. Col sorgere del Cristianesimo l' accidentalità determinatasi nella storia del popolo ebreo si ripete e generalizza e si ha: l) il fatto di una organizzazione religiosa che lotta contro l' im · pero e la sua religione, ne ottiene libertà di manifestazione e ne diviene. religione di Stato; II) si ha, si può dire per tutto il medio evo, il fatto di una organizzazione religiosa. che mantiene unita l'Europa nonostante tutte le sue divisioni politiche e la instabilità di queste : di una organizzazione religiosa che nel suo pensiero, nel suo diritto, nella. sua. politica assimila quanto di meglio aveva prodotto l'Oriente, aveva creato la Grecia., aveva elaborato Roma e lo coordim.. in un nuovo concetto e regime di vita, il cui pernio più che cristiano è giudaico-cristiano. Per i contemporanei però questo fatto aveva un altro aspetto. Essi credevano nell'esistenza del Sacro Romano Impero: per essi il mondo civile era una società governata nel suo aspetto spirituale dal Capo Supremo della Chiesa e nel suo aspetto temporale, dipendente dal primo come il corpo dall'anima, da.Il' Imperatore. In idea e in diritto almeno. il medio evo è una teocrazia ; in fatto poco mancò lo diventasse, e ciò non tanto per i meriti intrinseci dei singoli papi, come perchè pii \;iecoli e secoli, nonostante le colpe e le deficienze di questi, la Chiesa era stata la forza più democratica che il mondo avesse fin allora conosciuta e l'alveare del più audace razionalismo. Augusto Comte, Guizot ed Hegel hanno mostrato ciò una volta per sempre. E questo fatto ha creato una comune coscienza en ropea che sopravvisse al differenziarsi colle società nazienali e che è la misura reale ed obbiettiva del grado in cui lo spirito essenziale del Cristianesimo è riuscito ad amalgamare, subordinandoseli, i veri principali delle civiltà pre-cristiane: il sentimento etico della giustizia contribuito dal giudaismo; l' ideale della bellezza e della grazia, nonchè della. limpidezza intellettuale contribuito dalla Grecia; quello della. severa disciplinatezza del carattere e della volontà, e della universalità inerente alla legge, contribuito da Roma. Il nostro concetto di civiltà non può prescindere dalla idealità d'amore e di fratellanza che fu la scintilla che ne operò la sintesi. Questo fatto non può essere di• sfatto e coloro che si atteggiano a. neo-pagani non sanno ciò che si dicono. Se la Chiesa fosse stata storicamente solo un dispotismo essa non sarebbe mai arrivata ad esser chiamata Santa Madre e a conquistare il potere temporale e lo spirituale che poi essa usò non più ulteriormente nell'adempimento di una funzione incivilitrice, ma a mero scopo mondano. Tant'è voro che quand'essa credette di poter usare l'influenza legittimamente acquistata coi secoli sugli spiriti per frenare il libero slancio di questi; paesi nuovj, quelli che da essa avevano primamente ricevuto la parola. della civiltà, quelli che al sopravvento della Rinascenza non
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