434 RIVISTA POPOLARE e complicatissimo fenomeno sociale - qual' è la delinquenza contro la persona-la manifestazione criminosa massima in in · tensità e quasi minina in estensione. Ora, stante la enormità degli scarti fra il delitto di omicidio e la manifestazione più frequente e media dei delitti contro la persona, non può non riuscire difficile e inesatta la ricerca delle cause, confuso, uni laterale , o addirittura erroneo il giudizio comparativo su la delinquenza di diversi paesi o di diverse classi sociali. Il delitto di omicidio non rappresenta soltanto una esplosione di brutalità e di violenza; ma costituisce anche una distruzione di valore economico e morale. Nella ricerca delle cause generali del delitto di omicidio non si può, nè si deve sorvolare su la nozione del valore della vita. Dove questo è basso ed è difficile conservarlo intatto o aecrescerlo , la distruzione ne sarà frequente; rara invece dove quel valore è alto, ed è agevole conservarlo immutato, o accrescerlo. Il valore della vita varia da uno ad altro paese , da una classe sociale ali' altra. I fattori di esso sono molteplici e svariatissimi, e sarebbe opera estremamente ardua il volerne tentare la misura. Si può trarne solo qualche indizio vago dagl' indici della ricchezza, della educazione, del benessere fisiologico , del tenore di vita di un popolo. Come il valore, così varia l' azzardo della vita; e con l'uno e l'altro anche il delitto di omicidio. Pare a noi che questo, più che come e di malvagità , di brutalità , di inferiorità organica , vada assunto nei popoli civili come indice di valore della vita di una classe. Uno sguardo alla statistica degli agricoltori condannati per omicidio consumato nella Sicilia e nel Piemonte dal 1896 al 1899. Agricoltori condannati per omicidio consumato in Sicilia e in Piemonte nel quadriennio 1896-99 AGRICOLTORI AGRICOLTORI CONTADINI PASTORI CONTADINI dipendenti boscaiuoli e cac- giornalieri e bracin genere indipendenti e a salario fisso datori ·cianti cifre assolute 0100 del gruppo cifre I 0100 del cifre I 0100 del cifre I 0100 del cifre I 0100 del assolu<e I gmp_""_ assoluto 1 ~uppo assolute I grnp_""_ ..::'.':, _:"'ppo SICILIA Omicidio volontario semplice Omicidio premeditato • Omicidio concorrente con altri reati • 0,700 :! ~I 1; ~ :~ l :;~ ! 0,175 0,130 1,860 1,080 2 Il 52 6 0,032 3 I 0,028 9 ! o, 3 50 99 I 0,288 Omicidio oltre l'Intenzione Omicidio accidentale PIEMONTE Omicidio volontario semplice Omicidio premeditato . Omicidio concorrente con al0,175 0,133 6 0,032 7 1 o,o65 10 o,38o 67 1 0,194 tri reati . Omicidio oltre l'intenzione • Omicidio accidentale • 31 26 0,094 0,105 0,052 4 9 17 8 Il sustrato della vita di un popolo è costituito dalla quantità di ricchezze, che fornisce i mezzi di soddisfacimento dei bisogni fisici e psichici, e da una massa di lavoro che quelle ricchezze trasforma ed aumenta. Per la Sicilia la ricchezza media privata per abitante si calcola in L. 1604, in Piemonte in L. 3 179; le masse di lavoro che coltivano le ricchezze e sostengono la vita, sono fornite in Sicilia da 408000 lavoratori per 1000000 di abitanti, in Piemonte da 568450 lavoratori; in Sicilia per mantenere la vita si consuma la metà di generi alimentari forti e di lusso (come carni, vini, alcool, zucchero e simili) che si consumano in Piemonte; gli abitanti che hanno tempo e mezzi di istruirsi e gli educarsi e di dar quindi maggior valore alla loro vita sono circa 82 Ofo, in Piemonte. 29 °/o in Sicilia. Queste grandissime differenze demografiche generano un differente valore della vita , e necessariamente anche un ditferente grado di spirito di conservazione. Per la eseguita dei mezzi di sussistenza del popolo siciliano, la ristrettezza e povertà delle fonti di ricchezza I la estrema difficoltà di trovarne altra quando una se ne sia perduta per fatto proprio o altrui , spessissimo disoccupazione e miseria sono concomitanti; miseria, disperazione morale, e non valore economico e sociale son tutti una cosa. In Sicilia son meno del 30,7 °/o gli agricoltori che hanno mezzi di sussistenza sicuri; il 70 °lo oscillano fra un tozzo di pane con un po' d'erba e la cruda fame. Far perdere o togliere il pane ad un lavoratore equivale ad ucciderlo. E chi vien buttato aotto il carro stritolante della miseria, è naturalmente mosso 0,029 I 2 2 2 0,024 0,024 I ) 0,5 I I 0,51 I" 5 45 20 0,391 0,391 0,175 a vendetta adeguata, e toglie la ·vita a chi a lui toglie il pane. In Piemonte la situazione per questo riguardo è immensamente diversa. Abbondanti i mezzi di sussistenza ; stabile la posizione economica e morale del 75 °lo degli agricoltori; copioso il lavoro per il rimanente 25 o/ 0 , sicchè la disoccupa - zione quasi non li affligge. E non colpisce perciò gli agricoltori del Piemonte quel violento soffio di disperazione, che pervade gli agricoltori della Sicilia nel periodo di tempo che abbiamo preso m esame. In Sicilia la vita vale meno che in Piemonte, si ha un più debole istinto di conservazione; si attenta perciò alla integr,ità fisica e la si distrugge, e si espone a pericolo la vita prop~ia con maggiore facilità. Il delitto di omicidio volontario fra gli agricoltori del Piemonte e quelli della Sicilia differisce come da r a 7. Scomponendo in serie il rapporto medio generico trovato per la categoria degli agricoltori I si vede il rapporto di 1 a 7 discendere da un maximum indeterminato a un minimum di 1 a 3, a grado a grado che si scende dalle classi differenti per valore sociale e per genere di vita a quelle più simili ed equivalenti. La classe dei pastori e mandriani della Sicilia non ha la simile in Piemonte. In questa regione mancano i pecorai e la pessima genia dei caprai ; la pastorizia è una occupazione sussidiaria ; pochi vaccari di professione sono proprietari della piccola mandra , che allevano , e , di solito , possiedono anche beni immobili; vivono per sette mesi dell' anno nelle stalle; per i cinque mesi che sogliono paaaare in cam.
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