RIVISTA POPOLARE 399 Roma. Vada a dirlo all' on. Cameroni ; noi lo sapevamo. L'elemento politico, quindi, eh' era implicito negli avvenimenti viene meglio messo in chiaro dalla forma della protesta della Chiesa. Dato il contenuto politico degli avvenimenti come si è comportato il governo, o meglio l' on. Giolitti che ne è il capo e che è responsabile dell'ordine come ministro dell'interno? Appena furono noti i fasti della Fumagalli in Greco Milanese e dei Salesiani in Alasio il ministro degli ìnterni diramò una circolare ai Prefetti che venne interpretata, non si sa perchè, come una soddisfazione ed un incoraggiumento agli anticlericali. Ma in politica spesso gli atti valgono più che pel valore intrinseco, per quello che viene loro attribuito; perciò strillarono i clericali e accusarono il governo di complici ta nella persecuzione, di cui si dicevano vittime; gli rimproverarono sopratutto di non avere saputo energicamente impedire le manifestazioni anticlericali. Accusa stupida perchè il morto e i feriti di Spezia, le centinaia di ferì ti delle altre città per l'intervento della truppa e della polizia, dicono ben altro. Le proteste e le aecuse dei clericali pare che siano state seguite o accompagnate dagli sfoghi dell' on. Tittoni; cui si attribuisce la tendenza ultraconservatrice nel Gabinetto. D'onde si vuole determinata l'intervista dell'on. Giolitti con un redattore della Stampa. Questa genesi dell'intervista è stata smentita uffìciosamente ; ma la smentità è venuta tardiva, è fioca e serve più ad accreditare la voce. corsa, anzichè a distruggerla. In detta intervista il ministro dell'interno si atteggiò un poco a Pilato, pur dicendosi campione di libertà, che lascia intera agli anarchici come ai clericali, nelle contese a tondo economico tra lavoratori e capitalisti e in quelle a contenuto morale tra clericali e anticlericali. Superfluo aggiungere che la indecisione dell'attitudine dell'on. Giolitti deriva dal ricordo del passato e dalla paura del futuro prossimo. Poteva egli rompere ogni legame coi clericali che gli prestarono tanto aiuto nelle elezioni generali del 1904? E può egli fare a meno dei clericali nelle future elezioni generali? Tanto varrebbe il dare causa vinta non alla opposiz.ionedi Sua .A1aestà, ma ai parti ti sovversivi. Con tali dichiarazioni il ministro avrebbe voluto riuscire gradito a tutti o almeno non sgradito ad alcuno; ma invece, come spesso avviene, ha scontentato tutti - i democratici, i liberali moderati e i clericali. Nella stampa non si potrebbe trovare, a pagarlo a peso d'oro, un giornale di qualche imponanza che le abbia approvate. Tra coloro che l'hanno apertamente biasimato ci sono stati i giornali che di ordinario difendono l' on. Giolitti, e tra gli altri La Tribuna, che sin dal primo giorno assunse un contegno anticlericale senza che potesse dirsi l'espressione personale di qualche suo redattore, come Rastignac -- per ehè proprio in questa occasione Rastignac non ci ha data la sua nota brillante. E in verità se i democratici hanno buon motivo di dolersi dalla fiacchezza del ministro dell'interno verso i clericali, in tante occasioni messa a prova, e della soverchia severità nella repressione delle dimostrazioni anticlericali , non ne hanno alcuno i clericali. Il malcontento generale, intanto, somministrerebbe una eccellente occasione per dar battaglia al Ministero alla riapertura della Camera ... se ci fosse una opposizi0ne. Ci sia o non ci sia una opposizione che voglia e possa dare battaglia per raccogliere il potere se rimanesse vittoriosa, certo è che l'Estrema sinistra non può fare a meno di darla essa stessa per vincere non nella Camera, ma dinanzi alla opinione pubblica e riacquistare per merito dei clericali quella forza che perdettero nelle elezioni del 1904. Così i clericali che dettero forza al governo e ai conservatori sfruttando la reazione del paese contro lo sciopero g_enerale, a distanza di pochi anni potranno togliergliene e non poca per la reazione che hanno provocato le turpitudini dei salesiani. ♦ Il paese dopo il vento di protesta che ha percorso l' Italia e ne ha increspato la superficie è tornato in calma ed attende. Attende i risultati dei processi iniziati ed attende quelli del dibattito parlamentare, che si spe"a elevato. , Se si affermasse che esso attenda con grande fiducia sui risultati si direbbe cosa poco rispondente alla verità. Scarsa è la fede nella magistratura; non maggiore può e deve essere quella riposta in una Camera eh' è sorta dal connubio del governo col partito clericale, che oggi dovrebbe combattere. I parricidi reali o traslati non possono essere e per fortuna non sono che le eccezioni. Ma la discussione ha il diritto e il dovere di sollevarla e di tenerla alta quella parte della Camera, che fu vittima del connubio del 1904 e che deve temere il ripetersi dei risultati di allora. Tale compito spetta all'Estrema sinistra. Essa non deve preoccuparsi di ottenere un successo materiale che !lposti l'asse del governo in misura tale da fare cadere il potere nelle mani della frazione radicale, eh' è ministeriabile. Nel 1900, nella lotta dell'ostruz.ionismo tale risultato non ottenne, nè lo sperava; ma provocò un responso delle urn~ che f~ un monito severo pei partiti costituzionalt, c_hesi sentirono costretti, pel timore del peggio, a rimettersi in carreggiata sulla via della legalità e della libertà. Quali che possano essere gli episodi dolorosi. eh~ si ripetono con frequenza per complesse rag10n1 politico-sociali, infatti, non si può negare che dall'avvento del ministero Saracco al giorno d'oggi, in un settennio, non si sia sviluppato e consolidato sempre più un regime di libertà. Il dcordo della lotta dell' ostru 1 ionismo insegna che il paese noi: ostante la sua abituale apatia si può scuotere e s1 può interessare ad una quistione alta. Quale potrebbe essere più alta di quella, che concerne l'educazione e l'avvenire morale dei nostri figli? Quel ricordo e quell'insegnamento, adunque, devono v:ilere d'incitamento ad impegnare bene I.a battaglia, che può diventare più grossa abbinandola con quella dell'analfabetismo. Questa battaglia, come quella del 1900 sull'esser~ o non essere di un regime di liber:à, va oltre 1 confìni delle ordinarie discussioni sugli interessi dei partiti di governo e del passaggio del. potere dalla sinistra alla destra o al centro , e nella loro assenza vera, dai gruppi che fanno capo a Giolitti a quelli guidati da Sonnino o da Di R~dinì, se questi hanno oramai una consistenza suffic1ente per raccogliere l'eredità dell'attuale minist~ro.. . All' Estrema sinistra deve bas rare d1 chiarire la situazione. di smascherare uomini e gruppi, di costringerli 'a stare apertamente o coi clericali o contro i clericali. L'occasione per impegnare la lot~a og~i ~ ta1~t~ buona quanto nel 1900. Imperocche se 1 c1ttad1111 onesti ma non molto altruisti , poco sentono la convet1ienza e il dovere d'impartire l'istruzione a tutti sentono però di dover ~arantire la moralità ) ) ) V dei propri figli.
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