Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 15 - 15 agosto 1907

398 RIVISTA POPOLARE se la presero anche contro la polizia: che non seppe scoprirne gli autori. Dice il telegramma: (( Lo stato d'animo generale è tale che si cade facilmente negli eccessi più gravi , e innocui cittadini sono percossi e malmenati come autori di delitti che non hanno mai commesso. Ieri e nuovamente oggi, due per sone sospettate di aver oltraggiato una bambina furono aggra dite dalla folla eccitata e sta vano per essere appiccate a due fanali, quando furono a malapena salvati dalla polizia. Entrambi erano str.anieri; uno di essi non sapeva una parola di inglese n. I due che più aspramente sperimentarono il furore della folla furono.... un italiano.... ed uno svedese l Il povero svedese fu talmente malmenato dalla folla, cui a stento lo sottrasse la polizia, che si teme che non possa sopravvivere. Il furore della folla in questi casi rappresenta . l'istinto della difesa dei deboli, dei fanciulli. Ora di grazia: perchè il popolo italiano doveva mostrarsi più do-.:ile, anzi più insensibile degli altri popoli? Forse perchè tra noi i satiri abbietti che sfogarono le loro rassioni sui corpi dei fanciulli a loro atfìdati erano preti e frati? C'erano motivi diversi anzi, che dovevano rendere più violenta la sollevazione delle coscienze: i preti hanno abusato delle anime e dei corpi dei fanciulli che erano stati loro affidati per eduo rli; essi sono nemici irreconciliabili, ora aperti ora insidiosi, dellél nazione e della democrazia! I loro atti, perciò erano più detestabili e dovevano provocare una esplosione d'ira più energica di quella ehc si ha contro i delinquenti ordinarii. I fatti recentissimi di New York, che ·abbiamo citato, costituiscono la nYigliore, la più ·schiacciante risposta alle proteste abbastanza sciocche di Don Perosi. Il quale, e noi lo deplorìamo, fatto segno in questi giorni a manifestazioni ostili, ha scrito ai giornali che nei numerosi viaggi all'estero ha trovato ben altra educazione e che perciò egli si vergogna di essere italiano. E perchè non va a prendere la cittadinanza turca? ♦ Di fronte a tali fatti e a tali reazioni, che hanno perturbato l'ordine pubblico, che indicano un profondo perturbamento delle coscienze e che avranno un seguito in Parlamento qual'è la posìzione presa dal potere religioso e dal potere civile, entrambi direttamente interessati ? Vediamo, cominciando dall'attitudine del potere religioso. Preti, vescovi, pontefice - tutta la gamma della gerarchia ecclesiastica coi suoi organi maggiori e minori, dall' Osservatore romano, al Corriere d' Italia, ai cento altri giornaletti di provincia hanno fieramente protestato. La protesta del Papa ha assunto le forme più solenni ; ha sospeso i pellegrinaggi che si dovevano fare a Roma pe-r il suo giubileo e il ricevimento cardinalizio per le feste commemorative della sua elezione. Si annunzia anche una sua lettera all'episcopato e forse una protesta diplomatica alle potenze. Il Cardinale Ferrari, eh' era più direttamente impegnato, perchè nella sua diocesi sono avvenuti i fatti più turpi e più sicuri - quelli della Fumagalli e di Don Riva a Greco milanese - ha già diramato la sua cireolare al clero da lui dipendente. Si annunzia anche una riunione dei deputati clericali o cattolici, che vogliano dirsi, colla intenzione di organizzare una protesta. . In quale senso siano fatte e redatte le proteste del potere ecclesiastico si può immaginare dallo sdegno di Don Perosi. Gl' ingenui hanno potuto immaginare che il Papa abbia sospeso le feste in segno di dolore profondo per gli atti nefandi dei satiri Salesiani. Niente affatto: lo sdegno del Pontefìce e dei minori rappresentanti della gerarchia ecclesiastica è contro le folle irate. Si protesta fieramente non controcoloro che hanno commesso gli atti scandalosi, rha contro coloro che li hanno denunziati ... Si grida contro il fango con una insistenza sorprendente; ma non contro quel fango che a piene mani preti e frati hanno gettato sulle loro vittime, sibbene contro quello che l' opinione pubblica scaglia addosso a loro pei sozzi reati di cui sono imputati ....... (1) Così Pio X, che vuole omnia restaurare in Christo da un lato perseguita, scomunica · tutti coloro che non ne riconoscono la infallibilità assoluta e completa, in tutto e per tutto - e in questo cattolicamente ha ragione risponde al movimento della democrazia cristiana che intende il movimento sociale come una consegL1enza della dottrina evangelica sospendendo a divinis Don Murri che n' è campione più noto e costringendo Padre Semeria a cessare dalle sue pubblicazioni e forse tra breve dalla sua eloquente predicazione; e contrappone al modernismo ed alla lega di Munster, che vorrebbero conciliare la libertà colla devozione alla Chiesa, la scienza colla religione, col nuovo Sillabo eh' è la più esplicita condanna della libertà: della storia e della scienza. Si tr~tta di un vero accesso di follia da parte di tutti i reppresentanti della gerarchia ecclesiastica cattolica o di un audacissimo tentativo d' invertire le parti assumendo aria di vittima, non avendo il coraggio di ripudiare ogni solidarietà coi miserabili che disonorano la Chiesa e l'umanità? Questa attitudine della Chiesa cattolica in un momento critico e quando è in giuoco la morale pratica e consueta documenta chiaramente la inanità dei tentativi di coloro, che vorrebbero, non restaurare ma rinnovare la Chiesa in Cristo (2). ♦ Se si accusano i democratici di avere tolto a pretesto le turpitudini pret'ine per organizzare il movimento anticlericale, altri notano che la Chiesa cattolica alla sua volta ha preso occasione dagli eccessi, che sono stati biasimati anche in una nobile lettera del gran maestro della massoneria, per atteggiarsi a vittima e dare agli episodi un carattere schiettamente politico, che indubbiamente banno. Il Papa, infatti, afferma che ha sospeso i pellegrinaggi perchè i pellegrini non sarebbero sicuri; con ciò attacca direttamente il governo e la situazione ch'è stata fatta al Papato dall'entrata degli italiani in Roma. E l'Osservatore romano con molta asprezza oggi ha ricordato che il Papato non ha rinunziato a (1) Sentiamo il dovere di avvertire che l'arcivescovo di Milano se protesta contro gli eccessi e la continuazione delle dimostrazioni, dice però : ij Che la divulgazione delle turpitudini del viale Monza dovesse suscitare nell'animo di tutti gli onesti profondo orrore, dolore sincero, universale sdegno era troppo naturale. Anzi è stato un bene perchè segno di quel vivo senso morale che non può non insorgere contro gli autori o le autrici, qualunque siano di enormi delitti 11. Mt:no male! Però, in fondo il Cardinale si mostra più addolorato della denunzia che dd reati. ... Semel abas , semper abas I (2) In Italia è passata inos~crvata la Lettera aperta di un gruppo di sacerdoti a Pio X e intitolata : Quello che vogliamo. E' una critica vigorosa di tutto il Pontificato di Pio X fatta con temperanza dì forma, cd una esposizione calma e ragionata dei desiderata - che so,o quelli di Don Murri e dei modernisti -· del gruppo di sacerdoti. Se siano realmente sacerduti g)i estensori della lettera aperta non sappia mc; sap piamo che e,;si fanno opera inutile rivolgendosi a chi rifugge Jalla Jis.::ussione e '10n vuole che obbedienza.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==